Alla fine non ci sono stati duelli, urla e scontri. La resa dei conti è rimandata ma quello che è accaduto ieri sera nella sede dell’Unione dei Comuni getta ulteriore benzina sul fuoco su quanto sta accadendo e avrà probabilmente effetti pesanti. Paolo Agostini era stato sfiduciato dalla Giunta e al suo posto era stato nominato Giampaolo Tellini. Poi i sindaci dell’Unione si erano presi una pausa di riflessione di due mesi per ripensare il futuro dell’Ente. Ma lo stesso Agostini aveva per ieri sera convocato la Giunta per discutere, tra l’altro, delle motivazioni che sostengono l’illegittimità della sua sostituzione con Giampaolo Tellini (una sintesi di queste motivazioni le potrete leggere al termine di questo articolo).
I sindaci dell’Unione avevano già dichiarato che non avrebbero partecipato alla riunione e lo stesso Tellini aveva chiesto ai vigili urbani di chiudere la sede dell’Ente, per impedire di fatto che l’incontro, convocato per le 21.30, avesse luogo. In questo clima si è aperto ieri sera una lunga fase di incertezza con Paolo Agostini che aveva già preso posto al tavolo della sala del Consiglio dell’Unione, con i vigili urbani e i carabinieri che cercavano di trovare una soluzione e con qualche decina di persone che, lentamente, ha iniziato a radunarsi di fronte alla sede dell’Unione.
Alla fine, immaginiamo dopo più di un contatto e di una telefonata, più o meno all’ora prevista per l’incontro le porte della sala si sono aperte e tutti hanno avuto la possibilità di entrare. A questo punto Paolo Agostini ha aperto e chiuso, nei termini di legge, la seduta della Giunta prendendo atto della mancanza degli altri sindaci e si è poi rivolto brevemente alle circa 50 persone presenti. Poco dopo le 22.00 tutto si è concluso nella massima tranquillità.
Se si considera il clima ci sembra opportuno sottolineare che quella di ieri, grazie anche al paziente e capace lavoro delle forze dell’ordine, è stata una bella serata per la Democrazia, con un non trascurabile numero di cittadini che ha voluto direttamente partecipare, vedere da vicino e capire cosa sta realmente accadendo in questa vallata. Se, invece, si prova a dare un parere politico la cosa diventa molto più complicata anche se, come detto in precedenza, quello che è accaduto non si può cancellare: il Presidente Paolo Agostini ha potuto presiedere, anche se per pochi minuti, la riunione di Giunta che aveva convocato nella sede dell’Unione dei Comuni senza che questo gli venisse impedito. Questo, di fatto, costituisce un precedente pesante e la conferma di quanto da lui sostenuto.
Forse gli altri sindaci avrebbero dovuto pensarci due volte prima di decidere di stare a casa.
Già, considerato quanto potrete leggere qui sotto nelle motivazioni proposte da Agostini, sembra che, forse presi dall’enfasi di sbarazzarsi dell’ingombrante presenza del Sindaco di Castel San Niccolò, abbiano ricevuto pessimi consigli e siano stati spinti a prendere decisioni affrettate e, probabilmente. non corrette.
Ma in ogni caso: adesso cosa vogliono fare? Due mesi sono troppi. Il rischio che si aprà un conflitto, per niente utile, all’interno dell’Unione è alle porte.
Allora ci permettiamo di riproporre le considerazioni che avevamo fatto qualche giorno fa:
Le fusioni dei comuni sono ormai un atto obbligato e la nascita di due Enti in Casentino sono l’unica vera soluzione da perseguire.
In un contesto del genere l’Unione dei Comuni è oggettivamente inutile e quindi il suo superamento nel più breve tempo possibile è necessario, come è irrinunciabile una valutazione del lavoro svolto da chi si è trovato a ricoprire incarichi di responsabilità al suo interno.
Non strettamente legata alla riorganizzazione amministrativa nella vallata, ma assolutamente attuale è anche la questione della difesa del sistema sanitario pubblico in Casentino e in Toscana. Le norme approvate dalla Regione e quelle previste dal Governo minano alla base diritti fondamentali dei cittadini. I sindaci PD dovranno decidere se seguire le direttive del proprio partito oppure schierarsi con i cittadini che rappresentano e, tra l’altro, sostenere il referendum, ammesso dalla Commissione di garanzia, che chiede l’abolizione della Controriforma sanitaria voluta dal Governatore Rossi e dalla sua Giunta, nella quale ricordiamo siede anche Mister 18.000 preferenze.
Ci auguriamo che, senza indugiare su questioni formali, siano queste i temi su cui si concentrerà, da subito, la discussione.
ULTIM’ORA Subito dopo aver postato questo articolo, abbiamo ricevuto una telefonata da Agostini che ci informava che all’Unione dei Comuni si sta vivendo una situazione di caos completo con l’assessore Tellini che ha portato via le chiavi di alcuni uffici e con i dipendenti che non sanno più come comportarsi. Agostini ha sollecitato nuovamente l’intervento delle forze dell’ordine e ha confermato l’intenzione di proseguire il suo lavoro, sfidando di fatto gli altri Sindaci che, se lo vorranno, potranno sfiduciarlo, ma seguendo le regole previste dallo Statuto dell’Unione.
Sintesi delle motivazioni che sostengono l’illegittimità della rimozione di Paolo Agostini:
“Ai sensi dello Statuto dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino (BURT n. 16 del 23/04/2014) la Giunta è valida solo se convocata dal Presidente che ne fissa l’ordine del giorno (art. 22 comma 1 e art. 25 comma 6).
Se il Presidente non si dimette volontariamente (ai sensi dell’art. 21) la Giunta può rimuoverlo solo se approva una mozione di sfiducia (art. 21 comma 9).
Tale mozione deve, per essere inserita dal Presidente all’ordine del giorno della Giunta da lui convocata, essere presentata almeno 10 giorni prima a firma dei 3/4 dei membri della Giunta (in questo caso con 8 comuni tali membri devono essere 6) e votata in Giunta stessa con maggioranza dei 2/3 dei componenti escluso il Presidente (in questo caso 5 membri).
Qualora il Presidente cessi, anche per rimozione con sfiducia, assume provvisoriamente la carica di Presidente il Sindaco del comune più grande (ai sensi dell’art. 21 comma 6). Considerato l’incompatibilità di Poppi, sarebbe Castel Focognano e non Chiusi della Verna.
In questo caso poi non può subentrare il Vicepresidente (nominato dal Presidente ai sensi dell’art. 23 comma 2) perchè le sue funzioni valgono solo per momentaneo impedimento o assenza del Presidente e non in caso di sua decadenza.
Tutto considerato Paolo Agostini è ancora Presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, ai sensi dello Statuto vigente dello stesso Ente, e Giampaolo Tellini è illegittimo. Illegittime sono quindi tutte le convocazioni della Giunta e le sue deliberazioni”