di Beatrice Mazzanti – Pensiamo che sia giusto promuovere quelle piccole realtà all’interno del nostro territorio che “resistono” nel tempo e al tempo. In questo numero abbiamo scovato una di queste realtà : la Macelleria Pacchiani di Strada in Casentino. Abbiamo intervistato Alessia Tognarini, che lavora a tempo pieno all’interno dell’attività del marito e che ha avuto un’interessante idea che va incontro alle necessità di grandi, anziani e piccini.
Alessia ci racconti la storia della vostra macelleria. «La macelleria compirà il prossimo anno 70 anni di attività . È stata avviata dalla famiglia di mio marito e noi ad ora siamo la terza generazione che lavora al suo interno. Io sono entrata a far parte di questa attività circa 10 anni fa. Ci teniamo a sottolineare che la nostra macelleria segue i prodotti dalla A alla Z in tutti i processi per preparare la carne dalla scelta dell’animale, alla macellazione e alla lavorazione della carne. Oltre alla macelleria vera e propria noi abbiamo anche una parte dedicata al pronto cuoci e alla rosticceria. Non alleviamo direttamente gli animali ma li seguiamo tramite dei nostri contadini in ogni processo di crescita».
Sappiamo che nell’ultimo mese la macelleria si è specializzata per ampliare il “pubblico” del punto pronto cuoci… «Si, esatto. Abbiamo pensato di fare anche dei prodotti per le persone che sono intolleranti e/o allergiche al glutine, lattosio e nichel. L’attenzione a questo ultimo elemento è stata proposta da me in quanto negli ultimi anni ho scoperto di avere questa allergia a livello alimentare. Ciò mi ha portato a cambiare le mie personali abitudini alimentare e mi sono chiesta se ci potessero essere delle persone che avevano il mio stesso problema. Da qui è nata l’idea. Organizzare un laboratorio in cui cucinare e preparare i cibi in modo che possano essere consumati anche da persone che presentano specifiche intolleranze. Per questo chiedo sempre alle persone che vogliono queste preparazioni particolari di prenotare perché necessitano di più tempo e attenzione».
Lei è un’appassionata nella preparazione dei cibi? «Si, mi piace tanto cucinare e non mi pesa assolutamente farlo per gli altri. Per quanto riguarda il pronto cuoci ci tengo a sottolineare che i prodotti vengono selezionati in base alla stagionalità e al momento, ma anche alla mia ispirazione, mi piace sempre creare nuove ricette».
Parlando della sua allergia, come vive questa situazione, che rapporto ha sviluppato negli ultimi anni con essa? «Scoprilo non è stato facile anche perché ho dovuto affrontare diversi esami e visite, alla fine quando l’ho scoperto era tutto nuovo anche per me. Ovviamente ho dovuto imparare a stare bene con il mio corpo e a capire e mangiare le cose che mi facevano stare bene, eliminando gli alimenti che mi producevano malessere. Nel mio caso specifico l’allergia è dovuta a un accumulo che si può “evitare” cuocendo le cose in padelle non in nichel ed evitando gli alimenti che lo contengono».
Logicamente questa non è una intervista dal punto di vista medico, ma Alessia ci ha raccontato come la sua allergia le abbia fatto venire l’idea di aiutare altre persone che soffrono come lei e, in particolare, chi non ha tempo di preparare da mangiare a causa del lavoro e della vita movimentata che abbiamo. Il pronto cuoci è un’idea nata proprio per questo e si è ampliata ed è cresciuta per tutti in un piccolo luogo come il Casentino.