I Carabinieri della Compagnia di Bibbiena hanno arrestato un uomo, originario del sud Italia, per evasione dagli arresti domiciliari e false attestazioni riguardanti le proprie generalità. L’importante risultato operativo, che abbraccia anche la sentita tematica delle truffe e dei furti in danno di anziani con la tecnica del “falso carabiniere”, trova la sua genesi nel pomeriggio del 02 ottobre u.s.
In quelle ore, molteplici erano stati gli alert al 112 da parte di diversi nuclei familiari della vallata che erano stati contattati da sedicenti Carabinieri, i quali prospettavano sinistri stradali occorsi a parenti. Viste le presunte responsabilità di questi, sarebbe stato necessario versare cauzioni in contanti e/o preziosi. Fortunatamente, le numerose campagne di sensibilizzazione condotte dai Carabinieri della Compagnia di Bibbiena in raccordo con il Comando Provinciale di Arezzo, sortivano il loro effetto in quanto diverse “anziane signore” contattate dai malintenzionati, non si facevano irretire nell’inganno ma al contrario allertavano la Centrale Operativa.
Dopo una serie di accertamenti nelle zone prossime alle abitazioni delle anziane contattate, l’attenzione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e della Stazione di Poppi, veniva attirata da un’autovettura Fiat 500, a noleggio, che veniva sottoposta a controllo. A bordo un uomo, tra i 50 e i 60 anni, con marcato accento napoletano che diceva di essere sprovvisto di documenti. Condotto in caserma e sottoposto a fotosegnalamento, emergevano le sue vere generalità, nato nel 1966.
Si trattava di un evaso dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto dal mese di settembre 2023. Inevitabile quindi l’arresto e la contestazione anche del reato di false attestazioni riguardo l’identità.
Trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia di Bibbiena, veniva giudicato con rito direttissimo il giorno seguente, ieri 3 ottobre. Il Tribunale di Arezzo, emettendo l’ordinanza di convalida di arresto, applicava anche la misura della custodia cautelare in carcere.
Mentre venivano svolte le incombenze di rito, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Grosseto perveniva un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dell’autorità giudiziaria di quel capoluogo e riguardante l’uomo arrestato a Bibbiena, che ovviamente veniva lui notificata dall’Arma Casentinese.
In buona sostanza le intuizioni dei Carabinieri di Bibbiena, che nel merito stanno svolgendo ulteriori indagini, riguardo il possibile legame del soggetto con la galassia dei truffatori e ladri provenienti dall’area campana che si spacciano per appartenenti all’Arma dei Carabinieri, trovava una prima conferma proprio nel provvedimento cautelare emesso a Grosseto.
Il 15 settembre 2023 infatti, motivo per il quale si trovava ai domiciliari, dopo aver convinto un’anziana donna nel grossetano, a credere che sua figlia si trovasse in stato di fermo per un inesistente incidente, si recava presso la sua abitazione e commetteva un furto di ingente valore. Quando ormai l’anziana si rendeva conto che in realtà il carabiniere era un ladro, era ormai troppo tardi.
I Carabinieri di Grosseto dopo aver individuato l’auto utilizzata dal ladro e diramate le ricerche, facevano si che il sospetto fosse arrestato in autostrada dalla Polizia Stradale di Cassino, in provincia di Frosinone.
L’uomo si trova in carcere ad Arezzo per rispondere dei vari reati commessi sul territorio toscano, quindi anche in Casentino. Comunque in corso ulteriori accertamenti.
L’occasione è propizia per ricordare che i Carabinieri e le forze di polizia in genere, non chiamano al telefono per chiedere denaro o preziosi per sanare eventuali situazioni occorse a familiari o amici. Nel caso bisogna allertare immediatamente il 112 servendosi di un altro telefono o riagganciare la chiamata e successivamente allertare il numero unico di emergenza.
Le persone sottoposte ad indagini si presumono innocenti.