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sabato, 17 Maggio 2025
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Marciapiedi a Soci: sicurezza stradale a misura di bambino

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E’ stato concluso in questi giorni l’ultimo stralcio dei lavori ai marciapiedi di Soci con il quale si è creato un circuito pedonale in sicurezza, unito da passaggi con segnaletica stradale, che collega tutte le parti del centro di Soci, dalla piazza principale fino alla cittadella scolastica.
Il progetto – di circa 120 mila euro per complessivi 670 metri lineari– comprende in particolare via Bocci (la strada che porta all’asilo) e via Case Operaie ( la via della Chiesa) con un lavoro complementare che ha riguardato anche un tratto di via Case Operaie. Sono stati completamente rifatti i marciapiedi che, in molti punti, erano inesistenti e in altri ridotti in condizioni inadeguate per la sicurezza dei pedoni. In via Case Operaie sono stati rifatti come quelli della via principale, ossia in pietra serena. Nello stesso tempo è stato rinnovato l’asfalto su tutto il tratto di case Operaie, sia come sottofondo che appunto come asfalto vero e proprio. Parimenti sono state ricostruite le caditoie stradali per la raccolta delle acque.
Il circuito fatto con questo lavoro, rappresenta un vero e proprio intervento di messa in sicurezza del centro di Soci a favore dei cittadini e in particolare di quelli più piccoli. Nel paese del Pedibus, un bimbo dalla piazza del paese può raggiungere senza pericolo la propria scuola di destinazione.
L’Assessore ai lavori pubblici Matteo Caporali commenta: “Un intervento molto significativo, oltre che importante; Soci aveva bisogno di una messa in sicurezza generale per i pedoni che si muovono ogni giorno per il centro, tanto che in alcune vie i marciapiedi mancavano completamente. In più questo lavoro rappresenta un intervento corposo fatto a favore dei più piccoli che, a Soci, sono abituati a muoversi a piedi anche grazie al progetto di educazione motoria del Pedibus. In questo modo si è creato un circuito virtuoso e sicuro che dal centro conduce direttamente alla cittadella scolastica la quale, presto, si arricchirà della scuola media”.

Proposta shock: visite ed esami in notturna e nei festivi per tagliare le attese in sanità!

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Lunedì in Commissione IV la proposta di legge di Mugnai (FI); «E le risorse si trovino tagliando la spesa improduttiva anziché i servizi». Il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale; «Tra annunci e delibere-civetta la situazione in Toscana è divenuta esplosiva». Visite ed esami anche in notturna e nei festivi per tagliare le liste d’attesa in sanità: questo è ciò che, sulla scorta di quanto già avviene con successo in altre regioni quali Veneto e Lombardia, si propone la proposta di legge elaborata dal Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (FI) la quale lunedì prossimo, nella prima seduta dopo la pausa estiva, approda al vaglio della medesima Commissione IV.
«Ampliare l’orario di erogazione di certe prestazioni come alcune visite specialistiche e la diagnostica per immagini – spiega Mugnai – è un gesto di buon senso che, oltretutto, ottimizza l’impiego dei grandi macchinari. Le Regioni che hanno voluto affrontare e contrastare sul serio il problema delle liste d’attesa in sanità – prosegue – hanno attuato con successo questa misura. Noi sfidiamo la Toscana, che finora ha percorso la via degli annunci e delle delibere-civetta, a fare la stessa cosa attivando per il momento una sperimentazione eventualmente prorogabile. Inoltre, dinanzi a un sistema che taglia servizi e preserva apparati e poltrone, noi chiediamo che le risorse necessarie a prolungare gli orari di erogazione dei servizi dal taglio della spesa sanitaria improduttiva».
Soprattutto per alcune specialità, la situazione delle liste d’attesa in Toscana è ormai esplosiva: «I cittadini sono di fatto sospinti verso la libera professione – osserva il Vicepresidente della Commissione sanità – dove pagando riescono a ottenere in tempi congrui lo stesso servizio con lo stesso medico. E’ un’ingiustizia che, per le Aziende sanitarie coi bilanci costantemente sul filo del rasoio, si rivela però remunerativa. Facile immaginare che ci sia poca voglia di intervenire con serietà per ridar fiato alle agende e garantire assistenza e cura ai toscani in stato di bisogno».
Per di più, come specifica l’esponente di Fi nel testo della sua proposta di legge: «Negli ultimi due anni quasi tutte le aziende sanitarie hanno proceduto alla cessazione dei contratti con gli istituti privati convenzionati» e «tali azioni di contenimento della spesa hanno prodotto un allungamento delle liste d’attesa che grava sul cittadino e contraddice il principio di prevenzione e del diritto alla cura con equità ed accessibilità».
E’ dinanzi a questo scenario che Mugnai punta a prevedere «un ampliamento delle attività dei servizi ambulatoriali e radiologici presenti negli ospedali, nelle case della salute e negli altri distretti aziendali nei giorni feriali dalle 20 alle 24, prefestivi e festivi».

Rifiuti: i Sindaci del Casentino chiedono un anno di proroga, di mantenere lo stesso servizio con gli stessi costi e di rideterminare la gestione

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La posizione dei Comuni del Casentino è chiara in merito a quanto proposto da Ato Rifiuti Toscana Sud. I Comuni chiedono con fermezza il rinvio di almeno un anno per la definizione del piano di riorganizzazione proposto, tenuto conto che lo stesso non garantisce in alcun modo il raggiungimento degli obiettivi regionali di riciclo. Anzi vi è la convinzione che un ulteriore aumento della TARI provochi gravi effetti negativi.
Inoltre i Sindaci chiedono un incontro per giovedì 11 settembre alle ore 11 per l’analisi delle rilevanti osservazioni sui corrispettivi e sull’organizzazione. Sembra chiaro che la ratio della normativa di settore, di unificare il servizio per diminuire le tariffe, operando un’economia di scala non sia stata rispettata. Infatti stiamo parlando di un servizio pubblico, interamente pagato con le tariffe dalle imprese e dai cittadini mediante tributo (TARI). Dalla proposta di corrispettivo provvisorio 2014 e dalla sua composizione, per primo avanzata all’assemblea dell’ATO in data 19/12/2013 e 30/01/2014, emergeva con evidenza che SEI Toscana scarl facesse soltanto da stazione appaltante, violando lo spirito della legge e del bando di gara.
A fronte dello svolgimento di un servizio già nemmeno inclusivo di quanto fino ad oggi veniva offerto dalle varie forme cooperative comunali, vengono proposti aumenti notevoli, insostenibili, risulta infatti che i servizi aggiuntivi ed investimenti sono tutti a carico degli enti locali proponenti.
Difficile comprendere dove operi un principio solidaristico, alla base della costituzione del consorzio obbligatorio, nell’attribuzione delle indennità di disagio ambientale, nell’addebito di maggiori costi per i servizi di trasferimento e trasporto, nell’addebito tra i corrispettivi di gestione impianto della messa in sicurezza idraulica di strade locali (ben 6 milioni di euro per la viabilità inerente l’ampliamento della discarica di Podere Rota, soltanto perché prescritta nell’AIA della Provincia di Arezzo), nella presa d’atto che i corrispettivi pro capite variano notevolmente all’interno dei comuni della stessa provincia.

Non possono essere più reperiti i corrispettivi richiesti nei bilanci comunali, tanto meno posti a carico dei cittadini: la tenuta sociale e l’ordine pubblico sono già seriamente minati dalla continue manovre finanziarie statali e dalla grave crisi economica.
Il principio di garantire gli stessi servizi almeno agli stessi costi deve essere rispettato. Ma non solo: gli oneri per il raggiungimento degli obiettivi comunitari sul recupero devono essere sostenuti dal legislatore stesso. Infatti gli obiettivi regionali di RD non sono oggi economicamente sostenibili. Ancor meno con gli impianti sovradimensionati ed esterni dal perimetro di gara.
Pertanto, in conclusione, devono essere affrontati e risolti preventivamente o contestualmente al piano di riorganizzazione i seguenti nodi: i rischi verso terzi gestori impianti e di mancata riscossione del tributo; i benefici derivanti dalla riduzione dei flussi di rifiuto; il sovradimensionamento potenzialità impianti; l’introduzione dei principi solidaristici Ida; lo stralcio opere accessorie impianti da corrispettivo; l’insostenibilità economica obiettivi RD; le sanzioni a carico dei comuni; la valorizzazione immobili società pubbliche; la contestualità tra aumento RD e valorizzazione RD e infine la socializzazione utili soggetto gestore.

IL PRESIDENTE DELL’UNIONE Paolo Agostini
IL SINDACO DI BIBBENA Daniele Bernardini
IL SINDACO DI PRATOVECCHIO STIA Nicolò Caleri

L’intrigo del deposito cauzionale…

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La non-soluzione dell’affare (per Nuove Acque SpA) deposito cauzionale, rappresenta l’ennesimo pateracchio all’italiana, anzi all’aretina: non è altrimenti definibile, infatti, la decisione dei sindaci di ridurre da 3 mensilità a 2 la sua entità…della serie “un colpo al cerchio ed uno alla botte”! E’ invece chiaro come il sole il tentativo disperato della multinazionale di racimolare liquidità in tutti i modi possibili e immaginabili, finalizzato a mantenere alto l’unico indicatore che interessa questi squali d’acqua dolce: il profitto e la remunerazione – sotto mentite spoglie, dopo il referendum del 2011 – del capitale, per saziare gli appetiti degli azionisti…Niente di male, per carità, se si trattasse di merce qualunque in un mercato libero. Ma l’acqua è un bene troppo prezioso – e decisivo per la sopravvivenza – per poter essere equiparata ad un prodotto qualsiasi ed essere messa in mano a lorsignori!
Per questo siamo al fianco del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo – che non finiremo mai di ringraziare per il suo intelligente e forte impegno a favore della popolazione vessata e tartassata – ed invitiamo i cittadini a seguire le sue indicazioni, cioè a detrarre per intero la cauzione dalle bollette dell’acqua.

Comitato “Arezzo per Tsipras”

Gli sbandieratori di Bibbiena gareggiano ai campionati di Costanza

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Forte del gemellaggio con il gruppo di Costanza, il Gruppo Sbandieratori e Musici Città di Bibbiena ritorna nella città tedesca di Costanza, dopo aver partecipato nel 2013 come ospite d’onore al Festival del Lago. Otto i ragazzi, sei maschi e due femmine, tra gli 11 e i 15 anni, che parteciperanno al campionato tedesco in programma da venerdì 5 a domenica 7 settembre nella cittadina al confine tra Germania, Svizzera e Austria. I giovani partiranno insieme a una trentina di adulti, tra musici e sbandieratori, pronti a sbandierare come ospiti d’onore, oltre a venti accompagnatori, tra genitori e organizzatori. Insieme al gruppo anche il Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini, invitato dal sindaco tedesco che incontrerà venerdì pomeriggio al suo arrivo.
La tre giorni si preannuncia con un programma molto intenso, con il primo spettacolo di bandiere già previsto venerdì all’arrivo dei nostri sbandieratori. Sabato il gruppo avrà invece la giornata libera per visitare la città o guardare le gare, mentre il pomeriggio è programmata un’esibizione sull’isola di Mainau. Infine, la domenica sarà interamente dedicata alle gare con inizio alle ore 9.30 con i singoli, le coppie ed i sincronizzati, fino all’esibizione finale del gruppo Sbandieratori e Musici Città di Bibbiena e la cerimonia di premiazione dei vincitori.
Sperando di portare a casa qualche premio, al sue rientro il Gruppo affronterà un settembre ricco di attività: dalla rielezione del Consiglio all’incontro del gruppo che dovrà lavorare agli obbiettivi prefissati con la Carta di Bibbiena, firmata il 27 luglio scorso in occasione del Convegno sull’arte di maneggiar l’insegna. In particolare, l’acquisizione di un riconoscimento giuridico da parte delle Istituzioni, per superare gli attuali e variegati assetti associativi; una tutela assicurativa adeguata e omogenea; un censimento dei Gruppi di sbandieratori presenti in Italia e finalizzato alla condivisione degli intenti della Carta; oltre che la creazione di manifestazioni di promozione dell’arte della bandiera.

Per favore, non celebrate più il 28 agosto. Appello di SEL al Sindaco di Bibbiena

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Egr. Sig. Sindaco Bernardini ed egregi Assessori del Comune di Bibbiena. Voleva, essere, questo, un appello a dimenticare il 28 agosto. Ma ci siamo resi conto che sarebbe del tutto superfluo, perché voi il 28 agosto, ed il suo significato, lo avete giù dimenticato. Allora vi facciamo un’altra richiesta: se dovete farlo così, non celebrate più l’anniversario della Liberazione!

Sappiamo che la cultura della memoria è roba da vecchia politica, che non appartiene ai neo-politici civici. Ce ne faremo una ragione. Ci impegneremo noi della vecchia politica a mantenere e diffondere la memoria di chi ha dato la vita perché oggi anche dei cosiddetti apolitici civici (forse sarebbe più giusto definirli “cinici”) potessero amministrare un comune o altri enti. Ma almeno evitiamo di offendere la loro memoria con cerimonie improvvisate, trascurate, in cui il menefreghismo ed il disinteresse sono dimostrate anche dalla assenza delle rappresentanze istituzionali più importanti, cominciando dal Sindaco. Ci risulta che nemmeno gli inviti siano stati inviati a tutte le associazioni e le istituzioni. L’affastellare, poi, le celebrazioni del 28 agosto, anniversario della liberazione di Bibbiena (una delle date più importanti per la nostra comunità), con il gemellaggio e con una specie di inaugurazione di una terrazza ( o, meglio , della riverniciatura in grigio della terrazza di piazza grande), in modo confuso, senza un filo conduttore, senza un’idea di cosa dire e fare, è stata un’umiliazione per tutti noi che vi abbiamo partecipato. Ci siamo sentiti mortificati di fronte ai francesi gemelli (si sa che in Francia il rispetto delle istituzioni è una cosa seria), per i quali non era stato pensato nemmeno un ruolo ed un intervento istituzionale. Ci domandiamo che cosa possono aver pensato gli amici di Boulazac, quando la povera vicesindaca ha dovuto improvvisare, per salvare la faccia, qualche parola di circostanza, senza microfono (quindi solo per gli stretti vicini) e si è poi spostata ad “inaugurare una terrazza” che a tutti è parsa una cosa non finita (ma su questo torneremo con apposto intervento), vuota, senza nemmeno una panchina od una fioriera che aiutassero a capire che dovrebbe essere un’opera finita.

Sappiamo che vi intessano le cose pratiche (come direbbe Lorenzoni ). Le idee, i principi, la storia son cose da perditempo della politica. Ma almeno abbiate il buon gusto di non offendere. Lasciate stare il 28 agosto. Non lo celebrate più. Evitiamo il ripetersi di pseudo-cerimonie frustranti ed imbarazzanti.

Luca Tafi, SEL Casentino

E’ in edicola il numero 250 di CASENTINO2000!

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In edicola un nuovo numero di CASENTINO2000, il 250 di settembre.
Il sindaco di Strada Agostini, nei panni del mitico Jena Plinsky, introduce questo numero in cui si parla dei nodi, ormai venuti al pettine, dell’Unione dei Comuni. Qualcuno vorrebbe uscire, altri non sanno se è meglio entrare o stare fuori. Su tutto incombe il 2016, anno in cui la Regione potrebbe istituire, per legge, il Comune Unico del Casentino…

Si parte con un servizio sull’elezione del sindaco di Poppi, tutto regolare, certo, ma…
Settembre è il mese in cui ricorrono i 70 anni della liberazione del Casentino dal nazi-fascismo.
A Moriccia, frazione di Stia, rinata grazie al lavoro dei suoi nuovi abitanti.
Quanto costa andar per funghi in Casentino? Tutto quello che c’è da sapere per non avere brutte sorprese.
A Rassina torna, dopo il grande successo di giugno, la Giostra del Sarracino.
Si parla di viaggi con l’esperienza di chi ha fatto Casentino-Australia e ritorno.
Le passioni per il vino e per le collezioni, un viaggio all’Eremo della Casella e infine sul ring con le speranza del giovane boxeur Orlando Fiordigiglio.

Seguono naturalmente tutte le rubriche e gli inserti, di cultura, sport, cucina, benessere, ambiente e tutto quello che è necessario per vivere e conoscere il Casentino al meglio.
Vi segnaliamo anche questo mese lo strisciante e metifico Badalischio con un intervento sulla futura ciclopista del Casentino e sul (fu) Pievi e Castelli in Musica. Da questo mese poi arriva il Domandone…
Alcuni articoli del giornale li trovate anche con i relativi servizi su CASENTINO2000TV, la Web TV del Casentino e dei Casentinesi che riparte proprio adesso dopo la pausa estiva.
Buona lettura e anche… buona visione!

43enne denunciato per guida sotto l’uso di stupefacenti

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bibbiena hanno denunciato in stato di libertà per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti un 43enne, residente in Casentino.
Il 12 agosto scorso l’uomo era stato tratto in arresto dai militari dell’Arma per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento.
Il 43enne infatti, mentre era alla guida di un’auto, non si era fermato all’alt dei Carabinieri e, una volta bloccato, aveva reagito violentemente nei loro confronti.
L’uomo era stato inoltre trovato in possesso di 10 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e altro materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Ieri, a conclusione degli accertamenti effettuati presso l’ospedale di Bibbiena, è risultato che nelle urine dell’uomo vi era presenza di cannabinoidi e cocaina.

Paura per l’incendio di un “pupazzo di neve” abbandonato

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Nel corso di questa notte alcuni vandali hanno fatto divampare un incendio all’esterno di un’ala dell’ex ospedale di Stia, accanto alla locale casa di riposo. Le fiamme hanno interessato una loggia vicino a una stanza vuota che durante il giorno viene utilizzata dagli ospiti del centro diurno per malati di Alzheimer. I delinquenti, così li ha definiti il sindaco di Pratovecchio Stia Caleri, avrebbero dato fuoco ad un grosso pupazzo di polistirolo che si trovava abbandonato nel loggiato da ormai alcuni anni. Le fiamme, alimentate anche dai rifiuti che da sempre erano presenti in questo luogo, sono divampate e un denso fumo nero è salito verso l’alto. Per fortuna non ci sono stati feriti e i danni sono stati contenuti grazie all’intervento immediato dei Vigili del Fuoco di Pratovecchio.

I campioni del nuoto a Bibbiena

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Giornata importante per lo sport casentinese quella di ieri, mercoledì 27 Agosto. Alla piscina di Bibbiena, circondati dai ragazzi partecipanti al prestigioso Camp NESC, si sono raccolti Domenico Fioravanti, Niccolò Beni e Mirco Di Tora. Domenico Fioravanti – autore del duplice successo olimpico nei 100 e nei 200 m rana durante i Giochi Olimpici di Sydney: un evento mai registrato nella storia delle Olimpiadi moderne. Il primo italiano della storia ad aver vinto una medaglia d’oro nel nuoto ai giochi olimpici – è ritornato in Casentino per la seconda per fare un regalo ai piccoli atleti del Camp e si è lasciato andare a considerazioni sull’importanza della formazione dei giovani, lui che nel 2011 è entrato nel prestigioso Hall of Fame del nuoto internazionale. “Sacrificio, impegno e un po’ di fortuna – commenta Fioravanti – sono le caratteristiche per diventare un campione; importanti però sono l’amore per lo sport, il rispetto dell’altro, la capacità di reinventarsi”. E lui di questa capacità ne ha avuta tanto dopo il 2003, quando fu costretto a lasciare lo sport a livello agonistico per un problema al cuore e dopo che aveva regalato al nostro paese l’onore immenso del podio alle Olimpiadi di Sidney 2000. “Anche i centri piccoli possono dare molto allo sport – ha continuato Fioravanti – poiché spesso in questi luoghi gli atleti vengono seguiti con maggiore attenzione; io stesso vengo da una piccola realtà. L’importante è crederci e farlo profondamente”.
Grande emozione ha regalato Fioravanti a Bibbiena, insieme anche a Niccolò e Mirco promotori del Camp NESC.
L’Assessore Francesca Nassini ha commentato: “Un grande onore ospitare questi campioni, è un segnale per noi importante e ancora più importante per questi giovani atleti. Anticipo che, come amministrazione, a partire dai primi mesi del 2015, organizzeremo una serie di incontri con grandi rappresentanti dello sport nazionale per promuovere la cultura sportiva nelle scuole e non solo”.
Stefania Primanni, allenatrice della ASD Bibbiena Nuoto si aggiunta all’emozione generale: “In questi giorni stiamo assistendo ad una grande cosa, sia dal punto di vista sportivo che da quello umano; nella nostra realtà esistono delle belle promesse, sta a noi coltivarle nel modo giusto ma, come dice Fioravanti, importante è crederci fino in fondo e noi lo faremo”.

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