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venerdì, 13 Dicembre 2024

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Il Calcit Casentino

di Federica Andretta – Mentre navighiamo sul sito web del Calcit Casentino, scorrendo tra le varie sezioni, troviamo questa bellissima frase di Madre Teresa di Calcutta: «Non è importante quanto doniamo ma quanto amore mettiamo nel dare». Da qui capiamo l’essenza e, forse, anche la “musa” guida che accompagna da sempre il lavoro di quest’Associazione.

Il Calcit Casentino, definito anche Comitato Autonomo Per La Lotta Contro I Tumori Del Casentino, è un’associazione di volontariato, istituita tramite atto notarile e iscritta al Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo Settore (RUNTS). Artusio Bennati, ora Presidente onorario e tra i fondatori del Calcit Casentino, è stato sostituito quest’anno da Giancarlo Matini in qualità di nuovo Presidente del Calcit dal mese di aprile. Lo abbiamo intervistato per conoscere da vicino l’Associazione nel suo percorso sia storico sia attuale.

Matini, parliamo della storia, delle attività e degli obiettivi dell’Associazione… «L’organizzazione nasce nel 1994 per iniziativa di un gruppo di volontari del Casentino per il perseguimento senza scopo di lucro di finalità di rilevanza solidale e di utilità sociale, in particolare nel settore delle malattie oncologiche. Infatti, l’Associazione si pone come obiettivo principale quello della lotta contro i tumori, il tutto grazie all’acquisizione di mezzi finanziari per lo sviluppo della ricerca scientifica e la promozione di mezzi per prevenire e curare questo tipo di malattia in modo sempre più efficace.

Il Calcit assume pertanto un ruolo attivo volto alla tutela della salute pubblica, alla promozione del senso di responsabilità verso il prossimo e allo svolgimento della vita associativa in modo democratico: lo statuto e gli organi dell’Associazione, così come i compiti e i ruoli dei soci e le azioni da intraprendere vengono determinati in modo democratico attraverso votazione e libere elezioni. Nella lotta contro i tumori è importante diffondere la solidarietà per favorire una cittadinanza attiva e consapevole.

Perciò negli anni il Calcit ha cercato di coinvolgere in modo attivo gli alunni degli Istituti Comprensivi del Casentino, con l’appoggio del corpo docente e dei genitori, come dimostra il Mercatino annuale realizzato a turno nei vari Comuni della vallata; fondamentale è stata anche la collaborazione con le altre Associazioni del territorio, come la Misericordia, la Croce Rossa, l’Avis, le Pro Loco, gli Enti locali e non solo! Una sinergia che unita alla raccolta fondi ha reso possibile la realizzazione dell’obiettivo principale del Calcit, quello di munire il Centro oncologico di riferimento dei mezzi necessari per l’assistenza ai pazienti.

Abbiamo, dunque, operato con l’Ospedale di Bibbiena fornendo apparecchiature mediche e materiale di uso diagnostico, quindi in un primo momento strumenti e successivamente in accordo con la ASL (che ne voleva proprio la creazione) abbiamo portato avanti la realizzazione nel 2012 di un centro oncologico presso l’Ospedale di Bibbiena.

Le raccolte fondi compiute negli anni dal Calcit Casentino sono state rivolte a svariati scopi. Abbiamo fatto varie donazioni, alcune da soli, per la realizzazione del centro oncologico, e in parte collaborando con altri Calcit delle vallate di tutta la Provincia di Arezzo grazie alle quali è stato possibile l’acquisto di un mammografo mobile per spostarsi tra i vari paesi del Casentino per la diagnosi precoce del tumore al seno. Parte del ricavato ottenuto negli anni proviene inoltre da donazioni in memoria dei defunti, lasciti testamentari e libere offerte da parte degli imprenditori locali.

Quanto ottenuto è stato poi devoluto anche ad altri istituti pubblici di ricerca e cura individuati di volta in volta come per esempio quest’anno l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze che fornisce assistenza ai piccoli pazienti oncologici. Le donazioni, come prevede il nostro statuto, possono servire anche all’istituzione di borse di studio rivolte a figure professionali del settore oncologico e all’organizzazione di incontri sulla lotta contro il cancro. Abbiamo fatto una donazione per ottenere la presenza della figura dello psicologo per sostenere i pazienti affetti da neoplasia e i loro familiari presso il centro oncologico dell’ospedale.

Andando più indietro nel tempo ricordiamo un primo poliambulatorio oncologico istituito nel 1996. Abbiamo fornito inoltre materiale per la sala operatoria destinato ai pazienti oncologici, per l’ambulatorio oculistico e per l’ambulatorio dermatologico del distretto di Bibbiena con la fornitura di una macchina fotografica a completamento di un dermatoscopio, un microscopio per il laboratorio di analisi dell’Ospedale di Bibbiena, due colonne videolaparoscopiche, una cappa aspirante per la preparazione dei farmaci da somministrare ai pazienti oncologici – pratica che ad oggi viene gestita direttamente dall’oncologia di Arezzo – un colonscopio, due gastroscopi, un ecografo, delle sonde per ecografia più potenti e un ecografo per il pronto soccorso, donazioni per la ginecologia; per quest’anno è programmata la donazione di uno strumento al laboratorio oncologico dell’Ospedale Meyer di Firenze».

Un dovuto riferimento al Mercatino del Calcit Casentino… «Domenica 14 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 19.00 a Strada in Casentino (all’interno del Circolo ricreativo di Piazza Piave) si è tenuto “Il Mercatino dei Ragazzi”. L’evento, organizzato dal Calcit Casentino e dal Comune di Castel San Niccolò, per raccogliere fondi per il CALCIT Casentino ha visto protagonisti i ragazzi degli Istituti Comprensivi del Casentino, da Pratovecchio-Stia, a Poppi, a Soci, a Bibbiena e a Castel Focognano. L’evento oltre ad essere stato un’occasione per trovare il regalo perfetto per la “Festa della Mamma” è stato al contempo un momento di sensibilizzazione della popolazione sul tema della raccolta fondi per la ricerca e la donazione di strumenti necessari alla lotta contro i tumori.

L’evento ha visto una buona partecipazione, nonostante le condizioni atmosferiche avverse, e una soddisfacente riuscita anche economica. Si ringraziano i genitori, le scuole, i Presidenti del Consiglio di Circolo degli Istituti, ciascuno dei quali ha coordinato l’evento e la partecipazione delle classi e dei genitori, i Dirigenti e le Dirigenti scolastiche, il Sindaco di Strada che è stato molto collaborativo e grazie al quale abbiamo ottenuto appunto l’accesso ad un posto coperto per la realizzazione dell’evento. Con l’aiuto dei genitori, i ragazzi hanno messo in vendita prodotti raccolti dalle attività commerciali dei singoli paesi e dalle famiglie, come fiori, piante, libri, giochi e l’oggettistica più varia. È stato presente inoltre il coro della scuola di Rassina che ha fatto sentire la propria voce canora, i ragazzi sono stati molto bravi!».

E il convegno del 29 aprile… «Il 29 aprile scorso presso il Castello dei Conti Guidi di Poppi si è tenuto un evento che ha fatto seguito ad una precedente ricerca svolta anni fa in Casentino per valutare l’incidenza del tumore dello stomaco e cercare di individuare possibili cause che giustificassero la presenza così alta di tumori allo stomaco in Casentino. Questo nuovo convegno intitolato “Il tumore dello stomaco in Casentino e Provincia di Arezzo: storia, nuove terapie e prospettive future in una zona ad elevata incidenza”, presieduto dal Dottor Gianni Mura (primario di chirurgia dell’Ospedale di Bibbiena), è stato patrocinato (oltre che dal Calcit Casentino) dalla Provincia di Arezzo, dalla Conferenza dei Sindaci del Casentino, dal Comune di Poppi, dall’ISPRO (Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica), dal GIRCG (Gruppo Italiano Ricerca Cancro Gastrico) e dal Lions Club Casentino. È stato organizzato per individuare e portare a conoscenza le novità sulla diagnosi precoce del tumore dello stomaco. Un evento rivolto ai medici ma anche a tutti gli altri auditori. Sono giunti medici e professori provenienti da varie parti d’Italia (Siena, Firenze, Forlì, Perugia, Milano, Grossetto, Arezzo e Bibbiena).»

Progetti per il futuro… «Per il futuro vogliamo collaborare con gli altri Calcit e Enti che si rivolgono a questa attività di aiuto e dunque alla prevenzione oncologica. Abbiamo in programma una donazione, come detto in precedenza, al laboratorio del Meyer di Firenze per fornire uno strumento per lo studio delle cellule tumorali. Svolgeremo le solite attività che facevamo prima del Covid, come la “Festa dell’Uva” che non si fa ormai da due anni. Durante il Covid le donazioni non ci erano state richieste. Ci saranno inoltre dei lavori di ristrutturazione nell’ala vecchia dell’Ospedale di Bibbiena grazie al PNRR ma non sappiamo se il centro oncologico sarà interessato».

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