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venerdì, 19 Aprile 2024

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Raffaello a Bibbiena. Torna il Cardinale

Domani alle ore 12,30 arriverà a Bibbiena il quadro di Raffaello che raffigura il Cardinal Dovizi il quale verrà collocato all’interno del Museo Archeologico del Casentino insieme ad altre importanti opere anche letterarie, grazie ad un suggestivo allestimento curato dall’Architetto Samuela Ristori. Un momento davvero importante poiché, di fatto, il CardinaI Dovizi torna nella sua terra, in quella Bibbiena che gli ha dato i natali. Ci torna nella veste di un ritratto, di uno sguardo carpito all’eternità, di un’immagine che lo ha reso grande al di là del tempo. Si tratta del capolavoro di Raffaello Sanzio, suo amico intimo, autore dei più bei capolavori di ogni tempo. Ci torna poi in grande stile, visto che questo ritratto – attribuito a Raffaello senza ombra di dubbi – è stato completamente restaurato proprio per questa occasione ed il mondo così non l’ha mai visto. Un evento reso ancora più importante dal ritrovamento, sempre alla Palatina di Firenze da dove viene l’opera, della cornice originale del quadro cambiata quando lo stesso andò a far parte della collezione di Giovan Carlo dei Medici.
La mostra recupera diversi aspetti della vita del Cardinale e la sua amicizia con Raffaello va ben al di là del semplice rapporto tra committente e artista. Il Dovizi voleva infatti far sposare a Raffello sua nipote e anche se la cosa non andò a buon fine per volontà dello stesso artista. Inoltre ricordiamo che Raffaello lascerà la casa di Roma al Cardinale, da qui e dai numerosi scritti si evince il rapporto che legava i due. Il Bibbiena ordinato Cardinale nel 1513, era il tesoriere del Vaticano colui che in sostanza non solo pagava gli artisti come Michelangelo e Raffaello, ma decidev anche quali di questi dovevano lavorare.
Il momento per Bibbiena è di grande importanza: la città si riappropria delle proprie radici fatte di una storia lunga secoli, ma anche dell’orgoglio di essere al centro di un tutto, e non solo un punto in periferia. Con il Cardinal Bibbiena si celebra anche la fierezza di un intero territorio, per quello che ha dato ed è stato in una gloriosa storia passata, ma soprattutto per ciò che sta dando al tempo presente.
Il ritratto del Cardinal Bibbiena sarà esposto con tante altre opere, tra cui spiccano per importanza un Reliquiario seicentesco in rame dorato, proveniente dal Santuario di Santa Maria del Sasso e donato dallo stesso Cardinale alla sua città, Alcune lettere originali del Cardinale che vengono dall’Archivio di Stato di Firenze e da quello di Mantova; il Testamento di Bernardo Dovizi, del 1520 conservato alla Biblioteca Città di Arezzo e soprattutto la Prima edizione della Commedia della Calandra, Siena, 1521, Biblioteca Nazionale di Firenze. Quest’ultima opera ha una centralità non solo artistica e culturale, ma anche simbolica in quanto la mostra dedicata al ritratto di Raffaello rappresenta per Bibbiena l’atto conclusivo dei festeggiamenti per il cinquecentenario della messa in scena de “La Calandria” scritta appunto dallo stesso Dovizi, opera letteraria che insieme ha rotto una tradizione e allo stesso tempo avviato un nuovo modo di comporre.

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