La nostra battaglia contro la variante urbanistica del Comune di Bibbiena, qualche risultato, sicuramente. l’ha ottenuto. A dimostrazione che si può fare opposizione, seria, anche senza essere in Consiglio Comunale. La Giunta Bernardini-Lorenzoni è stata costretta a rinunciare a gran parte della variante originaria, palesemente priva di ogni logica territoriale ed in contrasto con una molteplicità di normative statali e regionali. Tuttavia SEL, ritenendo che, anche dopo le riduzioni, accettate, obtorto collo, dall’Ass.Lorenzoni, la variante presentasse elementi di illegittimità e di contrasto con gli indirizzi regionali, ha promosso, con un Comitato di cittadini, la richiesta di convocazione della Conferenza paritetica interistituzionale della Regione Toscana.
In questi giorni è arrivata la istruttoria degli uffici tecnici della Regione sulla nostra richiesta (siamo in attesa del verbale della commissione stessa). In sintesi così dice il dirigente della pianificazione regionale: le motivazioni addotte dai richiedenti sono legittime e condivisibili. Ma il Comune ha già accettato le riduzioni richieste, trasformando quella che si configurava come variante generale in variante solo di porzioni di territorio. Preso atto di questo non ritiene necessario sottoporre il problema alla Conferenza interistituzionale.
Ma, a conclusione di questa istruttoria, lo stesso tecnico istruttore regionale (arch. Turci) è costretto ad ammettere che “permangono tuttavia profili di dubbia legittimità riguardo al procedimento seguito dal Comune di Bibbiena in riferimento all’applicazione della normativa sulla VAS, come già evidenziato da questo ente nella sua osservazione del 03-09-2012”.
Insomma anche per i tecnici regionali la variante di Bibbiena è di dubbia legittimità. Problema che anche noi avevamo posto fin dall’inizio nella nostra osservazione e come preliminare e pregiudiziale rispetto alle osservazioni specifiche sulle singole varianti.
Ma la domanda che allora ci poniamo è questa: se ci sono dubbi sulla legittimità della variante, chi li deve verificare? Se non è competente la Conferenza paritetica interistituzionale, rimane competente la Regione? L’assessore regionale, ed i suoi tecnici, non possono fare i ponzio pilato, limitandosi ad esprimere dubbi. Provvedono loro a chiarire (come sarebbe serio ed opportuno) o dobbiamo rivolgerci alla magistratura? (cosa che non ci piace, perché sarebbe ancora una volta la dimostrazione dell’impotenza, della incapacità o della non volontà della politica).
Certo leggendo l’istruttoria regionale qualche dubbio ci viene. La conferenza paritetica interistituzionale è fatta da politici (non da tecnici).. Nella seduta del 19 giugno il Comune di Bibbiena è stato convocato assieme al Comune di Castel San Niccolò (sarà un caso?). Gli eminenti politici che la compongono hanno deciso che era superfluo parlare della richiesta dei cittadini casentinesi perché il Comune di Bibbiena aveva di fatto accettato quasi tutte le osservazioni. I problemi di legittimità non sono un problema loro! Già, ma di chi è il problema?
Ma che ci sia la manina di qualche politico di nostra conoscenza?. Uno di quelli additati come nemici della civica giunta di Bibbiena, ma che sempre più ne sembra il Lord protettore?
Che la Giunta Bernardini stia diventando la giunta degli inciuci? D’altra parte siamo nell’epoca delle larghe intese……..
SEL non abbasserà comunque la guardia e non termina qui la sua battaglia. Il territorio bene comune non è per noi solo uno slogan elettorale, da dimenticare nel momento delle decisioni!
SEL Casentino