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domenica, 13 Ottobre 2024

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Brutto risveglio per i pendolari casentinesi

“Stranamente la ferrovia del Casentino non potendo rispettare la più recente normativa ANSF, è caduta sotto la scure delle limitazioni all’ esercizio.  “Stranamente” diciamo perché teoricamente nelle settimane scorse il Dott. Seri, aveva assicurato che il materiale utilizzato per il servizio merci sulle linee casentinesi sarebbe risultato già conforme alle più recenti normative ANSF.

Quando un’infrastruttura strategica come la ferrovia del Casentino si ritrova a venire depotenziata d’ufficio, malgrado il tempo per adeguarsi alle nuove normative ci fosse stato, a rimetterci sono sempre i cittadini. A questo punto pare infatti ovvio che, oltre ai disagi della riduzione di velocità dei treni si rischia che l’utenza debba scegliere tra il mezzo privato oppure una probabile interfase, in attesa dell’adeguamento a sopracitate normative saranno gli autobus ed i TIR.  Tutto ciò rischia di portare ad un prevedibile scadimento della qualità della vita dei casentinesi.  Se consideriamo che il sistema viario del Casentino, allo stato attuale, cioè considerando gli attuali flussi di traffico su gomma, si trova già in una situazione di palese difficoltà dovuta anche notevoli ritardi nell’ aggiornamento e potenziamento della rete viaria. In questo contesto un aumento del numero dei veicoli circolanti avrebbe conseguenze molto prevedibili sia sulla qualità della viabilità stessa che ovvie ricadute sulla salute pubblica.

In questa fase non è tanto importante rimuginare sugli errori commessi (anche se non dispiacerebbe vedere la Politica assumersi le proprie responsabilità, almeno ogni tanto), quanto è invece importante cambiare completamente punto di vista.  A tal proposito è necessario includere sempre di più nel processo decisionale le categorie economiche, poiché esse sono al tempo stesso beneficiare e principali attori del sistema infrastrutturale locale.  Per riuscire a conseguire efficacemente questo obbiettivo l’unica strada è quella dell’ istituzione di  un tavolo di confronto permanente tra la politica locale e i rappresentanti delle sopradette categorie economiche.”

Luca Scateni, Responsabile Infrastrutture CDU TOSCANA

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