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venerdì, 19 Aprile 2024

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Per la Festa della Toscana, il Casentino è in viaggio

Il 29 e il 30 Novembre, in occasione della Festa della Toscana, il Comune di Pratovecchio in collaborazione della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo, ha inteso offrire due recital, a cura di Paolo Bussagli e di Carolina Gentili, uno intitolato “Le domestiche del Casentino” e l’altro intitolato “Carbonai al lavoro”. Il primo recital sarà presentato il 29 novembre, sul Treno del Casentino, nella tratta ferroviaria Arezzo – Stia dalle ore 13.13 alle ore 14.10; il secondo sarà invece presentato alle il 30 novembre alle ore 9.15 presso il Teatro degli Antei.
Il tema del viaggio sarà il filo conduttore dei due recital che intendono richiamare alla memoria degli spettatori alcune delle storie dei nostri nonni e nonne i quali, per assicurare alla famiglia aiuto e sostentamento, abbandonavano le loro case e affrontavano quelli che allora erano lunghi viaggi verso pianure sconosciute e città in cui lesistenza era lontanissima dalla piccola vita comunitaria della valle.
Queste storie ci parlano di un Casentino che, a dispetto del significato del suo nome – Casentino deriverebbe infatti dalla forma latina Clusentinum, e significherebbe perciò valle chiusa ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella storia, anche economica, della Toscana e che ha sempre visto nel viaggio e nel movimento il modo principale per sostentarsi e procurarsi di
che vivere.
Un excursus sugli antichi mestieri e sulle loro tecniche, accompagnato da unaffascinante digressione sulle gioie e i dolori che hanno accompagnato gli uomini del nostro ieri. In passato l’economia del Casentino si fondava sull’allevamento ovino e su una agricoltura di sussistenza che di rado riusciva a soddisfare tutte le esigenze economiche. Così, se da un lato nel Casentino si è presentato il fenomeno della transumanza – che portava le greggi casentinesi a pascolare d’inverno nelle pianure maremmane (attività che avevano un serio riflesso economico nella Toscana tutta, basti pensare al “Monte dei Paschi di Siena” il cui nome illustra perfettamente la sua origine)- dall’altro le attività agricole venivano integrate con attività come quelle dei “carbonai” che d’inverno seguivano le vie della transumanza e si spostavano in Maremma o addirittura nel Lazio del Nord.
In tempi più recenti -prima metà del secolo scorso- c’è stata poi l’attività delle donne casentinesi che, giovanissime, svolgevano il ruolo di “balie” e di “domestiche” presso le più ricche famiglie fiorentine contribuendo così in modo fondamentale al sostentamento delle famiglie di origine. Fino ad arrivare ai nostri anni in cui il Casentino si presenta come una realtà territoriale estesa e tuttavia profondamente interconnessa sul piano economico, con flussi di pendolarismo interno che fanno del Casentino stesso una realtà integrata, una sorta di “città diffusa” sull’intero territorio della valle.
Pratovecchio, dunque, festeggerà la Toscana ricordando i carbonai e le donne di servizio che hanno tanto contribuito a costruire il casentino. Ingresso gratuito. Per maggiori info si veda il sito del Teatro degli Antei http://www.teatrocasentino.it

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