La battaglia sul progetto di recupero (si fa per dire) del Consorzio agrario e piazza Palagi a Bibbiena Stazione non può essere archiviata. L’approvazione , ambiguamente e sospettosamente frettolosa da parte del nuovo Consiglio Comunale non può passare sotto silenzio, soprattutto per le stesse dichiarazioni di Bernardini e della sia maggioranza nel Consiglio Comunale di Giugno.
Prima di tutto prendiamo atto che la giunta è stata costretta ad accogliere anche alcune delle nostre osservazioni. Il che dimostra che la nostra contestazione non era ideologica né pregiudiziale, ma basata sui fatti. Ma non siamo ingenui. L ‘accoglienza di parte delle osservazioni è più formale che reale. Per molti problemi si rimanda al progetto esecutivo, come se questo potesse ribaltare il piano di recupero dettagliato già approvato!
Ma ci preme sottolineare le contraddizioni evidenti nelle dichiarazioni e giustificazioni della giunta Bernardini.
Nelle ASSEMBLEE PUBBLICHE SVOLTESI A Bibbiena Stazione l’Assessore Lorenzoni, ed anche il Sindaco, contestarono le minoranze che avevano presentato il progetto adottato dal Consiglio Comunale a gennaio, dichiarando che quello era il progetto dei privati, non del comune (falso, perché il comune adottandolo lo fa proprio) e che nel frattempo la giunta lo aveva cambiato in modo sostanziale!.
Nelle risposte date alle obiezioni delle minoranze nel Consiglio Comunale di giugno sia Lorenzoni che il sindaco hanno affermato che le modifiche erano solo marginali e di dettaglio, quindi il progetto poteva essere approvato in via definitiva. Insomma tutto il contrario di quanto affermato nelle pubbliche assemblee.
La massima ed unica giustificazione data dal Sindaco e dal capogruppo di maggioranza, come può essere ascoltato dalla registrazione del dibattito in consiglio, è stata che la loro lista aveva avuto un sacco di voti a Bibbiena Stazione quindi loro andavano avanti. Come se i voti ottenuti sanassero anche le illegittimità! Anche Alemanno a Roma aveva avuto i voti!
“Non si può fermare la macchina” ha dichiarato il loro capogruppo:
Già, ma quale macchina? La macchina degli accordi indicibili?.
Certo se ai cittadini che contestano si dice che il progetto sarà modificato sostanzialmente, poi dopo le elezioni si afferma che si tratta solo di modifiche di dettaglio ed il progetto può essere approvato definitivamente perché nella sostanza non cambia, per noi si tratta di imbroglio scientifico dei cittadini.
Ai Sindaco Bernardini ed ai suoi allegri compari diciamo: Avete avuto la maggioranza per governane ed è vostro diritto-dovere farlo. Ma non avete avuto l’autorizzazione a fare quello che volete, cambiando continuamente le carte in tavola. La democrazia non è’ autorizzazione al potere assoluto, discrezionale ed indiscutibile per tutta la legislatura. E’ il mandato ad amministrare all’interno di regole e leggi, che fino ad ora non avete dato grande dimostrazione di sapere rispettar, ed in attuazione del programma che avete presentato agli elettori, che avete già dimenticato!
SE poi la vostra arroganza è ulteriormente facilitata e garantita dal clima di larghe intese (anzi di larghi inciuci ) che si è instaurato in Casentino .(in verità non da oggi, per chi non aveva le il prosciutto sugli occhi)…saremo sempre più costretti a sentirci romani, di quella Roma che in questi giorni è su tutti i giornali, non solo nazionali! E non per cose particolarmente onorevoli!
Luca Tafi, SEL Casentino