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martedì, 30 Aprile 2024

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Da 30 anni sempre poco allineati

di Mauro Meschini – Anche realizzare il giornale richiedeva tempi e modalità diverse, altri programmi, le copie sui dischetti, le trasferte alla tipografia. La raccolta delle notizie e le interviste da fare necessariamente in presenza spostandosi continuamente sul territorio.

Poi, lentamente all’inizio e poi sempre con più rapidità, le cose sono cambiate, sono arrivati nuovi programmi, computer, le reti di collegamento internet sempre più veloci. È arrivato il colore, sono aumentate anche le pagine, è stato possibile sperimentare e ideare nuovi e diversi tipi di grafica in modo da presentare un prodotto sempre più al passo con i tempi.

Insomma in 30 anni, da quel 30 ottobre 1993, tante cose sono cambiate, anche nel nostro giornale, nella nostra redazione, anche la nostra sede è cambiata da Stia a Bibbiena, ma facendo una carrellata che parte dal 1993 ad oggi, possiamo dire che l’anima di questo giornale è rimasta la stessa. Siamo dal primo numero «Il mensile per conoscere e vivere il Casentino», lo siamo concretamente stati raccontando le vicende più importanti che hanno interessato e interessano questo territorio; presentando i personaggi e i protagonisti di storie, fatti, vicende comunque legate alla vallata; non rinunciando mai a promuovere idee, fare proposte, sostenere progetti che potevano e possono portare positivi effetti per il Casentino; denunciando apertamente quanto di pessimo e sbagliato è stato deciso, realizzato e voluto, in particolare dalla politica locale e regionale, e che ha rappresentato e rappresenta un grave handicap per lo possibilità di crescita e di sviluppo dell’intera vallata.

Non ci siamo mai tirati indietro, abbiamo sempre e con convinzione presentato e portato avanti il nostro punto di vista e, forse anche per questo, in questi anni non siamo stati visti con favore da alcuni ma, per fortuna, abbiamo continuato ad avere il sostegno e l’approvazione di tanti, in particolare di coloro che scelgono le nostre pagine e il nostro sito internet per promuovere le loro attività e i loro prodotti.

Come diciamo sempre, sono un nostro punto di riferimento, coloro che ci permettono di continuare a pensare, costruire e realizzare ogni mese questo giornale che, a differenza di molti altri, anche più conosciuti, non riceve nessun finanziamento pubblico, anzi, ormai da tempo ha visto praticamente azzerate le collaborazioni, in particolare sul territorio, con soggetti pubblici di varia natura.

Questo è probabilmente un bene, un’opportunità in più, una condizione che ci rende ancora più liberi di portare avanti il nostro compito: informare, far conoscere, segnalare opportunità e/o criticità senza preoccuparci di chiedere il permesso a nessuno. Siamo andati a ricercare l’editoriale che abbiamo scritto per il numero 240, quello del ventennale del giornale. Per una casualità che, ripensandoci oggi, forse era più una coincidenza, lo avevamo in gran parte dedicato a ciò che era accaduto da poco tempo: la nostra vittoria nella causa civile che l’allora presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli aveva voluto portare avanti contro di noi chiedendoci 150.000 euro di risarcimento per alcune domande che gli avevamo posto sulla vicenda della variante di Casamicciola.

Ricordiamo questa vicenda solo perché forse rappresenta bene quello che è stato, e in parte è ancora, il nostro rapporto con chi è chiamato ad amministrare e ricoprire incarichi pubblici in questo territorio e anche altrove, non è facile fare i giornalisti in un contesto del genere ma crediamo di aver dimostrato che, anche se costretti ad andare sempre controcorrente, è possibile. Altro esempio, la querela, anche questa vinta, del presidente del Parco Santini in merito agli articoli satirici su “Viscidini”.

Nell’articolo su Ceccarelli, sempre in merito alla vicenda Casamicciola, avevamo posto anche alcune domande alle quali nessuno, fino ad ora, ha dato una risposta. «È accettabile che la politica, e i politici, continuino a tenere questo atteggiamento di sfida e intimidazione verso l’informazione? È accettabile che un politico chiamato in causa da un articolo o da una notizia diffusa dalla stampa non senta il dovere semplicemente di rispondere? E nel caso un tribunale, come spesso avviene, respinga le richieste di querela o risarcimento cosa dovrebbe fare quel politico? In altre realtà, purtroppo spesso fuori dal nostro Paese, i politici e la politica si assumono la responsabilità per le proprie decisioni e azioni, chiedono scusa e si dimettono. Questo è valido anche per Arezzo e il Casentino?».

Lasciamo questa volta ad ognuno la possibilità di fare le sue valutazioni su quello che ormai 10 anni fa abbiamo chiesto e andiamo oltre perché c’è ancora altro da raccontare. Ci riferiamo per esempio all’esperienza di CASENTINO2000TV con la quale abbiamo potuto sperimentare e sperimentarci nell’utilizzo delle immagini video per proporre notizie, inchieste e servizi. In un paio di anni abbiamo raccolto nel nostro canale YouTube un gran numero di video, un archivio prezioso di racconti, testimonianze, cronache che rappresenta per noi un piccolo ma importante patrimonio.

Tanti sono i luoghi che abbiamo visitato e molte le persone che abbiamo incontrato, sono state a volte circostante che, al di là del video realizzato, hanno davvero lasciato il segno nella nostra memoria, come per esempio il racconto della strage di Partina del 13 aprile 1944 che ci ha lasciato il comandante partigiano Salvatore Vecchioni. Confrontarci con uno strumento nuovo ci ha aiutato a migliorare anche il nostro modo di realizzare il più tradizionale mensile cartaceo, abbiamo in pratica anche in questo caso, come è successo con la realizzazione del sito internet del giornale, avuto la possibilità di proporci sotto una forma diversa mantenendo lo spirito e le caratteristiche peculiari del nostro prodotto. Come abbiamo già accennato in precedenza abbiamo spesso cercato di utilizzare il giornale per promuovere e far conoscere proposte e potenziali progetti da realizzare in Casentino.

Anche in questo anno, all’inizio dell’estate, abbiamo lanciato «Idee per il Casentino», una raccolta di articoli realizzati da casentinesi in cui ognuno ha potuto indicare le priorità, i progetti, le iniziative che sarebbe necessario prendere in considerazione nella nostra vallata. A questi contributi si sono poi aggiunti, sempre in questo ultimo anno, altri articoli, realizzati dalla redazione, che in qualche modo, per contenuti e proposte, si possono considerare ulteriori fonti da cui attingere per provare ad individuare le priorità che potrebbero caratterizzare un progetto complessivo per il nostro territorio.

Rileggendo quanto è stato presentato nei vari interventi, e provando a ricordare i temi che nel corso di questi anni sono stati oggetto di approfondimenti all’interno del giornale ci siamo resi conto che alcuni sono stati più volte affrontati, magari con modalità diverse e in tempi non necessariamente vicini, ma in qualche modo rappresentando dei temi caldi a cui è necessario rinnovare attimi di attenzione.

Tra questi, vorremmo citare in particolare l’istituzione del Comune Unico del Casentino, progetto che nel 2012 pensavamo a portata di mano e che invece non è stato possibile concretizzare, fino ad adesso. Abbiamo constatato che questo argomento viene a volte adesso riproposto, anche da chi non ne era stato in precedenza un aperto sostenitore. Si tratta di una novità interessante e capace di rimettere in moto ulteriori trasformazioni e cambiamenti, si tratta questa volta di riuscire a farla davvero diventare una proposta che i cittadini considerano propria e sentono vicina. Noi continuiamo a credere che sia un valore aggiunto per il Casentino, una decisione epocale assolutamente realizzabile e da realizzare.

Come detto, sfogliando i numeri pubblicati anche diversi anni fa, molte volte siamo sorpresi dal constatare che alcune situazioni o tematiche ci troviamo ciclicamente a riproporle costretti dagli eventi e da ciò che accade. A volte ci viene da pensare che, se davvero, almeno una volta, ci fosse veramente la volontà e la disponibilità di approfondire realmente alcune delle criticità che, purtroppo, da tempo interessano questa valle non diciamo che tutto sarebbe risolto ma, forse, sarebbero cancellati molti degli ostacoli che periodicamente si presentano di fronte ai casentinesi.

A pensarci bene non crediamo che chi vive in questa vallata, perché ci è nato o perché ha scelto di farlo, cerchi cose impossibili, più semplicemente, avendo la fortuna di vivere in un angolo della Terra per molti aspetti invidiabile, vorrebbe vedere quanto più possibile eliminati quei limiti che possono condizionare negativamente la sua normale quotidianità.

Crediamo che non sia difficile capire di cosa stiamo parlando e non ci soffermiamo adesso a riproporre un elenco noto a tutti, speriamo davvero che in un futuro molto vicino sia possibile, proprio sulle pagine di CASENTINO2000, avere la possibilità di raccontare delle novità positive. Certo, siamo consapevoli che, se questo accadrà, non sarà per un «dono del cielo», ma perché finalmente si sarà riusciti in questo territorio a realizzare un confronto che ha interessato tutto il Casentino e non singole parti, singole località, singoli interessi. I nostri castelli e i nostri borghi raccontano di un glorioso passato in cui si è costruita una storia di cui essere fieri, ma adesso non possiamo continuare a parlare pensando ancora di dover calare il ponte levatoio per incontrare un nostro vicino, riuscire a sentire il Casentino una realtà comune, unica, potenzialmente orientata verso gli stessi obiettivi e interessata a perseguire gli stessi risultati permetterebbe a tutti, ogni volta che ci troviamo a pensare e progettare il futuro, di alzare lo sguardo e considerare complessivamente le necessità e i bisogni di questa vallata. Ripensandoci, e sperando di non apparire presuntuosi, ci sembra che in questi 30 anni CASENTINO2000 sia forse stato, nei fatti, un esempio di quello che potrebbe essere il Casentino. Un giornale che parla a tutto il territorio, che informa su ciò che interessa l’intera vallata non rinunciando a sottolineare determinati aspetti o specifici punti, ma che allo stesso tempo racconta anche ciò che accade nelle piccole realtà e nei singoli paesi. Sono le due facce della stessa medaglia, forse davvero l’unico modo per raccontare veramente una vallata che in questo continuo rapporto tra generale e particolare ha uno dei suoi punti caratterizzanti.

E forse anche CASENTINO2000 ha potuto raggiungere questo traguardo proprio perché è nato qui ed è figlio di questa terra. Il panorama editoriale italiano in questo momento ci racconta di una radicale trasformazione del mondo della carta stampata e di tante difficoltà, anche per giornali diffusi a livello nazionale, a mantenere la loro presenza. Parliamo della presenza concreta, del giornale cartaceo che possiamo tenere tra le mani e che possiamo sfogliare e leggere.

A questo si aggiunge la progressiva scomparsa di tante edicole, anche in Casentino (più che dimezzate negli ultimi dieci anni), un fatto che sembra inarrestabile tanto che sapere oggi che a Pratovecchio l’edicola, assente ormai da un paio di anni, finalmente riaprirà, non possiamo che considerarla una bellissima notizia. In questa realtà e in queste trasformazioni troviamo anche la nostra storia, forse, anzi sicuramente piccola se confrontata con altre ma, allo stesso tempo, originale e viva. Non crediamo che, anche per le difficoltà e i i cambiamenti di cui abbiamo appena accennato, ci siano molte altre testate locali che possano vantare la nostra stessa longevità. Sono 360 mesi che proponiamo il nostro giornale e ci presentiamo puntualmente nelle edicole, sono 360 mesi che è possibile trovare, tenere tra le mani e leggere una copia di CASENTINO2000.

Ogni mese un prodotto diverso, storie e notizie dell’intera vallata. In questi anni ci sono state anche occasioni per far giungere il giornale direttamente nelle vostre case, sono state anche quelle esperienze che ricordiamo con piacere Ci sono poi appuntamenti fissi a cui ormai tutti voi sarete abituati: la guida agli eventi estivi e autunnali che distribuiamo gratuitamente nel mese di giugno e il numero speciale di 100 pagine che proponiamo a dicembre in occasione delle festività natalizie. Sono due iniziative di servizio, possibili grazie anche, e soprattutto, alla presenza dei nostri sponsor che, come abbiamo fatto all’inizio di questo articolo, vogliamo ancora ringraziare.

Passato questo numero, che abbiamo voluto dedicare al nostro compleanno, sarà proprio con il numero speciale di dicembre che riprenderemo il nostro cammino. Lo faremo con lo stesso impegno e la stessa determinazione potendo contare su voi lettori, su chi crede in noi per proporre la sua pubblicità, su una redazione che ogni mese è in grado con grande capacità di andare a scoprire e raccontare tutto ciò che poi siamo in grado di proporvi.

A tutti un sentito grazie. E un particolare pensiero va anche ad un’azienda nata anch’essa in questa terra, Aruba, una delle società web più importanti in Europa, che dal 2010 ci affianca nel nostro cammino. Un giornale è fatto da chi lo pensa, lo realizza e chi lo legge e CASENTINO2000 in questo è sicuramente, da 30 anni, un’esempio perfetto!

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