In alto Casentino c’è un gran lavorio nella cabina di comando elettorale di “Futura”, dove da mesi il sindaco uscente Nicolò Caleri fatica e si sbraccia per riuscire nella non scontata impresa di rimanere l’Amministratore più pagato della vallata.
Niente viene lasciato a caso, soprattutto cercando di depotenziare e indirizzare altrove eventuali ostacoli e “competitor amici”. Così ecco l’autoproclamata ricandidatura, lanciata ormai da tempo immemorabile dallo stesso Caleri, che ha costretto il PD locale, a quanto dicono le voci raccolte dal Badalischio senza entusiasmo, a far buon viso a cattivo gioco e a digerire il rospo.
Nonostante questo non è che poi tutto sia filato liscio tanto che più di qualcuno sta silenziosamente prendendo le distanze dal gruppo di Caleri e, soprattutto, sono state insistenti comunque le voci di possibili candidature alternative. Così ecco non poco tempo fa lo stesso Caleri postare sul suo profilo Facebook un accorato sostegno per la riconferma di Luca Santini, da mesi in sosta ai box della politica, alla presidenza del Parco. Dello stesso Santini si è parlato a più riprese come di un nome gradito a una parte non trascurabile del PD stiano e la sua riconferma a capo dell’Ente che tutela le foreste, cancellerebbe più di un problema per il sindaco uscente.
Allo stesso modo dalle parti di Pratovecchio non si fa mistero che la probabilità di candidare l’attuale vicesindaco Serena Stefani, anche con una lista alternativa a Caleri, sia stata per molto tempo ben più di una semplice ipotesi. In questi giorni si è però dispiegata la soluzione anche a questo con la probabile elezione della stessa Stefani ai vertici del Consorzio di Bonifica (che nessuno sa bene a cosa serve, se non a inviare puntuale le bollette).
Ma non è detto comunque che tutto questo spostamento di pedine sulla scacchiera porti veramente acqua al mulino di Caleri. L’uscita di scena di Serena Stefani potrebbe per molti, soprattutto a Pratovecchio, aver cancellato l’unico motivo per turarsi il naso e votare di nuovo la lista di “Futura” e questa nuova situazione potrebbe portare ad un “rompete le righe” i cui effetti sono adesso difficilmente valutabili.
Ma il nostro valoroso condottiero in cerca di riconferma non sembra preoccuparsi e continua a pubblicare numeri, dati, elenchi di improbabili realizzazioni per piazzare al meglio il suo prodotto e, come in tutte le campagne promozionali, non può mancare il “catalogo” con il quale in questi giorni ha inondato le case e le vie del paese. Una pubblicazione patinata per la quale non sembra si sia fatta economia e della quale, visto anche il logo del Comune in evidenza, sarebbe interessante conoscere costo e provenienza dei finanziamenti.
Se infatti è una pubblicazione istituzionale, come minimo avrebbero dovuto esserci inseriti anche i contributi e le valutazioni di fine mandato dei gruppi di opposizione, se invece è una pubblicazione “elettorale” allora quel logo del Comune doveva essere sostituito dal simbolo della lista del sindaco uscente.
Il Badalischio sta investigando per avere dati più precisi su quanto stampato e c’è già chi ha paventato che ci potrebbero essere gli estremi per un ricorso alla Corte dei Conti…
Ma, conoscendo il personaggio, immaginiamo che non saranno, per adesso, questi “conti” a preoccupare Caleri… che forse nelle ultime settimane ha ben altri numeri che gli stanno complicando la situazione a Pratovecchio Stia. Si tratta di quelli degli iscritti alla prima classe della scuola primaria del prossimo anno che, viste anche le normative previste per la formazione delle classi, rischiano di portare a spiacevoli esclusioni per due studenti.
Certo sembra impossibile questa situazione in un paese che fino a circa otto anni fa riusciva ad avere, sempre nelle prime classi, un numero doppio di studenti e tre sezioni. Ma i numeri sono implacabili e non si può nascondere il drastico calo di abitanti che si è verificato anche questi ultimi 5 anni.
Forse, se questo delicato periodo successivo alla fusione, avesse visto maggiore condivisione e un diverso uso delle tante risorse aggiuntive disponibili, la situazione avrebbe potuto essere diversa… ma il sindaco eletto con il 39% dei voti ha sempre operato come se rappresentasse ben più della maggioranza e i risultati, al di là della propaganda, si vedono.
Il Badalischio Elettorale