I cittadini Casentinesi non avranno dimenticato, quando nel corso del gazebo informativo del 01.06.2016, scoprimmo e portammo a conoscenza della pubblica opinione la questione della Nuova Automedica immatricolata nel 2006. L’arrivo e l’entrata in servizio dell’auto medica, ( fiore all’occhiello dei Patti Territoriali) alcuni giorni prima della chiusura del Punto Nascita, venne accompagnata da una parata di sistema con tanto di benedizione! Questo clamore attorno all’evento, crediamo avesse lo scopo anche di rassicurare i cittadini Casentinesi sulla validità dei nuovi servizi compensativi, attivati a fronte della chiusura del punto nascita.
Infatti quando verificammo che in realtà si trattava di una auto medica di oltre 10 anni di vita, con oltre 250.000 km di tachimetro, ed arrivata per dismissione dalla Asl di Siena, il sistema si inalberò. E come succede in Casentino a chi dissente, pur con elementi concreti, si levò alta la solita accusa “civica” alla politica di opposizione di fare “demagogia”. Tramite stampa si comunicò che “tutti sapevano che era provvisoria “ e che “a settembre sarebbe arrivata quella nuova”. Noi, incuriositi dal forte contrasto tra la parata di sistema che inaugurava l’automedica 2006 con “il tutti sapevano” della sua anzianità anagrafica , abbiamo fatto svariate interrogazioni. Ovviamente su tale punto, ancora dopo mesi non è dato sapere chi “fossero i tutti che sapevano”. Ancora più sbalorditivo, è che ad oggi 26.09.2016, ancora la nuova auto medica non sia entrata in servizio.
La questione pone aspetti tecnici e politici. Certamente la Nuova Automedica 2006 ( non è la cilindrata) ha assunto i propri compiti, ma ci domandiamo con quali rischi. Chi acquisterebbe per se stesso, o per un proprio familiare un auto con simili caratteristiche tecniche ? Credo nessuno. Invece in Casentino, gli è stato assegnato un ruolo estremamente delicato: portare il medico sul posto nei casi di emergenza. Che il mezzo fosse un ripiego transitorio lo si legge tra le righe nella nota del Presidente della Conferenza dei sindaci del Casentino, in risposta alla nostra denuncia. Infatti rispose “la nuova auto medica arriverà a settembre”. Ergo questa ha funzioni temporanee, perché? La risposta ci appare ovvia, anzi scontata!
L’aspetto politico, è che a fronte di promesse della politica locale, l’azienda sanitaria agisce in modo autoreferenziale. E’ evidente che sulla questione dell’arrivo a settembre della Nuova Auto Medica qualcuno non ha recitato la “parte giusta”, ci piacerebbe sapere chi! E’ altresì evidente, che coloro che devono monitorare appaiono subalterni nei confronti di un sistema che implacabile persegue i propri obbiettivi. Con quale credibilità si presentano ai cittadini? Con quale fiducia i cittadini possono ascoltare le reiterate promesse in materia sanitaria, periodicamente smentite dai fatti?
Rispetto a questioni epocali, come la sanità, occorre che Sindaci e politica gettano ogni maschera, e dicano chiaramente in quale metà campo vogliono giocare la partita. Una partita tra garantiti e non garantiti, tra gli interessi di sistema ed i diritti dei cittadini che non lascia più alibi per posizioni doppiogiochiste. O stai con il territorio, o stai con il sistema!
La questione auto medica fornisce chiaramente un quadro preoccupante. Ovvero quello di una classe dirigente, subalterna al sistema che non solo rifiuta di giocare il secondo tempo della partita, ma accetta passiva il ruolo della panchina. Di fronte alle promesse, se la Conferenza dei Sindaci avesse un ruolo autonomo rispetto alla Regione, avrebbe fatto sentire la sua voce non verso coloro che sollevavano il problema quanto piuttosto verso coloro che lo hanno creato!
La politica ha l’obbligo di informare i cittadini, perché considerato che il sistema sovverte ogni regola democratica, e sembra adottare il sistema dell’annuncio non collimante con la realtà, crediamo che solo con una grande presa di coscienza collettiva si può cercare di difendere il diritto alla sanità dei casentinesi. Noi ci saremo, con i nostri dirigenti, consiglieri regionali e parlamentari, anche a costo di staccare definitivamente la spina rispetto ad amministrazioni delle quali non comprendiamo più gli orizzonti politici.
Sicuramente ci scriveranno, che loro intendevano “fine settembre”… La questione Automedica ben condensa i 9 mesi della tragicommedia vissuta attorno alla sanità in Casentino.
FDI AN – Federico Dini
Circolo Casentino