Con riferimento all’articolo a firma Marco Alterini apparso su CASENTINO2000 in edicola nel quale si sostiene l’importanza di avere una ulteriore superficie a parcheggio in Ponte a Poppi, derivante dalla demolizione dell’ex Cinema Dante, ritengo doveroso ricordare quanto accaduto sulla vicenda.
La sollecitazione di Alterini ricalca in sostanza l’originaria posizione dell’amministrazione comunale uscente che, ormai circa tre anni fa, presentò la proposta in una riunione pubblica presso il centro sociale di Ponte a Poppi e cioè: abbattimento dell’ex cinema Dante e conferimento gratuito al Comune dell’area ove la struttura insisteva ( circa 600 mq) per realizzarvi un ampliamento del contiguo parcheggio. Da osservare che tale proposta non era successiva ad incontri e discussione con i cittadini o associazioni e soprattutto alla presentazione in Consiglio Comunale di un apposito strumento urbanistico. Ciò faceva parte del modus operandi della amministrazione Agostini, spesso poco trasparente e decisionista “a senso unico”.
Successivamente si levarono proteste e prese di posizione, Gas Casentino, Cinespazio, gli stessi commercianti che giustamente contestavano la perdita di una sede che avrebbe potuto avere un utilizzo pubblico ( auditorium, cinema, teatro etc.). Ciò ovviamente attraverso una azione dell’ente pubblico per realizzare l’unica struttura pubblica che avrebbe potuto svolgere un ruolo importante non soltanto per Ponte a Poppi ma per l’intero Casentino.
La lista Civica di minoranza prese immediatamente posizione, mettendo in evidenza , oltre ciò, gli elementi, a dir poco anomali se non scandalosi, che erano alla base del tutto.
Infatti, non il proprietario dell’ex Cinema Dante ma una Cooperativa di Siena aveva presentato in quel periodo una “osservazione” al piano regolatore di Poppi attraverso la quale in sostanza chiedeva di poter utilizzare il volume dell’ex Cinema , con la la sua quasi triplicazione ( da 4.500 ad 11.500 mc), e la contestuale modifica della classificazione di una importante area privata, da UTOE ad edificabile, per realizzarvi 41 appartamenti di pregio. Il tutto in cambio della superficie ove insisteva l’ex cinema, da demolire a carico dei privati interessati, e da destinare a parcheggio.
Poco dopo la presentazione pubblica citata e prima di discutere ed approvare in Consiglio Comunale secondo la Legge la manovra urbanistica di cui sopra, erano stati distribuiti, a cura di una agenzia immobiliare, dei depliant che pubblicizzavano la realizzazione e quindi la vendita dei 41 appartamenti in questione. E’ una cosa scandalosa o no? Perché non era stato pubblicato un avviso pubblico invitando le imprese o i privati a partecipare ad una operazione come quella di cui sopra,con il Comune protagonista ed in modo trasparente, garantista e molto probabilmente con possibilità di successo? Nonostante le denunce pubbliche, gli articoli , volantini distribuiti dalla opposizione nessuno ha protestato più di tanto o si è scandalizzato, nessuna associazione o impresa edile, anche in difficoltà per la situazione di mercato ha aperto bocca , perché? Perché evidentemente a Poppi ……..le cose funzionano così.
La vicenda, sulla quale ora Alterini ritorna richiamando di fatto l’originaria proposta della giunta Agostini , si era “conclusa”, oltre un anno e mezzo fa in consiglio comunale ove, alla unanimità fu deliberata l’operazione ma ad alcune precise condizioni:
-una commissione tecnica bipartisan avrebbe dovuto esprimere un parere circa i costi della eventuale ristrutturazione dell’immobile o eventuale costruzione di un edificio ex novo, li o in altra sede da individuare dal Consiglio Comunale e su quelli di gestione, diretta o privata;
-il Comune, oltre individuare l’eventuale nuova sede avrebbe dovuto impegnare risorse, a partire dagli oneri di urbanizzazione da introitare sui 41 alloggi, quelle da versare dai privati per la originariamente prevista demolizione della struttura .
Da allora, salvo il tentativo maldestro del Sindaco di variare la destinazione della zona a sud di Ponte a Poppi e capannoni ivi esistenti da destinare ad “ auditorium..sala della musica..”, senza neppure informare la Giunta….., cosa è accaduto? Niente!
L’opposizione ha sollecitato e chiesto chiarimenti ma ….tutto è fermo, probabilmente perché , stante la crisi economica e nell’edilizia, i privati non hanno ritenuto di andare avanti e quindi la vicenda , con una struttura sempre più fatiscente, sarà nelle mani della nuova amministrazione.
Probabilmente, sperando che anche Alterini sia d’accordo, il Comune dovrà riprendere in considerazione la prima opzione da noi suggerita ma non adottata sulla pratica, di un avviso pubblico per la ristrutturazione o realizzazione di un edificio con le caratteristiche dell’ex cinema Dante, li o in altra sede, e sue modalità di gestione, sperando che il tempo perso non ne pregiudichi la fattibilità.
Franco Fani (ex capogruppo di opposizione al Comune di Poppi)
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