Abbiamo appreso con piacere, dai comunicati dell’assessore Lorenzoni, che prossimamente vedremo la conclusione di numerose opere pubbliche che riguardano il Centro Storico di Bibbiena ed i suoi accessi. Attendiamo con trepidazione. In particolare aspettiamo la restituzione alla pubblica fruizione dei giardini pubblici del Piazzale della Resistenza (rimane tutto il nostro scetticismo e le nostre perplessità sull’operazione “scale mobili”. Ai posteri l’ardua sentenza…)
La riorganizzazione dei giardini del piazzale è stata una scelta opportuna. Sono un luogo importante per i bibbienesi, una terrazza sul basso Casentino, un possibile luogo di incontro, anche grazie alla presenza della attiva bocciofila.
Caso mai ci chiediamo i motivi dei forti ritardi nella loro riapertura. I lavori sono stati consegnati alla ditta nell’ottobre scorso e la loro esecuzione era prevista in sessanta giorni (così recita il cartello di cantiere). Ormai sono passati otto mesi!
In questi giorni, anche su sollecitazione di alcuni cittadini, abbiamo voluto dare uno sguardo alla nuova organizzazione ed allo stato dei lavori. Nel mentre stavamo guardando, un cittadino ci ha fermati e ci ha chiesto: ma i vecchi lampioni?
Già!. E’ stata installata la nuova illuminazione, con dei nuovissimi lampioni, grosso mosso in stile antico. Tanto è vero che, lì per lì, pensavamo che fossero stati riutilizzati, anche quelli esistenti da molti anni. Ma aveva ragione il cittadino. Sono tutti nuovi.
La domanda allora è lecita. I “vecchi” lampioni in ghisa hanno un loro valore storico. Vanno ormai considerati come un bene culturale, un esempio di archeologia industriale. Non spetta a noi discutere se era bene riutilizzarli o no. Ma certo come cittadini vorremmo sapere: dove sono finiti? Sono stati demoliti? (ci auguriamo di no). Sono stati depositati nei magazzini comunali, in attesa d qualche riuso? Ce lo auguriamo.
Onde evitare anche il diffondersi di strane voci, e per la trasparenza che deve caratterizzare una pubblica amministrazione, ed a tutela del buon nome della stessa amministrazione (cui noi teniamo, indipendentemente da chi amministra), ripetiamo la domanda al Sindaco ed agli assessori competenti, anche per conto del cittadino che ci ha posto il problema: dove sono i vecchi lampioni in ghisa del piazzale della Resistenza?
Infine, da inguaribili sognatori della sostenibilità ambientale, un’altra considerazione: parliamo tanto di contenimento energetico, di inquinamento ambientale, e tra questo anche di inquinamento luminoso. Allora domandiamo: è proprio indispensabile una illuminazione a giorno di quello spazio, come fosse un luna park? Una soluzione più “sobria” (come si direbbe oggi), più economica nella realizzazione e soprattutto nella gestione, non era proprio pensabile!?
Sinistra Ecologia Libertà Casentino