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sabato, 20 Aprile 2024

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Chiusura del Centro Vaccinale di Bibbiena Stazione: le doverose precisazioni del Centro Sociale

In relazione all’articolo “Vaccinarsi in Casentino” pubblicato nel numero 338 Gennaio 2022 in Casentino2000 ed alle discordanti affermazioni del sottoscritto (quale Presidente del Centro Sociale Bibbiena Stazione) con quelle del Dr. Evaristo Giglio (quale Direttore della Zona Distretto Aretina-Casentino-Valtiberina per conto dell’AUSL Toscana sud est) in merito alla motivazione della chiusura dell’hub vaccinale in Bibbiena nei locali del Centro Sociale Bibbiena Stazione, reputo necessario fare chiarezza producendo documenti formali, in ossequio ad una antica locuzione latina: “verba volant, scripta manent”.

Il sottoscritto aveva dichiarato che “con PEC del 26/10/2021, avvalendosi della facoltà prevista dall’articolo 5 punto 2 della convenzione, la AUSL ha comunicato il recesso anticipato della convenzione dal 31/10/2021 con la seguente motivazione: cessazione delle attività di vaccinazione da quella data”.

Nel confermare quanto ho già dichiarato, a tale proposito allego:

  • copia dell’articolo 5 della convenzione stipulata tra AUSL (a firma del Dr. Evaristo Giglio) e del Centro Sociale Bibbiena Stazione (a firma del sottoscritto) che al comma 1 stabilisce la durata della convenzione; al comma 2 la facoltà di recesso da parte dell’AUSL ed al comma 3 la facoltà di recesso da parte del Centro Sociale Bibbiena Stazione;
  • copia della PEC del 26/10/2021 della Dr. Antonella Secco, Direttore U.O.C. Patrimonio del Dipartimento Tecnico Azienda USL Toscana sud est (già citata dal sottoscritto);
  • copia di precedente PEC del 14/10/2021 a nome del Dr. Evaristo Giglio (quindi riconducibile sempre all’Azienda USL Toscana sud est) della quale non avevo fatto menzione nell’articolo in questione avendo anche questa come oggetto il recesso della convenzione stipulata a far data però da domenica 7 novembre (“sarà l’ultima data programmata per l’utilizzo di tale sede”) adducendo peraltro diversa motivazione rispetto alla PEC della Dr.ssa Antonella Secco (“per intervenute modifiche organizzative”).

Con la pubblicazione dei sopraddetti atti, reputo di aver prodotto significativi ed inequivocabili elementi formali; resto adesso in attesa di vedere se il Dr. Evaristo Giglio è in grado di fare altrettanto circa la sua affermazione che “Lo spostamento è stato determinato da precise richieste dello stesso Centro che desiderava riavviare le proprie attività sociali”, non esistendo alcun atto formale nel quale il Centro Sociale Bibbiena Stazione comunica all’AUSL la volontà di recedere dalla convenzione stessa e non essendo mai intercorsa alcuna telefonata tra di noi.

Appare poi quantomeno “suggestivo” il proseguo dell’intervista del Dr. Evaristo Giglio, quando afferma che “La direzione ha quindi lavorato da subito per individuare una nuova location per questa fondamentale attività …”, visto che è stata proprio la stessa AUSL, con la suddetta PEC del 26/10/2021, a scrivere che le motivazioni del recesso, anticipato dal 7 novembre al 31 ottobre, sono “per cessazione delle attività di vaccinazione alla data del 31/10/2021”.

Mi pare che sia stata fatta una certa confusione circa i fatti che si sono susseguiti; poca linearità, un groviglio, anzi direi quasi un cespuglio intricato di eventi che si attorcigliano tra di loro lasciandomi davvero senza parole. A questo proposito mi gira in testa una celebre frase del buon Giulio Andreotti, del quale si poteva o meno condividere l’ideologia politica ma al quale, anche il più acerrimo nemico, non poteva non riconoscere la finezza, la sagacia, la scaltrezza nei rapporti con chiunque, che da fervente cattolico diceva che “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.

Voglio terminare (davvero) prendendo spunto da quello che, a dispetto di tutto, sia stato veramente importante per tutti i soci del Centro Sociale Bibbiena Stazione: aver contribuito alla campagna di vaccinazione che ha interessato gran parte della popolazione casentinese (ma non solo) a cui volontariamente e gratuitamente si sono adoperati, a volte anche con grande sacrificio, poiché la nostra associazione ha come fine primario ed unico quello di promuovere la socialità, la solidarietà e la sussidiarietà (aiuto); gli apprezzamenti, i ringraziamenti, le attestazioni di gratitudine che ci sono state fatte per la nostra opera è davvero il solo e unico motivo di orgoglio e di soddisfazione: nel nostro piccolo abbiamo contribuito a realizzare uno dei principi cardini della nostra Costituzione, quello contenuto nell’articolo 32 (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti  …”), lasciando ad altri visibilità o protagonismo.

Il Presidente Centro Sociale Bibbiena Stazione, SILVIO BRUNI

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