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venerdì, 2 Maggio 2025
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Di chi sono i manifesti stradali?

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Si avvicina il referendum e capita di vedere cose veramente curiose. Come per esempio alcunimanifesti, su cui anche un lettore del blog ha voluto dire la sua…
In effetti, a guardarli, vengono subito in mente altri temi, altri argomenti, altri contesti, molto lontani dal Comune Unico…
Ci sembrano davvero slogan fuori dal tempo, considerando anche che dovrebbero essere riferiti a chi magari lavora con te; a chi ha il figlio che frequenta la stessa scuola del tuo; a chi, in linea d’aria, potrebbe abitare a qualche centinaio di metri da casa tua…
Comunque rendono palese l’approccio che chi sostiene il NO ha avuto fin dall’inizio alla proposta di far nascere il Comune del Casentino: rifiuto del confronto e degli argomenti degli altri, demonizzazione di chi promuoveva il SI, impegno massimo per ostacolare la riuscita del referendum. Ultimo caso in ordine di tempo: il sindaco di Poppi ha negato il permesso di allestire uno spazio informativo del Comitato promotore del referendum in occasione della festa di San Torello, perchè “non in sintonia con il tema della manifestazione”… da capire quale sia il tema a cui si fa riferimento, in ogni caso prima di un appuntamento referendario non dovrebbe essere normale, e un diritto, avere spazi per diffondere e far conoscere le propie idee?
Un altro elemento che rende particolari questi manifesti è l’assenza di una firma, come se ci fosse il desiderio di non farsi riconoscere… ma sono comunque affissi nello spazio assegnato ad alcuni partiti… Quindi, direte voi, se facciamo uno più uno dovremmo avere la soluzione… ma sembra troppo facile così e crediamo che ci siano tutti gli elementi per aprire una caccia al tesoro.
Riusciremo a sapere di chi sono questi manifesti?

Basta con le menzogne !!

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Se vogliamo fare la guerra dei numeri siamo pronti a confutare con dati certi e fonti autentiche le recenti affermazioni di chi sostiene il No.
Le motivazioni del No al referendum sono tanto ingannevoli e faziose quanto errate primo tra tutti seppur insignificante il dato geografico, Roma ha un’estensione più che doppia e non pari al Casentino.
I comuni prendono i trasferimenti dallo stato in base agli abitanti con il Comune Unico continueremo a percepire gli stessi trasferimenti più un 20% per dieci anni come premio fusione.
Il Comune Unico è un comune Montano e percepirà i fondi regionali per la Montagna e tutti i milioni annuali delle deleghe regionali: lo dice la Costituzione, legge delle leggi, lo conferma la norma Regionale.
Gli incentivi erogati ad oggi per la fusione in Casentino sono 28 milioni di euro in 10 anni. I sostenitori del No si sono dimenticati del contributo statale, che è quello più sostanzioso (20% dei trasferimenti ossia oltre due milioni all’anno). La legge è chiara e noi sul nostro blog ne diamo ampia dimostrazione.
Non ci saranno disagi per la popolazione, la testimonianza di chi ha seguito la via del comune unico è chiarificatrice: miglioramento, efficienza, risparmio, documentatevi sul web autonomamente non cadete in questa rete tessuta di paura.
I veri disagi saranno per la classe politica che da anni governa il Casentino, perché il Comune unico è un atto di generosità e rinuncia (a molte cariche e poltrone) che i nostri governanti non sono disposti a concedere.
Sui costi della politica ci saranno risparmi, eccome, meno duecento politici significano circa 700.000 euro all’anno. L’equivalente di una scuola, o una palestra, insomma una grande opera pubblica in più ogni anno per il Casentino.
La finanziaria ha eliminato le municipalità per i comuni esistenti sotto 100.000 ab (art. 16 Testo Unico per gli Enti Locali- TUEL) ma in caso di fusione le municipalità sono ancora previste, si veda l’ art. 15 del TUEL che non è mai stato messo in discussione da nessuna altra legge.
Non chiuderanno gli uffici postali, non è di competenza comunale, e poi lo Stato lo sta già facendo.
E’ certo ed indiscutibile che un Comune Unico ha più peso politico. Più peso per contattare le tariffe di acqua e rifiuti, più peso per negoziare con lo stato affinché le poste non chiudano, più peso per generare opportunità di crescita e lavoro per i nostri figli, e molto altro.
E’ la politica degli ultimi trent’anni che ha determinato il degrado delle frazioni e delle aree più marginali, non il Comune unico che è l’unico modo dato alle amministrazioni per reagire alla crisi.
Il modello “Comunità Montana” che ha governato fino ad oggi il Casentino deve essere superato oggi, non possiamo più rimandare.
Noi cittadini dobbiamo dare un chiaro segno di autonomia, saggezza e lungimiranza a chi ci governa, dobbiamo votare Sì.
Per una verifica di quanto esposto potete consultare il nostro blog dove sono riportati i link al Ministero dell’Interno ed alle principali leggi in materia, oltre ad un insieme di articoli che approfondiscono ed esplicano tematiche e cifre sul Comune Unico con rigore scientifico. Cfr. http://comunedelcasentino.blogspot.it/
CASENTINO UNITO

Comune unico e CGL: qualche osservazione critica

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Unità del Casentino bene primario non rinviabile. Renzi (SEL) voterà SI. Da iscritto, ormai quasi quarantennale, alla CGIL, mi permetto di fare alcune osservazioni critiche in merito alle motivazioni con cui il segretario provinciale Giorgio Cartocci ha tentato di spiegare il no al referendum sul Comune unico.

Condivido completamente la premessa (SEL Casentino lo ha più volte sostenuto) che il Comune unico avrebbe dovuto essere il risultato di un processo graduale di aggregazione.

Ma la società, la realtà politica ed economica, oggi si evolve più veloce dei nostri pensieri. E dobbiamo scegliere sulla base della situazione oggettiva in cui ci troviamo, tenendo conto della evoluzione istituzionale, della urgenza di decisioni che non possono, per quanto ci riguarda, non avere come obbiettivo irrinunciabile e non rinviabile una gestione unitaria del Casentino.

Le conclusioni di Cartocci sono in contraddizione con la premessa.

1-Cartocci, il primo motivo per il no lo vede nel fatto che il referendum non indica “gli obiettivi coerenti con l’evoluzione complessiva del sistema istituzionale e infatti individua nella Provincia la titolare di deleghe attualmente all’unione dei comuni.,quando il dibattito generale parla anche della soppressione delle stesse province”.

Certo, la proposta (ed io non l’ho sottoscritta perché non la condividevo) è stata fatta in un’altra epoca. Ma la decisione del governo Monti di trasformare le Province in una specie di Unione dei Comuni (decisione che personalmente ritengo disastrosa) rende ancora più pressante ed urgente la presenza di un Casentino unito. Saremmo davvero in una ingestibile confusione istituzionale se, oltre alle unione dei Comuni di vallata, alla Società della salute ecc.ecc dovessimo avere anche una Unione dei Comuni ex provincia, con un Consiglio di 10 persone nominate da 39 Comuni!

Inoltre, con le Unione dei Comuni volontarie, così come sono ora, abbiamo raggiunto la peggiore disgregazione che si sia mai vista negli ultimi 50 anni. Nessuna Unione dei Comuni in provincia di Arezzo ha visto la partecipazione di tutti i comuni, né in Valtiberina né in Casentino

2-Cartocci dice che il Comune unico “non può non essere il risultato della partecipazione e del coinvolgimento di un larghissimo numero di cittadini e allo stato attuale questo coinvolgimento non sembra esserci. Il terzo: il referendum è strumento di divisione in un momento nel quale di fronte alla devastante crisi che stiamo”

Domando: chi doveva attivare il percorso partecipativo? E per quale motivo il referendum non dovrebbe essere l’occasione e lo strumento per attivare questo processo partecipativo?. Perché tante forze politiche anziché lavorare in questa direzione tacciono nella speranza che il referendum fallisca per poca partecipazione?

Negli ultimi anni la massima partecipazione l’abbiamo raggiunta con i referendum sui beni comuni (acqua, nucleare ecc.). Mi dispiace che Cartocci indichi nel referendum solo uno strumento di divisione. Non è stata sempre questa finora la posizione della CGIL e della sinistra in genere, che hanno utilizzato il referendum per bloccare scelte politiche ritenute inaccettabili.

Non credo nelle funzioni salvifiche e miracolose del Comune Unico o di altre ingegnerie istituzionali. Sono gli uomini, in fondo, che fanno le istituzioni e non viceversa. Ma è indubbio che, data la situazione che si è creata, in particolare in Casentino, oggi solo una decisione seria ed obbligatoria per una gestione unitaria può aiutarci a risolvere i problemi ed a riprendere una costruttiva gestione unitaria della nostra vallata.

Il referendum è consultivo. La Regione dovrà poi deliberare. Dare un sì al referendum per il Comune unico diventa anche un segnale pregnante per le decisioni che la Regione deve prendere nel riassetto istituzionale. Ed è un segnale anche per i nostri sindaci. Perché il mondo non finisce il 7 maggio e qualunque sarà il risultato avremo mesi ed anni difficili che solo con un grande spirito unitario potremo superare evitando drammi umani e sociali. Facciamo in modo che il dibattito referendario aiuti a ricostruire un clima sereno di confronto e non sia ulteriore motivo (strumentale) di divisione e contrapposizione politica e ideologica astratta.

Votare no (domando a Cartocci: quali sono gli obiettivi coerenti con l’evoluzione complessiva del sistema istituzionale di chi vota no?) o astenersi è un atteggiamento rinunciatario, che non tiene conto della gravità della situazione determinatasi per opposte miopie politiche nella nostra vallata ed un incitamento a mantenere il disastroso status quo.

Per questo io, nonostante i dubbi sulla proposta di legge come formulata, voterò sì.

Giorgio Renzi
SEL Casentino

A Serravalle il bollino “Meraviglia Italiana”

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di Eugenio Milizia – A Serravalle è stato conferito il bollino “Meraviglia italiana”, un progetto che realizza un itinerario con un alto impatto storico culturale attraverso la selezione di 1000 tra le meraviglie italiane, individuate tra siti paesaggistici e manifestazioni di carattere culturale. Il progetto è patrocinato, fra l’altro, della Camera dei Deputati, del Ministro della Gioventù e del Ministero per i Beni e Attività culturali.

Castellare sei miglia a tramontana di Bibbiena situato sopra un dirupato sprone dell’alpe di Serra prolungamento del monte Cotozzo, dove confluiscono i fossi di Camaldoli, di Serravalle e di Prataglia, ebbe origine nel 1188, edificato da Amadeo Vescovo di Arezzo, al crocevia delle strade che conducono l’una a Camaldoli e l’altra alla Badia di Prataglia, per proseguire poi verso Corezzo, nel qual luogo questa strada si innestava poi a Serra in quella Via Romea che conduceva in Romagna.

Morto Amadeo, il Vescovo Guglielmo Ubertini, di lui successore, dette nel 1253 il feudo all’abate di Prataglia Guglielmo, che si obbligò a pagargli annualmente ventisette denari per ogni focolare. Le continue lotte fra Ubertini, Tarlati e Guidi, che insanguinavano il Casentino nel ‘300, indussero i monaci di Prataglia poco dopo la metà di questo secolo, a cedere in accomandigia per dieci anni il castello di Serravalle con quello di Frassineta ad Azzone degli Ubertini,

Nel 1404, però, la repubblica fiorentina spedì in Casentino 500 soldati al comando di Giacomo d’Alamanno Salviati, che riuscì a dominare i bellicosi Ubertini ed i Guidi di Bagno, facendoli sloggiare da oltre trenta castelli, tra cui quello di Serravalle. Da allora il feudo di Serravalle fu aggregato alla podesteria di Bibbiena sotto l’egemonia della Repubblica fiorentina, quindi passò ai Medici ed ai Lorena Granduchi di Toscana e finalmente allo Stato iItaliano.

Nel1865 Serravalle contava 584 abitanti. La strada attuale fu costruita dal 1901 al 1903. Sulla cima del colle di Serravalle sorge una moderna chiesa in stile romanico, fatta costruire con pietra serena del luogo e a proprie spese da un mecenate italo-americano, Egisto Paolo Fabbri. Presso le suore Mantellate, i bambini delle elementari apprendono attivamente la musica con l’originale metodo ideato dall’americana Justine B. Ward.

Nativo di Serravalle è l’illustre teologo padre Mariano Cordovani, di umili natali, che fu per molti anni maestro dei sacri palazzi apostolici nella Città del Vaticano. Deceduto il 5 agosto 1950 a Roma, le sue spoglie mortali riposano nella chiesa parrocchiale. A rappresentare il Pontefice Pio XII, il giorno dell’inumazione, il 29 settembre 1952, venne l’allora arcivescovo pro-segretario di Stato Mons. Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, che in quella occasione soggiornò all’Eremo di Camaldoli.

Oggi Serravalle è una quieta stazione climatica, adattissima per chi desidera riposarsi verament; dispone di alcuni elementi di prim’ordine: l’essere appartato, anzi isolato, lontano dai centri urbani e dalle strade di grande traffico, con aria buona, acque pure, verde e silenzio.

SEL: confronto sul Comune Unico

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“Comune Unico: pro e contro-Immaginiamo e costruiamo insieme il futuro del Casentino”. È questo il tema della tavola rotonda organizzata da Sinistra ecologia Libertà del Casentino per giovedì 3 maggio a Bibbiena, nella sala comunale, alle ore 21. Sono stati invitati quattro Sindaci, Bernardini di Bibbiena e Fantoni di Pratovecchio, espressione di liste civiche, Renzetti di Castel San Niccolò e Santini di Stia, che ricopre anche il ruolo di Presidente dell’Unione dei Comuni, espressione del centro sinistra.

“ Una scelta coerente con la nostra impostazione, dichiarano i dirigenti di SEL. Non abbiamo voluto organizzare un incontro tra comitati del sì e del no (tra l’altro noi non abbiamo aderito a nessun comitati, ritenendo diverso il ruolo dei partiti). Non ci interessano gli scontri tra tifoserie. Abbiamo scelto un incontro ed un confronto di carattere istituzionale. Parlare di comune unico o di unione dei Comuni non significa parlare del sesso degli angeli, né se si è di destra o di sinistra, ma di quali sono gli strumenti, e le forme anche istituzionali per garantire ai nostri concittadini i migliori servizi per il futuro, in una situazione difficilissima anche per gli amministratori locali.

I Sindaci hanno una grande responsabilità: devono saper spiegare alla gente come immaginano il futuro della vallata, come vogliono organizzarlo, in modo concreto, preciso, legato ai bisogni dei cittadini, uscendo dai loro ristretti campanili”

La serata sarà introdotta da un breve documento in cui SEL ha cercato di riassumere alcune delle motivazioni pro e contro il Comune Unico, come base per il dibattito, anche per evitare contrapposizioni astratte.

In particolare, sottolinea SEL vogliamo evitare che no e sì si confondano con destra e sinistra, attivando una contrapposizione politica e ideologica che non ha nulla a che fare con il problema in discussione.

“La domanda, poi, che a conclusione della serata vogliamo fare a tutti i Sindaci, aggiunge Luca Tafi, coordinatore di SEL, è la seguente: ma dopo il 7 maggio, finito il referendum, qualunque sarà il risultato, che cosa intendete fare? Continuerete nello scontro disastroso tra civici e politici, aspettando Godot, e rendendo il Casentino sempre più marginale, o intendete trovare il modo di riprendere un cammino comune? Perché, non dimentichiamolo, il referendum è consultivo e la Regione dovrà prendere decisioni ed i tempi saranno lunghi. Il Casentino non può aspettare”

Sinistra ecologia Libertà Casentino
Ufficio stampa

Firenze-Napoli e viceversa

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Un nuovo spettacolo con fini benefici a favore del Centro Alzheimer di Stia organizzato dal Lions Club Casentino. Stavolta il protagonista sarà l’attore, regista e cabarettista fiorentino Brunetto Salvini con un suo divertente lavoro dal titolo FIRENZE – NAPOLI E VICEVERSA con Brunetto Salvini saliranno sul palcoscenico Lisetta Luchini, voce e anima del canto popolare toscano, il chitarrista e cantante napoletano Enzo Carro ed il comico fiorentino Giovanni Lepri, con le loro canzoni, macchiette, personaggi e tradizioni…
Lo spettacolo si svolgerà al TEATRO comunale di STIA, SABATO 5 MAGGIO alle ore 21.
Nel corso della serata sarà consegnato il premio MELVIN JONES a Brunetto Salvini per la sua generosa partecipazione agli eventi benefici dei Lions.
Data l’eccezionalità dell’evento, a libero ingresso, e la validità artistica dello stesso è atteso il pubblico delle grandi occasioni per passare qualche ora in sana allegria.

La figlia di Aldo Moro Ospite a Romena

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Agnese Moro, figlia dello statista ucciso dalle Brigate Rosse, sarà a Romena domenica prossima, 22 aprile. Agnese, che in passato ha anche scritto un’affettuosa biografia del padre Aldo (intitolata “Un uomo così”) parteciperà all’incontro dal titolo “Dalle ferite al perdono” in programma alle ore 15 nella pieve romanica. Un incontro nel corso del quale, accanto alla testimonianza personale, forte e coinvolgente, del suo percorso di vita, così segnato dal sequestro di suo padre e dall’omicidio della sua scorta, emergerà anche il desiderio di guardare aldilà delle sbarre, lì dove sono stati anche carcerieri e assassini di suo padre, per raccontare la storia di un uomo, Carmelo Musumeci, condannato all’ergastolo.

Nel corso dell’incontro, infatti, Agnese presenterà infatti il libro “Undici ore di un uomo ombra”, in cui Carmelo racconta le uniche undici ore di libertà che gli sono state concesse dal 1991, quando ha cominciato a scontare la sua condanna, a oggi, per discutere la sua tesi di laurea in giurisprudenza. Condannato al “fine pena mai” per fatti di sangue legati alla sua partecipazione a organizzazioni malavitose, Carmelo ha compiuto un percorso di profondo cambiamento in carcere, accompagnato in questo cammino dall’Associazione comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi.

“Dalle ferite al perdono” metterà dunque in comunicazione chi è vittima di un reato terribile, come è successo a Agnese, con chi sconta una pena lunga quanto l’esistenza (l’ergastolo ostativo, che sconta Carmelo, non prevede alcuna forma di attenuazione del regime carcerario), pur avendo mostrato segni tangibili di un cambiamento di vita. Sarà dunque un’occasione per entrare in contatto profondo con parole come giustizia, verità, riconciliazione, perdono, da parte di chi le vive e le tocca con mano.

Accanto ad Agnese Moro parteciperanno all’incontro anche Nadia Bizzotto e Giuseppe Angelini, della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che da molti anni frequentano come volontari il carcere di Spoleto, e che hanno seguito molto da vicino il percorso di Carmelo.
L’incontro è aperto a tutti

La CAROVANA ANTIMAFIE transiterà dal Castello di Poppi

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Sabato 21 aprile dalle ore 10, nella Sala dell’Acquamanile, conferenza sul tema:
“Una piaga anche toscana: il Caporalato”.
Interverranno:
Mariella RICCI – vice pres. Provincia Arezzo
Marcello BIAGINI – Ass Cultura Unione dei Comuni del Casentino
Maurizio PASCUCCI – Responsabile del Progetto “Liberaci dalle spine”
Mercedes LANDOLFI – Fillea CGIL nazionale
Gilberto PITTARELLO – Filca CISL
Sen. Silvia DELLA MONICA – Comm.ne parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia

Moderatore: Francesco ROMIZI – Pres. ARCI Arezzo e referente di “Libera”

Alle 12.30
Buffet offerto dalla Sezione soci COOP Centro Italia di Bibbiena con prodotti provenienti dai terreni confiscati alla mafia.

In concomitanza con la conferenza al Castello di Poppi, mostra fotografica “I volti della Resistenza” di Lorenzo Nasi e Giulio Malfer.
In esposizione, materiali della Biblioteca Rilliana, del Museo della Resistenza di Moggiona e della collezione privata di Luca Grisolini.
Visione di video-documentari tratti dal progetto “600 minuti di Novecento” dell’Unione dei Comuni del Casentino – Servizio CRED
La mostra si è potuta realizzare grazie alla collaborazione con l’Associazione culturale “La Balena”, ANPI e CGIL Casentino.

E’ in edicola il Casentino 2000 di maggio anche a Firenze

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Il numero 222 di maggio in edicola esce a pochi giorni dal referendum consultivo sul Comune Unico del Casentino. Il nostro giornale ha voluto ribadire il suo appoggio al SI con una copertina che, subito, fa capire cosa, tra l’altro, potrebbe succedere con il sostegno alla nascita del Comune Unico.

Inoltre due storie: una che riguarda l’unione dei comuni, a cui la Corte dei Conti ha inviato una formale comunicazione che non è stato possibile avere nonostante la legge garantisca l’accesso agli atti pubblici; e una il comune di Poppi, dove è stato negato il permesso al Comitato promotore di organizzare uno spazio informativo a favore del SI al Comune Unico, dimostrazione questa di quanto sia necessario cambiare, subito e presto.

Il Badalischio questa volta è arrivato fino a Subbiano ed è stato assegnato a Ilario Maggini, sindaco di uno dei comuni più virtuosi d’Italia… dove i lampioni stanno in piedi con le zeppe. Vedremo se il sindaco accettando il nostro premio ci vorrà spiegare questa curiosa situazione.

Poi alcune raccolte fotografiche ci portano:
A Stia la già pessima situazione del nuovo palazzetto dello sport, inaugurato nel 2008, dove sono stati sufficienti alcuni giorni di pioggia per allagare parte della struttura.
A Poppi dove la ex scuola elementare, abbandonata a se stessa, è stata devastata in modo vergognoso.
Queste raccolte fotografiche vengono pubblicate ad un anno dalla nostra denuncia sullo stato in cui si trovavano le ex scuole medie di Stia, dove era stato distrutto e danneggiato tutto il materiale lasciato in quella sede al momento della chiusura.

Continuiamo a seguire le iniziative realizzate in occasione del millenario di Camaldoli raccontando dei Papi e dei laici che hanno visitato questo importante simbolo della spiritualità.

Torniamo a Strada in Casentino per parlare della situazione della viabilità dopo la rivoluzione di qualche mese fa. Mentre a Stia un articolo dedicato al mitico “campetto” lo spazio che ha visto crescere tante generazioni.

Giuliano Cecconi di Bibbiena ci ha raccontato la sua storia che ha visto protagonista l’ospedale del Casentino. Mentre a Rassina grazie ad un gruppo su facebook si stanno raccogliendo tante foto e ricordi del Paese per costruire un grande e condiviso archivio di memorie.

IL lavoro di due strutture importanti per il nostro territorio: la sperimentazione della pet therapy nella casa di riposo di Certomondo a Poppi e le attività di recupero del C.E.I.S. di Capolona.

Bibbiena protagonista nello sport e nello spazio associazioni con:
La presentazione della 20° edizione della Casentino bike
La squadra di calcio UISP Le Logge Club
L’appuntamento con Ecologica organizzato dalla proloco Bibbiena Stazione
L’evento organizzato dalla Associazione Pro Centro Storico “dalle parole ai Fabbri”.

Inoltre un articolo di Alessandro Nesi presenta una interessante scoperta che ha permesso di attribuire a Michelangelo Vestrucci un dipinto che si trova nella Pive di Salutio.

E ancora Benessere, cucina, libri…

Buona lettura!

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