di Marcello Bartolini – Piena primavera… che sa già quasi di estate, possiamo sbizzarrirci come vogliamo con le attività all’aria aperta. Vi propongo un giro abbastanza impegnativo, ma che tocca decisamente alcuni dei più bei punti dell’alto Casentino.
Si parte da Pratovecchio, in prossimità del ponte sull’Arno, prendiamo la ciclabile in direzione di Poppi e la percorriamo per qualche chilometro sino a quando, sulla destra, incontriamo una deviazione che, con una salita piuttosto impegnativa, ci porta sino alla Pieve di Romena. Qui una pausa è d’obbligo, sia per riprendere fiato che per ammirare la chiesa del dodicesimo secolo, una pieve romanica a tre navate, situata in una posizione che domina la valle sottostante ed appena poco più in basso del Castello di Romena che, una volta ripreso il percorso, raggiungiamo passando da Fonte Branda, luogo reso famoso da Dante nella sua Commedia, citato nell’episodio di Mastro Adamo che, con la complicità dei Conti Guidi, proprio in quel luogo falsificò i Fiorini, azione che poi, una volta scoperta dai fiorentini, gli costò la vita.
Una breve, ma impegnativa salita ci porta a costeggiare il Castello di Romena, da maggio a settembre è anche possibile la visita dietro il pagamento di un biglietto di ingresso. Lasciato il castello alle nostre spalle andiamo verso la strada di Scarpaccia, all’incrocio con la strada asfaltata andiamo a sinistra, percorriamo solo poche centinaia di metri per deviare a destra e seguire le indicazioni per Coffia, seguiamo la strada sterrata sino a che non ci immettiamo nella via di Campolombardo che imbocchiamo sulla destra, da qui si continua sino ad incrociare la strada asfaltata per Londa che semplicemente attraversiamo per prendere subito dopo un sentiero in salita che ci porta sino alla strada di Porciano.
Andiamo a destra verso il castello e scendiamo in direzione di Stia, arrivati all’altezza del Palagio Fiorentino svoltiamo a sinistra per evitare il traffico del paese, in prossimità della stazione di Stia riprendiamo la strada principale utilizzando il percorso ciclabile che, sino a Pratovecchio, costeggia la regionale ed impone di portare la bici a mano, arrivati in paese si può risalire in sella e percorrere il tratto che passa sulla riva dell’Arno, passando sul retro del teatro Antei. In questo punto il paesaggio è particolarmente affascinante, con le mura del convento, il teatro e la torre medievale da un lato ed un giovane l’Arno in tutta la sua naturale bellezza dall’altro , da qui rientriamo sulla strada asfaltata e pochi metri dopo siamo al punto di partenza.
Giro piuttosto impegnativo nell’alto Casentino, toccando punti di particolare bellezza naturale ed architettonica con luoghi significativi per la storia del territorio ed altrettanto significativi anche dal punto di vista letterario, basti ricordare i riferimenti della Divina Commedia e, perché no, alle Novelle della Nonna.
Come al solito poche, ma essenziali raccomandazioni: fate attenzione nei tratti trafficati e non dimenticate una buona scorta d’acqua che, con i primi caldi, è ancora più necessaria.