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venerdì, 2 Maggio 2025

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Il simbolo dei 100 giorni di Vagnoli? Il “cassettone-fioriera”…

da Gruppo Consiliare Bene Comune, Bibbiena – Leggiamo l’entusiasmo del Sindaco Vagnoli sui suoi primi 100 giorni di mandato, ma anche sforzandoci non riusciamo a vedere tutti questi risultati.

Si parla dell’apertura di 12 cantieri e di obiettivi raggiunti. Ma quali sarebbero?

  1. Cantiere del Palazzo Comunale. E’ aperto da svariati mesi e oggi dovrebbe essere già chiuso; invece è ancora tutto fermo da oltre 8 mesi, dopo la brusca interruzione dei lavori di gennaio; risalendo la scala mobile, chiunque può vedere lo spettacolo indecente in cui versa questo palazzo. A questo proposito, ricordando la nostra interrogazione che continua a non ricevere risposta formale, chiediamo gli aggiornamenti che il vicesindaco Caporali aveva promesso in uno dei suoi post su Facebook in seguito all’annunciato incontro del 9 settembre (assieme al Sindaco) presso il Genio Civile di Arezzo; incontro che, siamo sicuri, avrà prodotto risultati positivi (ma c’è stato l’incontro?). E gli chiediamo anche se ha idea delle condizioni in cui attualmente lavorano i dipendenti dell’ufficio postale all’interno del palazzo comunale; se ha preso in considerazione le ricadute negative in termini economici che il cantiere ha sulle attività commerciali del centro storico; se si rende conto che il protrarsi di quel cantiere sta facendo diminuire in modo significativo i clienti di quell’ufficio postale, con la conseguenza negativa che lo stesso, divenuto improvvisamente improduttivo, potrebbe anche essere sacrificato da Poste Italiane in nome di una politica del contenimento dei costi di gestione (privando di fatto il Centro Storico di Bibbiena del proprio ufficio postale)
  2. Cantiere Palestra Scuole Elementari. Questo doveva partire a settembre. Teoricamente c’è ancora metà mese di tempo per mantenere la promessa elettorale; in realtà riteniamo molto improbabile che questo avvenga, visto che l’edificio della scuola dove dovrebbe sorgere la nuova palestra è attualmente occupato da molti dipendenti comunali; dipendenti che aspettano la fine dei lavori di Palazzo Comunale per tornare nel loro luogo naturale e liberare l’ala della scuola (da demolire) che dovrebbe far posto alla nuova palestra; l’unica nota positiva è che sono stati prorogati i termini per la costruzione della nuova palestra (i lavori, pena la revoca del finanziamento ottenuto, sarebbero dovuti cominciare in questo mese; insomma…ci siamo “salvati” e non abbiamo perso questo prezioso finanziamento solo grazie alla proroga concessa dalla Regione Toscana)
  1. San Lorenzo. Come abbiamo già detto in Consiglio Comunale, siamo lieti che prendano avvio i lavori del primo progetto, quello relativo alla ricostruzione del tetto; l’assessore Caporali aveva anche indicato metà agosto come data certa dell’avvio dei lavori (durante il Consiglio Comunale abbiamo espresso le nostre perplessità). Siamo a metà settembre ed è facile constatare che i lavori non sono ancora partiti; nel frattempo la porta di entrata del Chiostro è stata sfondata da ignoti, ed è rimasta aperta per diverse settimane, fino ad essere richiusa con un lucchetto solo a seguito di segnalazioni da parte di privati cittadini

Poi c’è il Turismo. Viva la nuova mappa turistica! (era l’ora, verrebbe da dire); ma un turista che arriva a Bibbiena, cosa trova? Un Centro Storico a dir poco trascurato (per non dire in stato di abbandono). Ma la cosa più preoccupante è che ancora questa amministrazione non abbia alcuna idea di sviluppo e di riqualificazione del Centro Storico; per ora la montagna ha partorito il topolino del “cassettone-fioriera” che dovrebbe impedire l’accesso a Piazza Tarlati; piazza che, abbandonata a se stessa, resta mestamente circoscritta a spazio recintato da catene per la defecazione dei cani. Forse si spera nella benevolenza di qualche attività commerciale o di qualche associazione? Lo ripetiamo ancora una volta: per il Centro Storico non servono interventi spot dal breve respiro, ma una PROGETTUALITA’; serve coraggio e lungimiranza; serve azzardare soluzioni più forti del semplice arredo urbano composto da panchine e fioriere. La riqualificazione passa attraverso un progetto che ad oggi purtroppo non esiste.

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