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venerdì, 9 Maggio 2025

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Una Legge di Stabilità che destabilizza l’Italia…

La stampa mainstream descrive, sotto dettatura dello (s)governo Renzi, una finanziaria che non toglie nulla e dà molto, accreditando l’immagine di un Presidente del Consiglio che batte i pugni sul tavolo e mette in discussione le politiche neoliberiste europee: niente di più lontano dalla verità, poiché l’esecutivo si muove “nel pieno e pedissequo rispetto delle regole di bilancio adottate dall’Unione Europea” e quindi nessuna contesa viene aperta per modificare i vincoli-capestro su deficit, Fiscal Compact e quadro complessivo delle politiche di austerità…
La realtà ci dice infatti che: 1) Vengono detassati i profitti delle imprese, con il taglio dell’IRES per 4 miliardi di euro, a regime nel 2017 (tra l’altro, già la precedente legge di stabilità, come quelle di Monti e Letta, aveva già fortemente diminuito il prelievo fiscale sulle imprese, grazie ai 5 miliardi di riduzione dell’IRAP per il 2015 e ulteriori 4 miliardi nel triennio 2015-2017; 2) Viene attivato un superammortamento al 140% (!) per gli investimenti effettuati dalle imprese entro il 2016; 3) C’è una detassazione, per 600 milioni di euro a regime, dei premi di produttività; 4) C’è un aumento delle spese militari, con la vergognosa conferma dei 13 miliardi di euro per il programma di acquisto dei cacciabombardieri e con l’incremento dei fondi per Eurofighter e Fremm; 5) Si assiste all’eliminazione generalizzata dell’imposta sull’abitazione principale, che va a vantaggio dei più abbienti, con 1 miliardo e 400 milioni di euro regalati a chi possiede abitazioni di pregio, i quali – pur essendo solo il 10% del totale – concorrevano per il 37% al gettito complessivo: questi proprietari usufruiranno di uno sgravio maggiore, in proporzione, di coloro che hanno una casa più modesta…mentre persino chi ha ville e castelli (su cui alla fine la TASI resta, perché il governo ha fatto retromarcia per soli motivi di immagine) godrà di uno sconto medio di 1.000 euro, grazie alla diminuzione dell’aliquota massima; 6) Viene favorita l’evasione fiscale, tramite l’innalzamento dell’uso del contante da 1.000 a 3.000 euro, con la ridicola scusa di sostenere i consumi: ce la vedete gente che va in giro con quel contante per comprare un PC, una lavatrice e un televisore tutti insieme? 7) Ci sono ulteriori tagli alla sanità pubblica: il Fondo Sanitario Nazionale viene rideterminato in 111 miliardi di euro, comprensivi di 800 milioni per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza. Di fatto, in poco più di 1 anno, i finanziamenti previsti a luglio 2014 sono stati ridotti di 6 miliardi e 700 milioni…così da collocare la spesa pubblica per la sanità in Italia al 6,6% del PIL, cioè ad uno dei livelli più bassi in assoluto in Europa…
In definitiva, la legge di stabilità 2016 è una lode al neoliberismo: generosa verso i ceti abbienti, i ricchi e le imprese, a cui destina cospicue risorse attraverso mille rivoli, avara nei confronti dei poveri, dei disoccupati, dei pensionati e delle piccole aziende, con annessa distruzione di tutto ciò che riguarda le funzioni pubbliche…

Fausto Tenti
(Segretario provinciale PRC di Arezzo)

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