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sabato, 20 Aprile 2024

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Psicofarmaci: veleno o cura?

da Pro Centro Storico – L’evento ad ingresso gratuito si terrà venerdì 5 aprile dalle ore 21.15 nello splendido contesto della sala P. Cordovani (altrimenti nota come Sala delle Colonne) presso il Santuario di Santa Maria del Sasso. L’intervento del prof. Bandecchi, già docente di neuropsicofarmacologia all’Università di Perugia, sarà introdotto e moderato dal casentinese Marco Roselli, che racconterà la propria esperienza narrata nel libro autobiografico “Fratello Panico”. L’idea di questo evento dal tema attuale e certamente delicato, prende avvio dalla consapevolezza che circa 11 milioni di italiani assumono regolarmente psicofarmaci, spesso senza conoscerne i reali meccanismi di azione. Per questo si cercherà di fare chiarezza sul loro uso o abuso e se questi medicinali possono essere considerati “angeli” o “demoni”. Molte saranno le domande alle quali si cercherà di rispondere in modo serio ma al contempo leggero: sul nostro stile di vita sempre più esigente e meno adatto alle caratteristiche dell’uomo, sulla possibilità di sconfiggere il dolore con la spiritualità, la volontà e il buon senso, su quanto siamo “padroni” della nostra testa. Si cercherà di capire se esistono farmaci stupidi, altri mediamente intelligenti ed altri ancora geniali e se la cura attraverso le parole può andare a braccetto, quando necessario, con la cura per mezzo di medicine, chiedendosi se queste facciano davvero così male. “Potrebbero la volontà, il ragionamento e il buon senso sostituire le medicine? La spiritualità da sola potrebbe sconfiggere il dolore? Oppure, come ci insegna Giobbe, questa può dare un senso al dolore, ma non combatterlo ad armi pari? Perché anche i buoni soffrono e spesso i cattivi dormono meglio dei giusti? Quanto siamo padroni della nostra stessa testa?” sono tutti interrogativi ai quali si cercherà di rispondere durante la conferenza” spiega il professor Bandecchi. “Evento importante – afferma Michel Scipioni presidente della Pro Centro Storico – per ribadire quanto la nostra associazione sia interessata ad eventi culturali e alla formazione critica dei nostri cittadini. Un ringraziamento alla comunità domenicana e in particolar modo ai padri Giuseppe e Giovanni Serrotti del Sasso per l’ospitalità”.

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