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sabato, 27 Luglio 2024

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Nuova vita per gli spazi storici nel centro storico di Poppi

di Francesca Corsetti – Un nuovo e ambizioso progetto ha cominciato a prendere forma nel cuore del centro storico di Poppi. Dopo aver ottenuto il sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, il Comune di Poppi apre le porte a un’iniziativa che promette di trasformare gli spazi dell’ex ospedale di Santa Maria della Misericordia in luoghi di attività sociali, educative e culturali, gestiti dall’Unione dei Comuni del Casentino attraverso l’Ecomuseo e la Mediateca.

L’obiettivo di questo progetto, dal nome “CU.RA” (“CUriamo la cultuRA”), capofilato dal Comune di Poppi e promosso in collaborazione con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, la Rete d’Imprese d’Appennino, l’Associazione Casentino Musica, l’Associazione Hymmo Art Lab e la Pro Loco di Poppi, va ben oltre la semplice ristrutturazione degli spazi. Si tratta di una sfida che mira a offrire alla comunità un luogo di incontro e creatività, rafforzando allo stesso tempo l’identità culturale del posto.

Il progetto è stato presentato ufficialmente il 17 giugno scorso presso l’ex Ospedale di Poppi, un luogo intriso di storia e carico di potenziale. L’evento di presentazione ha coinvolto ben oltre 40 partecipanti, tra abitanti locali e referenti di associazioni, che hanno dato il via a un dibattito coinvolgente e stimolante su come strutturare e organizzare le prossime fasi e attività. Gli interventi iniziali da parte delle figure chiave coinvolte hanno gettato le basi per la comprensione dell’iniziativa.

Il Sindaco del Comune di Poppi, Carlo Toni, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere il maggior numero possibile di persone nel processo decisionale e creativo. «L’obiettivo è di rivitalizzare e valorizzare questo luogo in disuso creando occasioni di aggregazione, di socialità, divertimento e cultura, per i giovani e non solo, dando spazio a tutto ciò che può servire per creare una comunità e mantenersi tale», ha affermato il Sindaco.

L’Assessora Carla Tizzi ha ribadito l’importanza di creare una comunità intergenerazionale: «una parola chiave perché racchiude i tanti soggetti che vogliamo coinvolgere, dai giovani, ai residenti, alle famiglie, ai cittadini temporanei che popolano il Casentino in alcuni periodi dell’anno. Questi spazi saranno di tutti e vogliamo pensare insieme quali azioni mettere in campo per rinvigorire quel senso di comunità che ci appartiene».

I partner coinvolti nel progetto rappresentano una varietà di competenze e prospettive, ciascuno con l’obiettivo di contribuire al successo del recupero dell’ex Ospedale. Andrea Rossi dell’Unione dei Comuni del Casentino ha evidenziato la volontà di creare una molteplicità di spazi liberi e accessibili per la comunità, mettendo in risalto l’importanza dell’aggregazione e delle giovani generazioni. Patrizia Rosai della Rete d’Impresa d’Appennino ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i cittadini temporanei, visto che la rete intercetta flussi di turisti che possono arricchire il territorio con le loro esperienze e suggerimenti. Al contempo Lucia Bartolozzi, di Casentino Musica, ha espresso il punto di vista dell’associazione, formata principalmente da giovani che mirano ad arricchire il territorio in ambito culturale e che vorrebbero ampliare la partecipazione e diversificare le attività offerte.

Paolo Fabiani di Hymmo Art Lab ha condiviso l’entusiasmo per la creazione di arte contemporanea coinvolgendo i cittadini attraverso laboratori e attività artistiche, mentre Patrizia Cardini, della Pro Loco di Poppi, ha evidenziato l’importanza di valorizzare non solo il castello, ma di promuovere anche gli altri tesori nascosti del centro storico. Durante l’evento di presentazione è stato adottato un approccio inclusivo, dove i partecipanti hanno avuto l’opportunità di condividere le proprie idee e riflessioni in una sessione di lavoro basata sulla metodologia del World Café, cioè di discussione creativa. Questo metodo ha consentito di affrontare domande importanti in un ambiente informale e interattivo, facilitando lo scambio di idee tra i presenti. L’iniziativa è stata guidata dalla cooperativa Sociolab e ha posto al centro del dibattito tre domande chiave: come utilizzare questa opportunità per rilanciare la socialità nel centro storico? Come attivare la comunità intorno ai nuovi spazi? Come comunicare le prossime iniziative affinché tutti si sentano coinvolti?

Con riferimento a questi quesiti, uno degli obiettivi primari è coinvolgere i giovani nella gestione degli spazi, offrendo loro l’opportunità di esplorare attività di loro interesse. C’è anche l’idea di dare spazio alle associazioni locali, cercando di coinvolgere varie realtà presenti sul territorio in modalità creative e diverse, come ad esempio attraverso la realizzazione di rievocazioni e manifestazioni. La promozione dell’intergenerazionalità è un altro concetto centrale del progetto, al fine di creare una comunità attiva. Si propone, infatti, di sviluppare attività formative che favoriscano l’incontro e lo scambio di conoscenze e abilità tra giovani e anziani, affinché diverse generazioni possano collaborare e crescere insieme.

Per rendere l’ex Ospedale un polo attrattivo per nuove energie, si pensa a diverse iniziative. Una di queste è la creazione del Centro musicale SI.FA, concepito come un luogo dedicato alla musica, alla ricerca, così come agli scambi nazionali e internazionali. Si è anche pensato di creare uno spazio di accoglienza per i viaggiatori, tra cui i pellegrini che seguono i cammini storici come quelli di Dante e San Francesco, oltre ai nomadi informatici.

L’idea è sostanzialmente quella di creare un luogo di aggregazione multidimensionale, che ospiti associazioni, conferenze e attività ricreative diverse e aperte a tutti. A questo scopo, la continuità delle iniziative lungo l’anno è fondamentale, ma da uno degli interventi è nata anche la proposta della tessera del cittadino attivo: «mi sono ricordata come anni fa frequentavo una gelateria che per ogni cono che acquistavo faceva un timbro sulla mia tessera del negozio», insomma una carta con un obiettivo di presenze da raggiungere e una ricompensa finale, per gratificare la partecipazione di ognuno, ma anche per incentivarla.

Infine, la comunicazione gioca naturalmente un ruolo fondamentale. Per diffondere le prossime iniziative e coinvolgere il più ampio pubblico possibile, oltre ai canali classici come social media, ma anche volantinaggio e newsletter, la collaborazione con le scuole è vista come un canale privilegiato per raggiungere la cittadinanza. Coinvolgere esperti di comunicazione e rimanere aggiornati sulle nuove tecnologie è altrettanto essenziale.

In sintesi, il progetto CU.RA sta plasmando un futuro più luminoso per il centro storico di Poppi, con un’attenzione mirata alla socialità e alla condivisione, e la comunità di Poppi sta dimostrando grande determinazione nel dare nuova vita a questo luogo. L’iniziativa non solo trasforma i locali fisici dell’ex Ospedale, ma intreccia storie, generazioni e visioni.

E proprio per questo è già stata avviata la prima iniziativa di raccolta di ricordi, aneddoti e materiali vari che verranno utilizzati come base per una prima mostra in occasione dell’apertura in autunno.

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