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giovedì, 12 Dicembre 2024

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Cup e front office: stop ai tagli e via libera al confronto

Positivo l’incontro tra l’assessorato regionale alla sanità e le confederazioni Cgil, Cisl e Uil. E’ stato garantito lo stop ai tagli che erano stati annunciati dalla Asl Toscana Sud Est al Cup e ai servizi di front office. Questo è quanto condiviso con l’assessorato alla sanità della Regione Toscana in occasione del confronto tenutosi ieri con le confederazioni Cgil, Cisl e Uil regionali.

Il commento dei segretari provinciali di Filcams e Fp Cgil, Marco Pesci e Gian Maria Acciai: “prendiamo positivamente atto e con soddisfazione l’esito del confronto che si è tenuto a livello regionale e adesso attendiamo una rapida convocazione da parte della Direzione dell’azienda sanitaria. In quella occasione si dovrà discutere di una riorganizzazione complessiva che tenga conto della salvaguardia occupazionale del personale in appalto, del CUP, del Front Office e di tutti gli altri servizi esternalizzati, nonché di una progettazione a lungo termine dell’intero servizio CUP/Front Office che miri a rafforzare la vocazione pubblica del Servizio sanitario toscano”.

L’allarme era scattato all’inizio dell’anno quando erano circolate le prime voci di possibili tagli ma si è dovuti arrivare a luglio per avere una comunicazione formale. Il servizio Cup/Front Office è affidato in appalto a soggetti esterni, in questo caso cooperative, e l’Azienda Sanitaria aveva unilateralmente e senza alcun confronto sindacale, annunciato la decisione di ridurre i servizi e quindi le quantità di ore lavorate e affidate.

“Nell’incontro tenutosi il 18 luglio – ricordano Pesci e Acciai – la Direzione dell’Azienda Sanitaria si era limitata a dichiarare, contrariamente a quanto prevede il Protocollo Regionale, che non è essa l’interlocutrice del sindacato e che quindi ci saremmo dovuti rivolgere alle cooperative che gestiscono il servizio. Per decidere cosa? Visto che esse non possono che prendere atto della riduzione unilaterale delle ore di lavoro e quindi della riduzione del personale?”.

L’esito dell’incontro di ieri in Regione blocca la riduzione dei servizi che avrebbe dovuto scattare oggi 1°agosto e rinvia la trattativa al mese di settembre.

Avevamo espresso anche noi tutte le preoccupazioni per questa vicenda nel nostro ARTICOLO del 12 luglio. Adesso, grazie all’impegno dei Sindacati e alla mobilitazione di lavoratori ( anche alla campagna di stampa in proposito), la Regione Toscana ha garantito lo stop ai tagli che erano stati annunciati dalla Asl Toscana Sud Est al Cup. A settembre si apre un altro capitolo di trattativa, compresa la possibile reinternalizzazione dei servizi, su cui vi terremo, com sempre, informati.

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COMUNICATO CISL Tagli Cup e Front Office nella Asl Toscana Sud-Est: l’assessore Bezzini si impegna per lo stop ai licenziamenti annunciati e accoglie la proposta arrivata dalle sigle sindacali per un percorso di reinternalizzazione dei servizi

Nella giornata di ieri si è svolto un incontro tra le OOSS Confederali, congiuntamente a Fp e Fisascat, e l’assessorato alla Sanità della Regione Toscana, alla presenza dell’Assessore Simone Bezzini e del direttore sanità, welfare e coesione sociale Federico Gelli. Grazie al tavolo in questione è stato possibile fermare i tagli annunciati dalla Asl Sud-Est, che aveva espresso la volontà di licenziare il 20% dei lavoratori, e allo stesso tempo è stata accolta la proposta di andare verso una reinternalizzazione dei servizi, come opportunità di riportare nella sfera pubblica attività per tanti anni appaltate all’esterno. 

La Regione si è di fatto impegnata nell’istituzione di una cabina di regia regionale per confrontarsi sulle prospettive della sanità Toscana.

Importante sottolineare come il confronto sia stato sollecitato da una specifica lettera di Cisl, Cgil e Uil in cui era stata fatta la richiesta di convocazione di un incontro con i referenti della Regione, riguardante le problematiche relative agli appalti di personale e servizi. La riunione è stata aperta da una presentazione del dott. Luciano Lippi, della direzione regionale sanitaria, seguita da un approfondimento politico dell’Assessore Bezzini in riferimento alla progettualità futura di reinternalizzazione dei servizi Cup e Front Office, accompagnato da bandi di gara per lassegnazione del servizio che garantisca la  continuità occupazionale e del servizio stesso.

Tale volontà della Regione deriva dalla consapevolezza che il Front Office e il Cup, così come Cisl sostiene da tempo, sono un servizio fondamentale nella presa in carico dei cittadini e nello sviluppo del sistema sanitario. In particolare la Cisl regionale, in questi ultimi anni, ha sempre sostenuto la necessità di una reinternalizzazione dei servizi sanitari, per la tutela degli oltre 1500 lavoratori e lavoratrici impiegate, in un progetto organico.

Fondamentale è stato il chiarimento chiesto per taglio del 20% disposto senza nessun confronto con le Organizzazioni Sindacali dalla Asl Toscana Sud-Est sull’appalto front office/cup. L’assessore Bezzini si è formalmente impegnato a chiedere al Direttore Generale di sospendere l’iniziativa e riprendere il corretto livello di relazioni sindacali, nell’ottica di una rielaborazione del servizio che non imponga tagli di personale ma un riallineamento in relazione alle esigenze dei territori qualora necessario.

“Riteniamo positivo questo significativo risultato – ha affermato Mattia Pirulli, reggente USR CISL Toscana. Monitoreremo i prossimi passi da intraprendere, in quanto la proposta dovrà essere sviluppata progettualmente in ambito regionale con le oo.ss. confederali e poi sviscerata con le federazioni competenti e la Direzione Sanitaria ed Estar per le prossime gare di appalto, che riguarderanno front office e libera professione.

Infine – sottolinea Pirulli – abbiamo presentato la richiesta di una cabina di regia regionale al fine di valutare ogni ambito della riorganizzazione della sanità toscana. Solo così è possibile una collaborazione attiva e una sinergia per i processi di efficientamento e reinternalizzazione che possa essere estesa anche ad altri servizi, qualora possibile, in una necessaria azione di contenimento e razionalizzazione della spesa che non gravi sulle spalle dei lavoratori e dei servizi ai cittadini”.

 

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