E finalmente la benedizione urbi et ORBI per la fusione è arrivata. Mons. Vincenzo da Strada, Assessore megagalattico della regione Toscana, ha autorizzato il via libera al nuovo percorso di fusione tra i due Comuni casentinesi, Ortignano e Bibbiena, OR.Bi appunto! Quale è il senso di questa operazione? Quali sono i motivi di questa ripresa di un progetto già a suo tempo abbandonato?
Qui si scatenano i retroscena. Ma al di là delle insinuazioni, sembra evidente che la fusione di questi due comuni non ha una giustificazione razionale politico/istituzionale supportata da dati. Sarà ancora bene ricordare che era la prima ipotesi fatta su cui Bernardini era deciso a procedere indipendentemente da altre adesioni. Poi lo stesso Bernardini, misteriosamente, ed improvvisamente bloccò tutto facendo marcia indietro, dichiarando che voleva anche Chiusi della Verna.
Ora, fallito il referendum a tre, lo stesso Bernardini, sia pure con una sua maggioranza che si sta sfaldando, ha ripreso improvvisamente il progetto originario e, sembra, con la benedizione della regione che avrebbe avviato anche in Consiglio regionale la pratica per la fusione. Precisiamo che noi non siamo contro le fusioni. Ci siamo anche espressi a favore del comune unico del Casentino, obbiettivo da raggiungere con un processo partecipato e chiaro nella sua possibile nuova organizzazione. Crediamo che il Casentino non potrà uscire dal suo isolamento se non attraverso una forte unione di tutti i suoi comuni. Da solo nessun comune ha la forza e le capacità di affermarsi e farsi valere. Checché ne pensi il padre guardiano del Corsalone (alias Sindaco Tellini)
Ma la fusione di due comuni come Bibbiena e Ortignano quali vantaggi potrà mai portare? Bibbiena avrà la stessa forza di prima e due frazioni in più da curare. Rimarrà un comune al di sotto dei 15000 abitanti. Insomma non sarà proprio l’aggiunta di Ortignano a trasformare Bibbiena in Urbe! Per di più la politica isolazionista di Bernardini in queste due ultime legislature ha fatto perdere ulteriore forza al Casentino.
Per chi crede, poi, alla necessità di una unione più forte tra tutti i comuni, questo sarebbe un passo indietro ed una ulteriore cristallizzazione di divisioni che renderebbe ancora più difficile qualsiasi futuro progetto di fusione o comunque di maggiore unitarietà del Casentino. L’unico risultato concreto sarebbe la possibilità per Bernardini di ricandidarsi a Sindaco.
La benedizione di mons. Vincenzo da Strada all’operazione potrebbe fare intravvedere anche un preciso, non dichiarato, obbiettivo politico. Nello sbandamento del PD casentinese e bibbienese Bernardini potrebbe diventare il candidato del Ceccarelli alla guida del nuovo comune. Magari recuperando anche Lorenzoni e dintorni. E così le convergenze parallele diventerebbero realtà!
Fantapolitica? Come diceva il buon Andreotti a pensar male si fa peccato, ma ci si indovina!
Movimento Arturo, Circolo Bibbiena e Poppi