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martedì, 10 Dicembre 2024

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Viaggio all’indietro per la trilogia dell’anello: Lo Hobbit

di Umberto Rossi – Il cinema Italia di Soci festeggia la fine dell’anno e l’inizio del nuovo anno, programmando dal 28 dicembre 2012 al 02 gennaio 2013, il film LO HOBBIT, un film di Peter Jackson, con Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, James Nesbitt, Ken Stott, durata 164 min. – USA, Nuova Zelanda 2012 – Warner Bros Italia
Sessant’anni prima che Frodo desse inizio al suo viaggio verso Gran Burrone e oltre, suo zio Bilbo Baggins si godeva la calma della Contea e l’assenza di avventure ( fastidiose scomode cose che fanno far tardi a cena) fino al giorno in cui Gandalf il Grigio non si presentò alla sua porta e lasciò su di essa un segno. Poco dopo, uno dopo l’altro 12 nani e il loro capo Thorin Scudodiquercia, prendevano possesso della casa dello hobbit Bilbo e della sua dispensa, per arruolarlo e partire con lui alla riconquista del vecchio regno dei nani, Erebor, da troppo tempo nelle grinfie del terribile drago Smaug.
Non sarebbe corretto citare la Trilogia dell’Anello per introdurre l’adattamento del primo libro di narrativa di Tolkien, che la precede di parecchi anni nella realtà e ancora di più nella finzione, se non fosse che è Peter Jackson stesso a farlo, inscenando una breve cornice nella quale Elijah Wood compare come traghettatore e tramite tra le due esperienze cinematografiche. E qui occorre fare una premessa, che contiene un appello. Se nel Signore degli Anelli il materiale per una trilogia c’era tutto – tanto che persino il romanzo era stato diviso in tre volumi prima di riconquistare l’unità voluta dal suo autore – nel caso dello Hobbit non si può dire lo stesso.
Più breve, leggero e non ancora carico di quell’epica e di quello straordinario lavoro sulla lingua e sul mondo che è il fulcro della trilogia del Signore degli Anelli, in Lo Hobbit, c’è tutto quello che il film poteva essere e non è: il duetto tra due grandi attori, un dialogo finalmente brillante, la stretta dell’avventura e dell’ignoto, la necessità narrativa allo stato puro.
Lo Hobbit- un viaggio inaspettato è senza dubbio tra i più attesi film degli ultimi anni, in quanto prequel di una saga che ha cambiato il modo di fare cinema e che si è affermata come migliore saga di tutti i tempi, e che senza dubbio rimarrà nella storia. Questo film è quindi soggetto ad un’ attesa che pochi film hanno generato negli anni, ed è una pellicola che doveva essere al’altezza dei suoi predecessori, e constituire anch’essa un capolavoro. Il risultato complessivo non è soddisfacente: è straordinario! Il film è un vortice incalzante, epico e avvincente di avventura, dramma e fantasia, che fà dimenticare di essere davanti ad uno schermo.Gli attori regalano interpretazioni impeccabili ( Ian McKellen è NATO per interpretare Gandalf, Richard Armitage regala uno dei personaggi più affascinanti degli ultimi tempi, Thorin, e Martin Freeman con il suo stile molto “british” è assolutamente perfetto per il ruolo di Bilbo).Dal punto di vista tecnico, poi, è veramente uno spartiacque su tutti i fronti, gli effetti speciali sono talmente perfetti, spettacolari, incredibili che rasentano l’arte. Il film coniuga dramma, epicità, avventura e risate in un modo perfetto e molto poetico, più volte commovente e toccante. Va assolutamente menzionata la colonna sonora di Howard Shore, toccante come sempre e la canzone originale “Misty Mountains” è semplicemente grandiosa. Jackson torna quindi nella terra di mezzo, e lo fa come meglio non si potrebbe, allargando il suo pubblico, visione adatta anche ai più piccoli con momenti comici ma senza dimenticare dramma ed epicità, regalandoci ancora tutte quelle emozioni che Il Signore Degli Anelli aveva già impresso nel cuore di milioni di spettato

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