di Francesco Martini – Concludiamo la carrellata di interviste ai candidati sindaco di Subbiano. E’ la volta di Antonio de Bari, subbianese di 49 anni, imprenditore di una florida azienda informatica, la cui collocazione politica è “moderato centrista sempre a favore dei cittadini nei confronti della burocrazia quando essa è vessatoria”
Domanda: gli punti salienti del suo programma? “i punti salienti del programma sono: garantire la continuità sulla gestione economica e finanziaria; una gestione che ha raggiunto per il nostro comune dei risultati di eccellenza e che ha portato Subbiano al vertice dei comuni di tutta la penisola collocandoci tra i primi cinque comuni virtuosi d’Italia e si consideri che i primi quattro sono comuni di Regioni a statuto speciale; siamo i primi, dunque, tra tutti i comuni italiani delle Regioni a statuto ordinario. Abbiamo in cassa un tesoro di tre milioni e mezzo di euro che il governo ci tiene bloccato per necessità di bilancio nazionale ed abbiamo una delle tassazioni comunali più basse della Toscana. Nello specifico, se vinceremo, intendiamo: 1) portare a termine le grandi opere pubbliche; 2) risolvere e sistemare in maniera razionale le questioni relative alle proprietà ex Opera Pia Boschi e dare una spinta allo sviluppo dell’agricoltura in generale; 3) realizzare il nuovo plesso scolastico (materna ed elementare); 4) ultimare i locali del circolo di Chiaveretto; 5) definire con le popolazioni residenti le opere da realizzare nelle frazioni e realizzarle; 6) particolare attenzione all’ambiente in tutti i settori ed in particolare nella realizzazione di centrali di produzione di energia elettrica; 7) studio, progettazione e realizzazione di due centrali idroelettriche sull’Arno”
Domanda: perché i subbianesi dovrebbero votarla? “perché ho un programma assolutamente valido e migliore ed una lista altamente qualificata ( giovani e dotati di capacità professionali). Si tenga presente che nell’amministrazione di comuni piccoli come il nostro normalmente vengono eletti consiglieri ed assessori che vengono dal popolo e non sono preparati nelle varie materie amministrative e quindi va a finire che vengono adottate le decisioni dei funzionari preposti ai singoli settori; nel nostro caso ciò non avverrà appunto perché abbiamo in lista persone ( laureati e diplomati ) competenti nelle varie materie amministrative e perciò decideranno loro che sono eletti dai cittadini e non dei dipendenti inseriti nei singoli uffici secondo ordinarie logiche aziendali. I subbianesi dovrebbero votarmi anche perché sono al di fuori di ogni logica di partito: il mio modello di amministrazione è una democrazia partecipata in cui il sindaco è il destinatario di tutte le istanze dei cittadini e in cui ogni subbianese trovi un interlocutore diretto per le singole esigenze.”
Domanda: il suo parere sulla passata amministrazione. Risposta: ”intendo proseguire l’attività dei passati amministratori che si sono resi protagonisti di un grande sviluppo di Subbiano, quasi incredibile in un momento economico nazionale così difficile: si pensi al nostro insediamento industriale di Castelnuovo: mentre in tutta Italia l’industria retrocede o fallisce, da noi progredisce vistosamente. Sono talmente convinto della bontà delle scelte della passata amministrazione che abbiamo deciso tutti insieme di inserire nella lista, capolista, il Sindaco attuale Ilario Maggini ed un buon numero di consiglieri delle passata legislatura”.
Domanda: per quanto riguarda la ventilata proposta di unificazione con Capolona? Risposta: “ Non sono contrario, ma possono decidere solo i cittadini dopo essere stati informati in maniera assolutamente precisa sul conto economico e patrimoniale relativo all’operazione: è ovvio che se l’operazione non porterà vantaggi economici o porterà addirittura svantaggi i subbianesi diranno di no. Da parte dell’amministrazione non ci sarà alcuna imposizione e così mi auguro che avvenga anche con i cittadini di Capolona.”
Con ciò ho concluso questo tour de force che mi ha portato ad ascoltare le più significative opinioni dei singoli candidati. Sono soddisfatto perché ho trovato molte persone che amano questo paese e di ciò sono fiero: sono fiero, insomma, di appartenere a questa comunità che è realmente una mosca bianca in un mare di mediocrità. Il fatto che in un comunello di seimila abitanti ci siano 5 liste vuol dire che si tratta di un comune importante: c’è ciccia e dove c’è ciccia compare sempre molta gente.
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