Eurospin? Colpa della Giunta Ferri, sostiene Lorenzoni

Le sorprese, quando si parla dell’amministrazione Bernardini, non finiscono mai! Nei mesi scorsi c’è stata una forte polemica sulla nascita del nuovo supermercato Eurospin a Bibbiena Stazione, soprattutto legata anche al fatto che fosse la stessa ditta del Sindaco a realizzarla, dopo aver reso edificabile l’area.

Nel Consiglio Comunale del 19 giugno il capogruppo di minoranza Paolo Volpi ha interrogato il Sindaco sulla inopportunità di fare aprire un nuovo supermercato (Eurospin) anche per le ripercussioni sullo svuotamento del Centro Storico.

Risponde l’Ass. Lorenzoni: “… abbiamo ricevuto un piano regolatore ed un piano strutturale nel 2009 che prevede la possibilità di aprirne forse altri 10/15 di medie strutture di vendita nel territorio comunale e per tanto non abbiamo la possibilità anche se volessimo di impedire l’apertura di nuove strutture commerciali”!

Insomma è tutta colpa della giunta Ferri che ha redatto il precedente Piano Strutturale!

Questa risposta non solo è incredibile, ma anche falsa. Al di là del fatto che il comune a nostro parere ha molti strumenti per intervenire,, nel caso specifico dell’Eurospin, come è stato più volte ricordato, il Piano Strutturale precedente, a noi risulta non prevedesse edificabile quella zona, che era anche classificata a rischio idraulico. E’ stata la Giunta Bernardini con delibera del 27 settembre 2010 trasformarla in D3 edificabile.

In attesa che Bernardini ci invii una nuova querela per diffamazione, l’Ass. Lorenzoni potrebbe dirci una parola di verità? Non a noi, ma ai cittadini di Bibbiena. Se le nostre informazioni sono sbagliate, chiederemo pubblicamente scusa!

Ma ci sembra evidente che per l’amministrazione bibbienese i 10/15 supermercati possibili, a detta di Lorenzoni, secondo il piano strutturale della giunta Ferri, non erano sufficienti: così ha provveduto a render edificabile una nuova zona oltre a fare un piano di recupero dell’ex consorzio che, solo grazie ad applicazione di agevolazioni particolari, concesse con magnanimità dal comune, rende possibile una ulteriore struttura commerciale di quelle dimensioni.

Comprendiamo che l’Ass. Lorenzoni abbia cercato di coprire la non esemplare scelta del suo sindaco di realizzare con la propria impresa un supermercato reso possibile dalle sue precedenti scelte urbanistiche. Capiamo l’imbarazzo, ma a tutto c’è un limite! Almeno si abbia il coraggio di dire la verità!

E questo senza entrare nel merito della singolare teoria che la prolificazione dei supermercati non ha nulla a che fare con lo svuotamento del centro storico.

Luca Tafi, SEL Casentino