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domenica, 6 Luglio 2025

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Casentino in zona rossa, in Toscana l’indice RT è ora il più alto d’Italia

Toscana (e Casentino) in zona rossa. In base alla rilevazione settimanale (dati della settimana dal 2 all’8 novembre) della cabina di regia del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità, la nostra regione ha l’indice Rt (cioè il tasso di contagiosità) a 1,8;  il più alto in Italia. Un dato che la classifica subito tra le regioni a indice più elevato. La nuova ordinanza entrerà in vigore da domenica 15 novembre, fino al 29 novembre.

Quste le nuove restrizioni della zona rossa:

– È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.

– Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

– Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

– Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, lescuole elementari e la prima media.

– Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

– Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.

– Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito.

Il primo commento dalla politica arriva con le dichiarazioni dell’On. Stefano Mugnai. Vice Presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati

“Siamo in attesa di comprendere se la Regione Toscana fra poche ore, passerà da zona arancione a zona rossa. Se ciò accadrà saremo i primi ad impegnarci ancor più assiduamente affinche’ la curva dei contagi cali. Ora innanzitutto è prioritario pensare alla salute dei Toscani e di ogni cittadino Italiano. Subito dopo, però verrà il momento di fare emergere con chiarezza davanti alla popolazione tutte le cause di questo collasso della regione Toscana che in pochi giorni si è trovata da essere in fasce gialla a diventare zona rossa. Ci sono evidenti responsabilità che non potranno essere nascoste dietro un algoritmo. Per tutti i mesi della scorsa estate, da giugno fino a settembre, nulla è stato fatto di serio per prevenire questa situazione, nulla se non riempirsi la bocca di annunci da campagna elettorale avvicinandosi al voto delle regionali. La Giunta uscente guidata da Rossi e quella entrante presieduta da Giani mai sono stati concreti nel prevenire la seconda ondata. Ciò è grave, perchè dimostra che il primo lockdown purtroppo non ha insegnato nulla a questa classe politica che governa il territorio toscano”

“Abbiamo fatto decine di appelli come Forza Italia, affinché fossero adottati protocolli più rigorosi e razionali per affrontare il virus all’interno delle Rsa Toscane ed ancora per ottenere una maggiore rapidità nell’effettuazione ed anche nell’esito dei tamponi per i contatti diretti con positivi conclamati. Inoltre niente è stato fatto di significativo per il trasporto pubblico locale per renderne la fruizione più sicura. Poco e nulla è stato fatto per rafforzare la sanità di territorio. Il contagio lo si è rincorso senza mai dimostratore la capacità di prevenirlo.
Adesso siamo con ogni probabilità alla vigilia di un disastro che ha dei responsabili ben chiari che ad emergenza terminata non esiteremo ad indicare. Un disastro che piegherà ancora di più il tessuto economico e sociale della nostra regione già gravemente provato da lunghi mesi di crisi. La gente pretende trasparenza nella gestione della Cosa pubblica, nessuno potrà quindi fermare la verità. Non ci resta adesso che attendere le decisioni del Ministro Speranza.”

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