23.7 C
Casentino
lunedì, 23 Giugno 2025

I più letti

Il sogno di Tullio continua

di Francesca Corsetti – Tullio Ceccherini, architetto casentinese con una lunga esperienza negli enti pubblici, sia presso il Comune di Bibbiena che in Regione Toscana, aveva avviato il progetto di costruzione di una scuola a Befotaka, nel Madagascar sud-orientale, dopo aver creato nel tempo un forte legame con quel territorio. I suoi viaggi, iniziati oltre dieci anni fa, lo avevano portato a conoscere da vicino le difficoltà quotidiane delle comunità locali e ad ascoltare, con attenzione e rispetto, i bisogni concreti di chi vive in condizioni precarie.

L’idea di contribuire in modo diretto, mettendo a disposizione le proprie competenze professionali, era nata quasi naturalmente. Con il supporto di due parroci malgasci in Casentino, don Bruno a Stia e don Bartolomeo a Borgo alla Collina, e con l’appoggio di alcuni amici italiani, Tullio aveva dato forma a un progetto semplice ma ambizioso: realizzare una scuola con tre aule, servizi igienici adeguati e, in prospettiva, una mensa per garantire un pasto quotidiano agli studenti. I lavori erano già in corso e avevano superato le prime difficoltà logistiche, grazie anche alla capacità di adattamento e alla manualità che Tullio aveva maturato fin da giovane, lavorando come muratore accanto al padre.

La scomparsa improvvisa di Tullio Ceccherini, avvenuta lo scorso ottobre proprio durante il suo ultimo viaggio in Madagascar, ha sconvolto una comunità. Si trovava a Befotaka per seguire, come di consueto, i lavori della scuola che stava contribuendo a costruire per i bambini del villaggio. Aveva appena verificato la realizzazione dei bagni e dei pozzi, ordinato i mattoni per le nuove aule e, il giorno prima della tragedia, aveva partecipato a un piccolo momento di festa con la comunità. Poche ore dopo, il progetto rimaneva senza la sua guida, ma non senza continuità.

È proprio da questo vuoto che è nata MadagasCARE ODV, l’associazione fondata da sua moglie Jolanta e dagli amici storici, con l’obiettivo di portare a termine ciò che Tullio aveva iniziato. «Tullio sapeva fare tutto: disegnava i progetti, organizzava i materiali, insegnava come costruirli anche solo con quello che c’era, – racconta Jolanta. – Noi, finora, abbiamo fatto tutto come dono, con il cuore. Ma adesso, per andare avanti, serviva un soggetto più solido».

Ma cerchiamo di capire meglio questa realtà. Il contesto in cui la neonata MadagasCARE opera è tra i più fragili del pianeta. Il Madagascar è uno dei Paesi più poveri al mondo: oltre la metà della popolazione vive in condizioni di povertà estrema. Il territorio stesso è segnato da profonde disuguaglianze ambientali: al sud si alternano lunghi periodi di siccità, mentre il nord è spesso colpito da violenti cicloni tropicali che compromettono infrastrutture, coltivazioni e abitazioni. La zona stessa di Befotaka è difficile da raggiungere: è un piccolo paese e comune dell’entroterra situato vicino al Parco Nazionale Midongy du Sud. Ci si arriva dalla costa attraverso oltre 90 chilometri di strada sterrata, spesso interrotta, e il viaggio può durare anche quattro o cinque giorni.

In questo contesto difficile, l’associazione vuole portare avanti un’azione concreta, strutturata ma allo stesso tempo fondata su valori umani. Il nome MadagasCARE richiama non solo il paese a cui è dedicato il progetto, ma anche l’etica dell’impegno civile espressa da Don Milani nella celebre frase “I care” (“mi sta a cuore”, n.d.r.), che sintetizza un modo attivo e responsabile di guardare al mondo. MadagasCARE è un’associazione apolitica e aperta a chiunque desideri contribuire a questo progetto di solidarietà, che vorrebbe estendersi a un’assistenza permanente alla scolarizzazione dei bambini residenti in zone rurali e prive di qualunque servizio. Costituire l’associazione è stata una naturale conseguenza, necessaria per portare avanti un progetto che, senza una struttura formale, non avrebbe potuto proseguire.

«Avere un’associazione riconosciuta, – spiega Jolanta, – significa poter raccogliere fondi in modo tracciabile, poter accedere al 5×1000 e collaborare con altre realtà. È anche un modo per dare continuità a ciò che mio marito e i suoi amici hanno costruito finora in maniera del tutto spontanea. La scuola che adesso esiste è praticamente inutilizzabile, ma non si tratta solo di costruire muri. Vogliamo offrire ai bambini un luogo dignitoso per studiare, mangiare, stare insieme».

Anche sul fronte italiano, la rete dell’associazione si sta allargando: nuove persone hanno aderito con entusiasmo e si stanno preparando per avviare attività di raccolta fondi. Nei prossimi mesi si prevedono cene sociali, eventi pubblici con la vendita di prodotti artigianali del Madagascar, incontri nelle scuole e conferenze dedicate alla conoscenza del Paese e alla promozione della cultura della solidarietà.

Fin dalla sua costituzione, i volontari si sono attivati per ricostruire il legame con i referenti malgasci con cui in passato erano già stati realizzati i pozzi, il sistema di potabilizzazione e un edificio di bagni pubblici. A maggio, due membri dell’associazione, Nazareno Del Buffa e Francesco Saladino, già impegnati in passato nei lavori, si sono recati nuovamente a Befotaka con due obiettivi principali: firmare un accordo con il Comune per affidargli formalmente la gestione dell’opera nel rispetto dei principi di trasparenza e legalità, e riprendere i lavori nella scuola, in modo da non perdere i contatti con imprese e fornitori locali con cui avevano già stipulato accordi. Da una sorta di diario di bordo che ho ricevuto in quei giorni, si può recuperare un frammento di esperienza “sul campo” al loro arrivo: un racconto che assume da subito toni simbolici. L’ingresso nel villaggio più popolato della zona è segnato da un’atmosfera festosa, con molte persone sedute in fila con un piatto davanti. «Per un attimo abbiamo pensato fosse una festa in nostro onore – scrivono i due volontari – poi abbiamo capito che era invece per un funerale di un abitante del villaggio, secondo l’uso del posto».

Superando il villaggio, raggiungono il cantiere, accanto al grande campo di calcio, un semplice campo, lo si riconosce solo dalla presenza delle porte. Ad aspettarli c’è la Sindaca del Comune, da sola, davanti a quello che resta: erba alta, mattoni sparsi, fondazioni ferme da mesi. «C’è da constatare una cruda verità, – scrivono, – servono altri fondi, altrimenti il sogno si ferma. Ma quel giorno, il cielo ci ha voluto inviare un duplice segnale. Insieme al dolore del funerale e al ricordo di Tullio, ne è arrivato anche un altro: che dal dolore, con la buona volontà, può rinascere la speranza».

Il messaggio da Befotaka è chiaro: la memoria di Tullio è viva, e si traduce in azione concreta. Le persone ci sono, la volontà anche. Servono risorse e sostegno, ma la strada è tracciata. La scuola, simbolo di un impegno condiviso tra Italia e Madagascar, può e deve diventare realtà. Il codice fiscale di MadagasCARE ODV è: 92102220511.

Ultimi articoli

Panoramica privacy

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito internet www.casentino2000.it in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Si tratta di un’informativa per il trattamento dei dati personali che è resa anche ai sensi dell’art. 13 Decreto legislativo 196/03 (di seguito Codice privacy) ed in ottemperanza con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation).

L’informativa non è valida per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i nostri links, di cui Fruska s.r.l. non è in alcun modo responsabile.

Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è

Fruska s.r.l.

nella persona di Roberto Frulloni
presso la sede legale di via Rignano 11,
Bibbiena, 52011 (Arezzo).
P.IVA 02020850513
Indirizzo email: fruska@fruska.it

Luogo e finalità di trattamento dei dati

I trattamenti connessi ai servizi del Sito Web sito hanno luogo presso la predetta sede della società Fruska s.r.l. e sono curati solo da personale incaricato del trattamento, oppure da eventuali incaricati di occasionali operazioni di manutenzione.
Nessun dato derivante dal servizio web viene comunicato o diffuso a terzi.
I dati personali forniti dagli utenti visitatori che inoltrano richieste di invio di materiale informativo (richieste di informazioni, risposte a quesiti, ecc.) o altre comunicazioni (ordini) sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.

Tipi di dati trattati

Dati di navigazione
I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento del Sito Web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet.
Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare i computer che si connettono al sito.
In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al Sito Web, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente.
Questi dati potrebbero essere utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del Sito Web e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.

Dati forniti volontariamente dagli utenti visitatori
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati personali per accedere a determinati servizi, ovvero per effettuare richieste di informazioni agli indirizzi indicati sul Sito Web comporta la successiva acquisizione dei dati personali inseriti nella richiesta del mittente, necessari per rispondere alle stesse.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.