Sala. Frazione del Comune di Poppi. L’impegno dell’ amministrazione comunale nell’investire sul territorio quale fonte economica, pare qui essere lontano anni luce.
Chiunque volesse, nella speranza che non ci legga qualche turista di passaggio, potrà toccare con mano la cruda realtà recandosi sul posto. Qui troverà una viabilità dissestata, con l’unica strada comunale che costeggia l’abitato principale collassata causa dell’impossibilità di farvici passare al di sotto i cavi, buche come voragini, un’illuminazione carente fatta di lampioni rotti, tetti in amianto su immobili fatiscenti, alcuni pericolanti sulla via pubblica.
Non ne è da meno pure la caratteristica Chiesa locale, dedicata a San Lorenzo, bene di interesse storico di indiscutibile valore, sottoposto al vincolo della Soprintendenza, che come il non lontano Castello da qui ben visibile, spicca con la sua torre campanaria.
In questo caso nessun ripetitore di telefonia fa da padrone, ma il tema è il medesimo che abbiamo sempre contestato: la non sensibilità che conduce l’Amministratore Pubblico, che dovrebbe fare della promozione turistica il suo cavallo di battaglia, verso scelte che vanno contro la vocazione turistica.
Torniamo alla Chiesa di San Lorenzo.
Mentre all’interno sono custodite le tracce di una civiltà ancora viva, all’esterno ne fa da cornice l’inciviltà: un tetto sventrato dall’incuria, i locali parrocchiali lasciati in stato di evidente abbandono, intonaci che si distaccano, infiltrazioni d’acqua.
Ebbene un anno è ormai quasi passato da quando il Consiglio Comunale, l’ultimo prima delle elezioni, deliberò approvando all’unanimità il progetto di riqualificazione del Complesso parrocchiale mediante una permuta del valore di 203.500,00 euro in favore del Comune di Poppi, di parte di quei locali non adibiti al culto, al fine di rispondere alle esigenze di edilizia residenziale pubblica (cinque sono gli alloggi che avrebbero dovuto essere realizzati); il tutto in cambio dell’ effettuazione dei lavori di “rifunzionalizzazione e restauro” della Chiesa per essere restituita al culto che merita, poiché inagibile.
Nel frattempo, né gli uni, né gli altri lavori, paiono essere stati, non solo eseguiti, ma neppure iniziati.
Ricordiamo che il primo protocollo di intesa tra i soggetti interessati, ossia il Comune di Poppi ed Arezzo Casa S.p.a. per la parte pubblica e la Diocesi di Fiesole per la Parrocchia di San Lorenzo, risale al 28/10/2009.
Che la volontà di agire tempestivamente su un settore quale il diritto alla casa e messo come scopo dell’intervento descritto sia già stato tradito dal tempo trascorso, è un dato di fatto. Dal momento che tutti gli adempimenti amministrativi sembrano essere stati eseguiti con successo, inclusa la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT) della delibera di approvazione del piano operativo di reinvestimento (delibera del 26/08/2013 n. 701, pubblicata nel numero 36 del Bollettino il 04/09/2013), vien da chiedersi quale sventura abbia colpito la parte pubblica ed in particolare Arezzo Casa, nel non aver ancora affidato con successo l’appalto di quei lavori riconosciuti come impellenti ad una Ditta esecutrice.
Da qui poi alcune domande. In considerazione dell’evidente ritardo nell’esecuzione dell’opera, chi pagherà i danni? Siamo sicuri chi gli interventi preventivati anni orsono siano gli stessi ora necessari per ristrutturare un immobile di indubbio pregio artistico sempre più pericolante? Il diritto ad avere una strada sicura, l’illuminazione pubblica, sono veri diritti o ci ricordiamo dei cittadini solo al momento delle scadenze fiscali, quando per vedere restituiti quei servizi, molti di loro, con sacrificio, pagano regolarmente le tasse comunali?
Al Comune di Poppi chiederemo urgenti chiarimenti, a tutela dei cittadini di Sala, apparentemente dimenticati, a tutela di tutti coloro che sono senza una casa e che ancora la cercano e di tutti quelli, e sono tanti, che visitano Poppi e il Casentino.
LISTA CIVICA POPPI LIBERA
delibera di c.c. n. 26 del 14.05.2014
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