Cento anni fa, 24 dicembre 1920, nasceva nel Casentino, detto “mistico e guerriero”, lo scrittore, poeta, dantista, filosofo e storico delle lettere, VITTORIO VETTORI, riconosciuto dalla critica internazionale come l’Ultimo Umanista del Secolo breve. Autore di una sterminata bibliografia di circa trecento libri, tradotti e conservati nelle maggiori biblioteche europee, nonché fondatore della Lectura Dantis Internazionale e Ambasciatore del magistero dantesco nel mondo. Difficile abbreviare la vastità del suo intelletto e la complessità della sua opera di straordinaria confluenza tra Idealismo e Umanesimo. Comunque, Vittorio Vettori, nato e vissuto tra le macerie delle due guerre, ha saputo come pochi intingere la sua penna nel dolore umano per trarre Speranza nella Scrittura, attraverso il confronto delle idee. Cosicché sono stati determinanti nel suo cammino di viandante letterario i rapporti dialettici con Prezzolini, Ezra Pound, Mircea Elaide, Paul Ricoeur, Ernest Jünger, Sedar Senghor, il fiorentino
Bargellini e tante altre menti illuminanti della geografia mondiale novecentesca, che sono rimasti ad abitare nelle sue accoglienti pagine, come in un’infinita confederazione di anime affini e diverse.
Importantissimi i suoi volumi su Dante, Croce, Gentile, Gramsci, Heidegger, Nietzsche, D’Annunzio, insieme a “Civiltà Letteraria”, “L’uomo bipolare e triunitario”, “Metanovecento”, “Il Diario Apocrifo di Aldo Moro” e a tanti libri ancora, che costituiscono un grande patrimonio culturale per le nuove generazioni, tramite l’Istituto Superiore di Aggiornamento Culturale “Mircea Eliade”, custode della sua memorialità.
Ma oltre alla ricchezza intellettuale che caratterizza lo spessore di Vittorio Vettori, e lo rende contemporaneo nella sua classicità, è la sua intransigente condizione di “uomo libero”, capace di contaminare ragione, passione e soffio metafisico, senza rinunciare mai al brillio toscano dell’arguzia e dell’autoironia. Per tutto ciò Vittorio Vettori è stato uno scrittore di sintesi novecentesca e di apertura al terzo Millennio. E in questa circostanza verrà ricordato simbolicamente in molte città italiane e straniere, a partire dal suo luogo di nascita, il Casentino e la Biblioteca Rilli-Vettori di Poppi, alla quale egli donò oltre trentamila volumi.
A Firenze ci sarà l’Annullo Postale per il giorno della sua Nascita, a cura delle Poste Italiane e del Centro Filatelico Fiorentino. Invece il programma per il suo Centenario, avrà luogo l’anno prossimo nel corso delle grandi Celebrazioni Dantesche.
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