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mercoledì, 21 Maggio 2025

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«Visto che non c’è un comune unico, la conferenza dei sindaci si occupi di proporre le regole di spostamento per la zona arancione»

da Costituente per “L’alternativa Casentino” – L’avvento della Pandemia da Covid 19 ha dimostrato quanto sia improcrastinabile considerare il Casentino dal punto di vista economico e politico nel suo insieme come una entità unica. La possibile decisione di far divenire la Toscana zona Arancione nei fatti per la nostra vallata non provoca importanti cambiamenti. L’impossibilità di muoversi oltre il proprio comune rimane e le attività commerciali pur aprendo non avrebbero alcun reale beneficio.

Mentre in una città come Milano spostarsi all’interno del proprio comune permette un’ampia possibilità di movimento e anche di incontro visto la densità di popolazione, in casentino la possibilità di movimento rimane limitata a comuni piccoli che spesso non offrono la possibilità di fare anche gli acquisti necessari e che invece sono presenti nei comuni limitrofi.

I commercianti casentinesi in questi mesi si sono adeguati a regole per lavorare in sicurezza, affrontando anche spese più o meno ingenti per adeguarsi ai vari dpcm che si sono susseguiti nel corso dei mesi. Certo se ci fosse stato un comune unico il problema non si sarebbe posto ma le criticità e le differenze che si sono verificate nella gestione economica della crisi da parte dei singoli comuni hanno dimostrato quanto sia necessaria una strategia comune.

La recente proposta di chiamare in causa l’unione dei comuni non risolve di fatto il problema ma anzi creerebbe casentinesi di serie A e casentinesi di serie B.

E’ per questo che chiediamo ai sindaci casentinesi, ai consiglieri regionali eletti in provincia di Arezzo di intervenire presso il Presidente della Giunta Regionale Giani per fare in modo che proponga una specifica ordinanza per cui sia in casentino e che nelle vallate con caratteristiche simili alla nostra sia possibili, in caso sia confermata la zona arancione, muoversi da un comune all’altro non solo per motivi di salute o di lavoro ma anche per poter usufruire dei servizi che i commercianti offrono nella nostra vallata. L’interlocutore istituzionale adeguato, visto che si sta parlando anche di salute dei cittadini, dovrebbe essere la conferenza dei sindaci che unanimi devono far passare questo importante messaggio alla giunta regionale.

Costituente per “L’alternativa Casentino”, David Marri

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