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mercoledì, 4 Dicembre 2024

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Volontari nel Parco anche d’inverno

Appena terminato il sesto e ultimo turno dell’anno nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Il bilancio è senza dubbio più che positivo: quarantacinque ragazzi e ragazze più o meno giovani, provenienti da tutto il territorio nazionale, con una piacevole eccezione in arrivo addirittura da Berlino, si sono alternati nell’arco del 2012 nelle foresterie di Corniolo e Montanino durante i sei turni di volontariato organizzati dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, lavorando alla manutenzione e pulizia dei sentieri, all’assistenza ai visitatori, e collaborando a stretto contatto con il personale e i collaboratori dell’area protetta in attività di monitoraggio e gestione faunistica: oltre duemila chilometri di sentieri percorsi, e quasi una tonnellata di spazzatura raccolta.
L’ultimo turno, a cavallo del nuovo anno, si è appena concluso, e ha visto ben dieci volontari dedicare al Parco buona parte delle proprie vacanze natalizie coordinati per conto dell’ente Parco dalla Cooperativa Oros, e percorrere in lungo e in largo i più bei sentieri del Parco Nazionale alla ricerca di segnalazioni sullo stato dei sentieri e di tracce e avvistamenti della fauna, grazie anche alle favorevoli condizioni meteo che hanno caratterizzato l’intero turno.
Pattuglie di volontari sono state così presenti alle piste della Burraia così come alla diga di Ridracoli, all’Eremo Nuovo come alla Foresta della Lama, a Campo dell’Agio come sul Monte Penna, godendosi le meraviglie del territorio con occhio curioso e vigile, braccia non sempre forti ma comunque volenterose. Una soddisfazione enorme, vederli rientrare al tramonto stanchi e felici, pulire gli scarponi e caricare la stufa a legna, alternarsi alle docce e in cucina in febbrile attesa di un nuovo giorno, un nuovo programma da seguire, nuovi angoli di natura protetta da scoprire.
Memorabili le giornate di pulizia nei luoghi più affollati dell’area protetta, come l’Eremo di Camaldoli e il Santuario della Verna, purtroppo deturpati dall’accumulo di rifiuti gettati da visitatori poco sensibili lungo le scarpate e i parcheggi adiacenti: la dimostrazione che in termini di educazione ambientale la strada da percorrere è ancora lunga. Anche sui social networks circolano foto di enormi sacchi neri pieni fino all’orlo, trascinati da ragazzi con l’inconfondibile casacca gialla, segno di riconoscimento del “Volontario del Parco”, una sorta di nuova specie protetta.
Presto il Parco renderà noto il calendario dei turni per il 2013, con una speranza, che l’esperienza di volontariato continui positivamente rafforzandosi nel tempo, e una certezza: la sua incalcolabile utilità in termini sia umani e sociali che di reale e concreto supporto all’azione del Parco nella tutela del territorio.

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