di Fabio Bertelli – Tra giugno e settembre prenderà luogo a Chiusi della Verna il progetto AnfiTeatro Naturalis, che nasce dalla volontà di coniugare tre elementi tra loro diversi ma complementari: la natura, la cultura e il teatro.
A giostrarsi abilmente dietro l’organizzazione di questi eventi ci sono Samuele Boncompagni e Chiara Renzi, direttori rispettivamente delle Associazioni “Noidellescarpediverse” e “RumorBianc(O)”. Siamo andati ad incontrare Samuele per farci raccontare qualcosa di più sul progetto.
Come e quando nasce l’Associazione? «L’Associazione “Noidellescarpediverse” è attiva dal 1997 ad Arezzo. Ad inizio anni 2000 abbiamo allargato lo sguardo e, dopo aver conosciuto Alan Bigiarini e Lenny Graziani, abbiamo dato avvio a questo forte legame tra i due territori. Da allora l’organizzazione degli eventi e la loro progettazione è sempre stata fatta tra Casentino e Arezzo. A unire inizialmente le due anime è stato il cabaret. Negli anni il rafforzamento del legame è arrivato anche attraverso progetti nelle scuole, nei musei e la progettazione di spettacoli teatrali in luoghi non convenzionali, come borghi o palazzi storici. L’obiettivo è sempre stato quello di promuovere la cultura anche in spazi diversi da quello teatrale, anche per intercettare pubblici nuovi da quelli che convenzionalmente frequentano».
Ci racconti qualcosa del progetto AnfiTeatro Naturalis? «Il progetto è una sorta di coronamento del duro lavoro che da oltre venti anni l’associazione sta portando avanti. Risponde a tutti gli effetti a quella volontà di uscire un po’ fuori dagli schemi del teatro tradizionale per cercare di allargare lo sguardo a nuove forme teatrali e a nuove esperienze. Alla base di tutto c’è stato un bando grazie al quale il comune di Chiusi della Verna ha ottenuto un importante finanziamento che gli ha garantito la possibilità di costruire l’anfiteatro presso il parco Martiri della Libertà. A tal proposito, un sentito ringraziamento va di diritto all’architetta Fabbrini, che ha lavorato sapientemente riuscendo a realizzare uno spazio che ricalca fedelmente quelli che erano i teatri antichi, stando attenta, tra le altre cose, a non smantellare completamente quella che è la splendida cornice naturale all’interno della quale l’anfiteatro è inserito (ad esempio due alberi sono stati “sfruttati” come quinta destra e sinistra dello spazio scenico).
La grandezza di questo progetto, oltre agli strepitosi eventi di cui parlerò in seguito, sta proprio nella location. Questo anfiteatro è uno spazio pubblico immerso nella natura e, al tempo stesso, inserito in tutto e per tutto all’interno del paese, trovandosi vicino ai principali luoghi di aggregazione come ristoranti, bar e sede comunale. La nostra azione ha preso avvio da settembre dello scorso anno, quando c’è stata l’inaugurazione, e continuerà sino a giugno 2026. Oltre agli spettacoli in sé, la nostra volontà è quella di cercare di “fare rete”, facendo cooperare realtà diverse tra di loro e dando la possibilità a donne e uomini, sia locali che turisti, di fare delle esperienze totalizzanti che non riguardino solo la semplice visione di uno spettacolo teatrale.
Per esempio, siamo riusciti a coinvolgere alcune guide locali, le quali hanno ideato dei trekking il cui tema va a legarsi con alcuni degli spettacoli che andranno in scena. I partecipanti avranno così la possibilità di riposarsi dalle fatiche della camminata godendo della messa in scena teatrale. Altro importante elemento di comunicazione con il territorio è dato dalla presenza, nella giornata inaugurale, del truck della Cooperativa Valle Santa, grazie al quale avremo la possibilità di valorizzare e degustare la principale eccellenza gastronomica del territorio di Chiusi della Verna: il tortello alla lastra».
Ci dici qualcosa di più sugli eventi? «Per quanto riguarda gli spettacoli che verranno messi in scena non posso che dirmi estremamente orgoglioso di quello che siamo riusciti a fare. Verranno compagnie, attrici e attori di altissima qualità, provenienti da tutta Italia e di fama internazionale. Tutti gli eventi saranno accessibili al pubblico il più vasto possibile, dai bambini agli anziani. Altro elemento estremamente intrigante dal mio punto di vista riguarda l’interazione che, in alcuni degli spettacoli proposti, si avrà con il pubblico. Sottolineo con particolare attenzione due incontri che dal mio punto di vista sono molto interessanti per la loro parte laboratoriale: “Geografia dell’Incontro” e “Residenza d’artista”. ”Geografia dell’Incontro” è il lavoro di un’artista di Sansepolcro, Ilaria Margutti, che sarà presente i giorni 11-12-13 luglio. Una delle sue linee artistiche è quella di cucire grandi tele dando spazio ad una vera e propria azione artistica. La peculiarità che rende particolarmente innovativa e appassionante questa esperienza è l’interattività che l’artista ha con la comunità, coinvolgendo tutti coloro che vogliono contribuire alla creazione di questa opera artistica. Altro evento particolarmente interessante è “Residenza d’artista”. Si tratta di un’azione pensata per coloro che abitano il territorio e meno per i turisti.
Ad organizzare il tutto ci sarà la compagnia “Gli Omini”, conosciuta in tutta Italia e vincitrice di molti premi. La loro performance è un progetto di antropologia teatrale ed insiste sull’incontro con persone di tutte età del luogo, girando tra centri di aggregazione come bar e scuole. Così facendo raccolgono storie locali di varie persone; storie che poi cuciono e mettono insieme in uno spettacolo finale, dando vita ai racconti di vita degli abitanti del paese. Saranno a Chiusi dal 14 al 18 settembre per raccogliere le storie, per poi tornare domenica 28 settembre, nel nostro ultimo appuntamento, per mettere in scena il loro spettacolo. Per concludere la mia breve rassegna su alcuni di quelli che saranno gli eventi che avranno luogo quest’estate all’anfiteatro, sottolineo anche il concerto al tramonto che ci sarà venerdì 11 luglio. Sarà l’occasione di ascoltare le musiche di alcuni ragazzi/e dell’OIDA (Orchestra Instabile di Arezzo) accompagnate dai loro insegnanti.
Ci tengo a dire che tutti gli eventi sono gratuiti, così come di libero accesso sono anche i trekking di cui parlavo poco fa. Ovviamente, per fare in modo di poterci organizzare nel miglior modo possibile è necessaria la prenotazione, sia ai vari eventi che alle camminate. Tutte le informazioni al riguardo si trovano nella locandina. La maggior parte degli eventi sarà di pomeriggio, frutto della nostra volontà di avere una luce che sia il più possibile naturale. Il tutto sarà fatto cercando di seguire al meglio l’Agenda 2030 e cercando di rispettare al massimo la natura e tutto ciò che circonda l’anfiteatro».
Ringraziamo nuovamente Samuele per la disponibilità e la pazienza nel raccontarci con minuziosità quelli che saranno gli eventi che avranno luogo quest’estate presso Chiusi della Verna. Gli elementi per la riuscita di questo progetti ci sono tutti: valorizzazione del territorio, cultura, attrici e attori di fama internazionale e, perché no, un po’ di aria fresca nella calura estiva. Quello che resta da fare è accogliere l’invito di Samuele e partecipare massivamente a questi eventi.