di Beatrice Boschi – La sedentarietà incide in maniera esponenziale sulla salute delle persone; insieme a non fumare, a consumare moderatamente gli alcolici e a seguire un’alimentazione sana, fare attività fisica è considerato uno dei comportamenti più efficaci per prevenire l’insorgenza di numerose malattie nel corso della vita. Infatti è stato scientificamente provato che fare movimento: riduce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2; tiene sotto controllo l’ipertensione e l’ipercolesterolemia; diminuisce il rischio di sviluppare malattie cardiache e tumorali; previene e riduce i disturbi scheletrici e muscolo-scheletrici (per esempio il mal di schiena); tiene sotto controllo i sintomi di ansia, stress e depressione; aumenta il dispendio energetico diminuendo così il rischio di obesità.
Da anni le istituzioni sanitarie consigliano di iniziare a guardare all’attività fisica non come ad un sacrificio, ma come ad un qualcosa che fa parte della nostra quotidianità e che arricchisce la nostra vita facendoci sentire meglio. Pensandola in questo modo si può approfittare di numerose occasioni per mantenersi attivi: andare a lavorare a piedi o in bicicletta, evitare di prendere l’auto per fare spostamenti brevi o per esempio portare a spasso il cane. Sarebbe sufficiente inserire queste semplici attività quotidiane nella propria vita giornaliera per avvicinarsi molto agli obiettivi di attività fisica che ognuno di noi dovrebbe fare nel corso della giornata.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, per attività fisica si intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. Bisogna però fare una distinzione, l’attività fisica si divide in attività fisica di base e in attività fisica programmata.
L’attività fisica di base è quella che facciamo tutti i giorni nel corso della vita quotidiana e che non serve per dimagrire ma serve per mantenere le nostre funzioni biologiche attive e reattive. Diversa è l’attività fisica programmata, ovvero il praticare uno sport, che ha come obiettivo invece proprio la ricomposizione corporea, ovvero la riduzione della massa grassa e l’aumento di quella magra.
Quando iniziamo uno sport con l’obiettivo di modificare la propria composizione corporea è opportuno seguire anche un percorso nutrizionale stilato da professionisti della nutrizione, il piano nutrizionale infatti deve essere specifico per l’individuo, per le sue esigenze nutrizionali, e per i suoi obiettivi. In un regime dietetico associato ad uno sport, la maggior parte dei risultati è proprio data dal piano alimentare, infatti possiamo allenarci molto ma alimentarci in maniera scorretta e tutti gli sforzi fatti saranno vani.
Una corretta alimentazione da sola, invece, può portarci a raggiungere buoni risultati, ma unendo a questa anche l’attività fisica, la dieta sarà più duratura ed efficace nel tempo. La soluzione per riuscire a praticare attività fisica con piacere, senza che questo diventi un peso, è scegliere quella che più si adatti ai nostri gusti e ai nostri ritmi di vita.
Possiamo scegliere un’attività aerobica, come la camminata veloce, la corsa, il nuoto o il ciclismo, soprattutto ora con il bel tempo, oppure un’attività anaerobica, come l’allenamento con i pesi in palestra o nel giardino di casa; la prima migliora le capacità cardiovascolari, mentre la seconda lavora sulla potenza muscolare, proprio per questo motivo spesso le due attività, in quanto complementari, sono entrambe consigliate.
Dott. SSA BEATRICE BOSCHI Biologa e nutrizionista, beatrice.boschi@virgilio.it – tel. 347 8482948
(Rubrica ESSERE L’Equilibrio tra Benessere, Salute e Società)