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sabato, 14 Dicembre 2024

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E adesso?… Adesso basta!

di Eugenio Milizia – Si dice, nella favola del PaeseDelCavolo, che qualcuno vada già in giro per iniziare a fare la campagna elettorale del 2013. Ma ora basta! Basta davvero a tutti. Adesso è l’ora di farla finita, non di ricominciare come se niente fosse successo! Non c’è fine al peggio! Queste notizie sarebbero incredibili in un PaeseSerio, sono invece “normali” perché, guarda caso, siamo nel PaeseDelCavolo!
Basta! Perché…
Basta perché questi cosiddetti “politici” dei PartitiTradizionali, da decenni una volta al governo ed un’altra volta all’opposizione, hanno portato il PaeseDelCavolo sull’orlo del fallimento. Allora qualcuno deve aver detto loro di mettersi un po’ da parte… che tanto avrebbe provveduto Lui a chiamare Chi sapeva mettere le cose a posto.
Detto e fatto! Viene chiamato come Capo del Governo un SuperTecnico, ma prima viene fatto “senatore a vita”, anche se non sarebbe necessario … comunque sia, meglio una cosa in più che una in meno!
Questo SuperTecnicoCapoGoverno si circonda di altri SuperTecniciIlluminati e, quindi, forma il GovernoSuperTecnico con il voto di una grande maggioranza del Parlamento.
Ed ora?
Questi SuperTecnici, sono tutti a lavorare per capire cosa fare. Soluzione originale ed incredibile: decidono di aumentare le tasse per far incassare soldi allo Stato, tanto da non farlo fallire. Non pensano a creare il lavoro che si perde ogni giorno.
Aumentare le tasse, a chi?
Risposta semplice: «A tutti noi! Noi che siamo la gente normale, quel 99 % (almeno almeno) di comuni italiani che stanno tutti nella stessa barca (modesti dipendenti e pensionati, casalinghe, disoccupati, precari & saltuari, barboni, studenti, artigiani, piccoli imprenditori-professionisti, politici onesti e altri simili normali…)».
Il peso delle tasse è su di noi come sempre, che deteniamo solo il 50% della ricchezza del PaeseDelCavolo, mentre chi governa non pensa ad una patrimoniale (o qualcosa del genere) da mettere a quell’1% che detiene l’altro 50% di ricchezza!
Riflessione
La crisi non è venuta all’improvviso, ma era ampiamente annunciata (da circa 20 anni) come effetto della globalizzazione. Anche i bambini se ne accorgevano. Ci si domanda come mai i cosiddetti “politici” dei PartitiTradizionali e tutti i SuperTecnici non hanno detto nulla per evitare che arrivassimo, come han detto, ad “un passo dal burrone”? Come mai non si sono presi provvedimenti almeno 10 anni fa quando questa crisi era già visibile? Questa domanda non avrà mai nessuna risposta!
Riflessioni profonde
Sempre nella favola del PaeseDelCavolo si leggono delle riflessioni.
Primo. È urgente che i SuperTecnici trovino il modo di “stoppare” la disoccupazione sempre in aumento e creare nuovi posti di lavoro. È facile capire che se per noi gente normale, quella del 99%, aumenta la disoccupazione ed aumentano le tasse, verrà il momento che non potremo più né pagare le tasse e né sopravvivere.
Secondo. Noi, gente del 99%, siamo scandalizzati nel vedere le grandi spese per mantenere la burocrazia di questo PaeseDel Cavolo.
Soluzioni da favola
È una certezza come quella che il sole esiste, si legge sempre nella favola, che non basta aumentare le tasse per evitare la crisi e la disoccupazione! Ma sono necessari provvedimenti cosiddetti strutturali (cioè di sostanza e permanenti), sia locali comunali che a livelli superiori, quali:
1- drastica e forte diminuzione della spesa pubblica con l’abolizione di sovrastrutture burocratiche inutili, con il tetto massimo di 200.000 Euro lordi all’anno di tutti gli stipendi erogati dallo Stato;
2- forte diminuzione del costo del lavoro che sostengono le imprese;
3- massicci investimenti in opere pubbliche;
4- importanti investimenti per promuovere la ricerca nelle Scuole-Università.
ADESSO?
Si legge sempre nella favola: «Noi non possiamo fare niente se non pagare ancora per colpe non nostre.
Anzi no possiamo fare molto: non votare ancora tutti quei PartitiTradizionali che ci hanno portato alla rovina, se mai avessero il coraggio di ripresentarsi alle prossime elezioni!
Non se ne può più con la favola del PaeseDelCavolo, in cui quelli che sbagliano o non fanno niente sono sempre al potere, centrale o locale che sia! Adesso Basta! »
Ed in Casentino?
La favola del PaeseDelCavolo parla anche del Casentino: «Anche qui vi è l’aumento sia delle tasse sia della disoccupazione.
Vi sono 13 piccoli comunelli che devono riuscire a sopravvivere sia a questa globalizzazione che porta via lavoro, sia ai minori trasferimenti dallo Stato.
Vi sono dei “Geni” al potere che non sappiamo dove ci stanno portando».

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