di Francesco Martini – Su “La Nazione” di sabato 24 ultimo scorso ho trovato una notizia che ha dell’incredibile: un vecchio bibbienese di 77 anni che vive in una casa da 36 anni, diventa oggetto di azione giudiziaria di sfratto da parte dei monaci Camaldolesi. Fino da quando ero giovane ed andavo in escursione a Camaldoli ed all’Eremo mi sono fatto la convinzione di una certa santità dei monaci: uomini pii che si dedicano esclusivamente alla contemplazione ed alla preghiera. San Romualdo, la regola di San Benedetto e così via; una stima piuttosto radicata ed una ammirazione particolarmente insolita in un laico come me: addirittura, ormai molti anni fa, io e mia moglie decidemmo di sposarci in Chiesa e scegliemmo proprio la Chiesa di Camaldoli. Pertanto la notizia riportata dal giornale mi ha trovato piuttosto scettico ed ho voluto approfondire la cosa. Nell’articolo ho letto che il vecchio sfrattato è patrocinato dall’Avv. Santini del Foro di Arezzo, subbianese come me, così l’ho contattato per chiedere alcune spiegazioni. È stata dura perché gli avvocati oppongono sempre la riservatezza professionale; ma tra le notizie che mi ha dato lui, ciò che ho letto sul giornale e ciò che ho potuto conoscere dal patrono dei monaci camaldolesi ho potuto ricostruire quanto segue:
un signore nel 1976 stipula un contratto di affitto di alcuni piccoli terreni agricoli di proprietà dei monaci; coltiva per tutti questi anni i terreni e paga il regolare canone di affitto. Non si tratta di un grosso guadagno, anzi non c’è nessun guadagno perché, come si sa, la terra non è stata così generosa. L’anziano, che allora non era anziano, in contemporanea alla presa in carico del terreno si introduce in una vecchia casa colonica che forse i monaci di allora ritenevano che fosse di loro proprietà, nel tempo la risistema, ci va a vivere e ancora ci abita. Oggi ha 77 anni, è invalido e vive di una modesta pensione.
La casa non risulta accatastata ed i monaci non sembra che posseggano un titolo di proprietà. Ma 35 anni di pacifico ed incontrastato possesso di un bene immobile fanno opinare che il proprietario della casa sia proprio il vecchio pensionato.
Ora io non posso, né ho le capacità, anticipare ciò che deciderà il giudice; ma credo che, sic stantibus rebus e sarà doveroso ascoltare eventuali diverse notizie da parte dei monaci e del loro patrono legale ai quali mettiamo a disposizione il nostro spazio.
In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito internet www.casentino2000.it in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.
Si tratta di un’informativa per il trattamento dei dati personali che è resa anche ai sensi dell’art. 13 Decreto legislativo 196/03 (di seguito Codice privacy) ed in ottemperanza con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation).
L’informativa non è valida per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i nostri links, di cui Fruska s.r.l. non è in alcun modo responsabile.
Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è
Fruska s.r.l.
nella persona di Roberto Frulloni
presso la sede legale di via Rignano 11,
Bibbiena, 52011 (Arezzo).
P.IVA 02020850513
Indirizzo email: fruska@fruska.it
Luogo e finalità di trattamento dei dati
I trattamenti connessi ai servizi del Sito Web sito hanno luogo presso la predetta sede della società Fruska s.r.l. e sono curati solo da personale incaricato del trattamento, oppure da eventuali incaricati di occasionali operazioni di manutenzione.
Nessun dato derivante dal servizio web viene comunicato o diffuso a terzi.
I dati personali forniti dagli utenti visitatori che inoltrano richieste di invio di materiale informativo (richieste di informazioni, risposte a quesiti, ecc.) o altre comunicazioni (ordini) sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.
Tipi di dati trattati
Dati di navigazione
I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento del Sito Web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet.
Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare i computer che si connettono al sito.
In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al Sito Web, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente.
Questi dati potrebbero essere utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del Sito Web e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.
Dati forniti volontariamente dagli utenti visitatori
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati personali per accedere a determinati servizi, ovvero per effettuare richieste di informazioni agli indirizzi indicati sul Sito Web comporta la successiva acquisizione dei dati personali inseriti nella richiesta del mittente, necessari per rispondere alle stesse.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.