15 C
Casentino
domenica, 11 Maggio 2025

I più letti

Nuova stangata sulle bollette dell’acqua

Il 31 luglio 2014 l’AEEG ha approvato le tariffe per gli anni 2014 e 2015 precedentemente deliberate dall’AIT. Come è noto gli utenti di Nuove Acque dovranno farsi carico di un aumento delle tariffe del servizio idrico del 5,2% nell’anno 2014 e di un ulteriore 6,5% nel 2015. In sostanza, se si aggiunge l’aumento tariffario del 2013, pari al 6,5%, i cittadini aretini in soli tre anni (dal 2012 al 2015) subiranno uno stratosferico incremento tariffario del 19,4%.

Ma purtroppo potrebbe non essere finita qui.

Infatti la delibera dell’AEEG fissa anche l’importo (massimo) che Nuove Acque potrebbe richiedere ai propri utenti dopo il 2015 come conguaglio per le tariffe degli anni 2012 e 2013. Questo importo è pari a 3.215.102 euro per una cifra media per utente di circa 30 euro.

Il conguaglio da richiedere ai cittadini non sarebbe obbligatorio, come del resto non lo è nemmeno il deposito cauzionale. Tuttavia il fatto che Nuove Acque abbia già iscritto come ricavo da conguaglio nei bilanci approvati 2012 e 2013 le cifre di 1.407.000 euro e di 2.336.000 euro fa capire chiaramente le intenzioni del gestore. Fra l’altro l’importo complessivo iscritto nei bilanci di Nuove Acque è persino superiore di ben 528 mila euro a quello massimo autorizzato dall’AEEG.

I motivi di questo conguaglio non sono indicati nella delibera dell’AEEG. Tuttavia si ritiene possibile ricostruire la principale e forse unica ragione. Si tratta del fatto che quando l’AIT deliberò le tariffe 2012 e 2013, il 30 aprile 2013, lo fece sulla base di una vendita stimata per anno pari a 15,7 milioni di metri cubi di acqua. I dati reali denunciati da Nuove Acque invece sono risultati molto minori: 15,4 milioni di metri cubi per l’anno 2012 e 14,6 milioni di metri cubi per l’anno 2013; ciò avrebbe comportato un minor introito rispetto a quanto previsto e da qui l’ipotesi del mega-conguaglio a carico dei cittadini.

Peraltro lascia forti perplessità anche il fatto che l’AIT, il 30 aprile 2013, quando ha predisposto le tariffe 2012 e 2013 (che i sindaci NON hanno approvato), ha stimato un consumo di 15,7 milioni di metri cubi per l’anno 2012 quando non poteva non sapere che quella annualità si era già chiusa con una vendita reale pari a 15,4 milioni di metri cubi. Stesso ragionamento lo possiamo fare anche per l’anno 2013 perché già al 30 aprile 2013 erano trascorsi 4 mesi e il trend della riduzione delle vendite di acqua non poteva essere disconosciuto dal gestore e dall’AIT.

Ma è tutto il meccanismo che è paradossale. Le alte tariffe del servizio idrico aretino (le più alte d’Italia) che aumentano ogni anno anche 10 volte rispetto alla inflazione determinano l’ovvia conseguenza della riduzione dei consumi da parte degli utenti che cercano per questa via di limitare il caro bolletta sul bilancio familiare. Ma il tentativo degli utenti viene vanificato perché il gestore DEVE incassare quella determinata cifra e se non lo fa perché i consumi diminuiscono allora applica a posteriori un conguaglio a suo favore, nei fatti aumentando retroattivamente le tariffe. Ma le tariffe retroattive, proprio su ricorso del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo, sono state giudicate illegittime con sentenza del TAR poi confermata dal Consiglio di Stato; il fatto che ora questa possibilità venga prevista da un organismo amministrativo quale è l’AEEG non modifica questo dato: le tariffe retroattive, anche se chiamate conguaglio, sono illegittime.

Il Comitato Acqua Pubblica invita i Sindaci, che si devono riunire prossimamente per decidere se cancellare l’applicazione del deposito cauzionale, ad affrontare anche il tema del possibile conguaglio tariffario negando la possibilità che esso possa essere applicato dal gestore.

Comitato Acqua Pubblica di Arezzo.

Ultimi articoli

Panoramica privacy

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito internet www.casentino2000.it in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Si tratta di un’informativa per il trattamento dei dati personali che è resa anche ai sensi dell’art. 13 Decreto legislativo 196/03 (di seguito Codice privacy) ed in ottemperanza con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation).

L’informativa non è valida per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i nostri links, di cui Fruska s.r.l. non è in alcun modo responsabile.

Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è

Fruska s.r.l.

nella persona di Roberto Frulloni
presso la sede legale di via Rignano 11,
Bibbiena, 52011 (Arezzo).
P.IVA 02020850513
Indirizzo email: fruska@fruska.it

Luogo e finalità di trattamento dei dati

I trattamenti connessi ai servizi del Sito Web sito hanno luogo presso la predetta sede della società Fruska s.r.l. e sono curati solo da personale incaricato del trattamento, oppure da eventuali incaricati di occasionali operazioni di manutenzione.
Nessun dato derivante dal servizio web viene comunicato o diffuso a terzi.
I dati personali forniti dagli utenti visitatori che inoltrano richieste di invio di materiale informativo (richieste di informazioni, risposte a quesiti, ecc.) o altre comunicazioni (ordini) sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.

Tipi di dati trattati

Dati di navigazione
I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento del Sito Web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet.
Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare i computer che si connettono al sito.
In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al Sito Web, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente.
Questi dati potrebbero essere utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del Sito Web e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.

Dati forniti volontariamente dagli utenti visitatori
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati personali per accedere a determinati servizi, ovvero per effettuare richieste di informazioni agli indirizzi indicati sul Sito Web comporta la successiva acquisizione dei dati personali inseriti nella richiesta del mittente, necessari per rispondere alle stesse.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.