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domenica, 10 Novembre 2024

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Abbattere il muro di omertà

di Mauro Meschini – Un articolo pubblicato sul sito de’ La Nazione di Firenze il 27 maggio riporta alcune dichiarazioni di un delegato della RSU di Publiacqua sul crollo avvenuto in Lungarno Torregiani. Il delegato afferma che alcuni lavoratori avrebbero raccontato proprio ai rappresentanti della RSU alcuni importanti particolari su quanto avvenuto e che presto sarà tutto portato a conoscenza della magistratura. Ma oltre a questo il delegato ricorda anche il clima di paura e i timori che i lavoratori hanno per aver scelto di parlare a causa del clima di terrore instaurato nell’azienda.

Queste affermazioni, al di là del merito della vicenda che potrebbe vedere confermata l’ipotesi che ci siano pesanti responsabilità nella pessima gestione “privata” dell’acqua a Firenze, ci ha portato a pensare a come adesso spesso si è costretti a vivere nei luoghi di lavoro o, semplicemente, in un certo contesto sociale.

Così ci è venuto in mente il Casentino, con i troppi misteri mai venuti alla luce, con le tante mancate assunzioni di responsabilità su fatti gravi, con il silenzio che troppo spesso copre la verità. Immaginate se anche qui da noi trovassimo la forza di parlare, di denunciare, di dire quello che è stato fatto e viene fatto a spese della collettività.

Potremmo finalmente sapere come è stato possibile che per sette mesi l’Unione dei Comuni sia stata in mano ad un Presidente illegittimamente eletto; potremmo finalmente sapere se è stato attuato un vero e proprio piano per delegittimare il ruolo fondamentale il Punto Nascita, ridurre il numero dei parti e avere così i motivi per portarlo alla chiusura; potremmo finalmente sapere cosa succede a Santa Mama e di chi è la responsabilità di un progetto che è annegato nelle piscine straboccanti di acqua che si sono create all’interno del cantiere, mentre già si parla di buttare altri 5 milioni di Euro in ulteriori interventi; potremmo finalmente sapere come è stato possibile portare alla chiusura un’azienda come la MABO senza un minimo di mobilitazione sindacale e sociale; potremmo finalmente sapere cosa realmente viene deciso, e da chi, nelle singole amministrazioni e nelle segrete stanze dell’Unione dei Comuni. Potremmo finalmente sapere questo… e molto altro.

Pensate quanto potrebbe cambiare questo territorio se tutto questo accadesse… se finalmente tutti decidessimo di abbattere il muro di omertà che ci circonda!…

Pensate sia possibile o è solo un sogno di fine maggio?

 

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