21.7 C
Casentino
giovedì, 3 Luglio 2025

I più letti

Crisi politica in Casentino

da Popolo della Famiglia Arezzo – Due grandi insulti dalla Regione Toscana “a trazione renziana” per le Terre del Casentino hanno segnato sotto tutti i fronti la popolazione già in ginocchio per la crisi economica, per la denatalità e per la fuga dei giovani negli ultimi 30 mesi. Dapprima l’ospedale costato milioni e milioni di Euro (al 2007 erano stati spesi 8 milioni di euro dei cittadini casentinesi!) è stato mutilato dopo una decisione presa quasi di nascosto dai Sindaci del luogo mediante la sottoscrizione dei cd. patti territoriali con la Asl competente sotto la direzione del Sindaco uscente di Bibbiena (ndr.: ora interessato ad una fusione che gli consentirebbe la terza candidatura); Sindaco uscente di Bibbiena il quale come “Capo della Conferenza dei Sindaci” non spese una parola od un rigo od una protesta a difesa dell’Ospedale e contro la chiusura del Punto Nascite nonchè della Chirurgia d’Urgenza ( in violazione dell’art. 32 della Costituzione e dei logici corollari normativi a difesa della salute nelle zone montane e disagiate). In questi ultimi anni è stato subdolamente fatto credere ai casentinesi dalla Regione Toscana e dall’ Asl locale che la chiusura del Punto Nascita era inevitabile perchè pericoloso ma invece in realtà nel 2014 era stato certificato dalla medesima Regione Toscana come il reparto fosse statisticamente a bassissima mortalità (la minore della Toscana) e quindi tra il più sicuro. Per anni l’Asl competente ha dichiarato che il Punto Nascita dell’Ospedale di Bibbiena era “un’eccellenza”, attrattivo e meno costoso in quanto le prestazioni erogate in un piccolo ospedale – sempre che siano rispettate le “leges artis” – sono efficaci ed economiche anche per la vicinanza territoriale al bisogno sanitario(principi di prossimità e sussidiarietà che devono orientare una”buona amministrazione” secondo la volontà dei Legislatori più evoluti).

In data 8 agosto 2018 invece la Regione ha approvato un referendum consultivo tra Ortignano e Bibbiena (Or.Bi), una fusione “forzata” da ritenersi, in base ad evidenze di fatto, inconferente (nessun vantaggio immediato in termini economici o di miglioramento della qualità della vita) e intempestiva (i cittadini casentinesi si sono già espressi più volte negli ultimi anni!), costosissima (costo intorno ad €. 120.000 euro!) ma anche pretestuosa e volta ad alterare gli equilibri democratici usciti dalle urne nelle ultime elezioni con un quadro politico locale e regionale assolutamente mutato per l’affermazione di partiti (M5S e Lega) che fino ad ora in Casentino non erano molto rilevanti.

La peculiarità della democrazia (“non c’è democrazia senza alternanza”) consiste nel rispetto delle leggi sulla “temporaneità/turnarietà dei poteri di rappresentanza politica” ed invece con questi nuovi e clamorosi tentativi di fusione/annessione si cerca – attraverso “trucchettini da imbonitore” – di dare la facoltà (altrimenti non consentita dall’ordinamento) al Sindaco uscente di Bibbiena di presentarsi ancora alle elezioni comunali dopo la scadenza del doppio mandato (2009-2014 e 2014-2019). In questi tempi tristi le popolazioni di Bibbiena e di Ortignano-Raggiolo, già stremate, vengono crocifisse da spese ulteriori ed inutili a causa di una “violazione da parte della Regione Toscana – attraverso le delibere che fissano per i giorni 11 e 12 novembre 2018 il referendum “orbi” – una violazione gravissima e nefanda del principio costituzionale di “IMPARZIALITA’ della Pubblica Amministrazione” e del conseguente “DIVIETO DEL TERZO MANDATO”.

La Regione Toscana, mostrando il lato oscuro di una decadenza putrescente (in Regione si voterà nel 2020 ma non esiste più una maggioranza politica e rimane in piedi solo per “queste antistoriche sistemazioni o risistemazioni di poltrone”), accetta la possibilità di un nuovo incarico ad un Sindaco uscente in dispregio delle garanzie ordinamentali a tutela della democrazia (non c’è democrazia senza alternanza) attibuendo un favore non legittimo al Sindaco uscente di Bibbiena che in queste ore sta aggravando la sua posizione partecipando attivamente alla campagna elettorale referendaria a lui proibita dalla legge per i suddetti obblighi di imparzialità gravanti sulla Pubblica Amministrazione. Siamo di fronte ad un’altra reiterata interpretazione narcisistica delle istituzioni rappresentative degli interessi dei cittadini con metodi clientari e faziosi, uno stile pacchiano della politica che negli ultimi anni ha già tanto nuociuto al Casentino, alla Toscana e alla Nazione.

 

Ultimi articoli

Panoramica privacy

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito internet www.casentino2000.it in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Si tratta di un’informativa per il trattamento dei dati personali che è resa anche ai sensi dell’art. 13 Decreto legislativo 196/03 (di seguito Codice privacy) ed in ottemperanza con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation).

L’informativa non è valida per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i nostri links, di cui Fruska s.r.l. non è in alcun modo responsabile.

Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è

Fruska s.r.l.

nella persona di Roberto Frulloni
presso la sede legale di via Rignano 11,
Bibbiena, 52011 (Arezzo).
P.IVA 02020850513
Indirizzo email: fruska@fruska.it

Luogo e finalità di trattamento dei dati

I trattamenti connessi ai servizi del Sito Web sito hanno luogo presso la predetta sede della società Fruska s.r.l. e sono curati solo da personale incaricato del trattamento, oppure da eventuali incaricati di occasionali operazioni di manutenzione.
Nessun dato derivante dal servizio web viene comunicato o diffuso a terzi.
I dati personali forniti dagli utenti visitatori che inoltrano richieste di invio di materiale informativo (richieste di informazioni, risposte a quesiti, ecc.) o altre comunicazioni (ordini) sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.

Tipi di dati trattati

Dati di navigazione
I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento del Sito Web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet.
Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare i computer che si connettono al sito.
In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al Sito Web, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente.
Questi dati potrebbero essere utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del Sito Web e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.

Dati forniti volontariamente dagli utenti visitatori
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati personali per accedere a determinati servizi, ovvero per effettuare richieste di informazioni agli indirizzi indicati sul Sito Web comporta la successiva acquisizione dei dati personali inseriti nella richiesta del mittente, necessari per rispondere alle stesse.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.