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domenica, 19 Gennaio 2025

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Fusioni, si decide il 24 gennaio

di Mauro Meschini – L’incontro di ieri a Bibbiena tra la Commissione Affari Istituzionali della Regione Toscana; i sindaci; i rappresentanti dei Comitati promotori dei referendum per le fusioni tra comuni; le categorie economiche e i sindacati è stata l’ultima occasione per raccogliere informazioni e punti di vista dai vari attori di una vicenda che va avanti, ormai, da troppo tempo.

Il prossimo 24 gennaio la Regione renderà nota la sua decisione e sapremo se i cittadini avranno, come è loro diritto, la possibilità di esprimersi, per quanto riguarda il Casentino, sulle due proposte di fusione promosse: dal Comitato, per unire Bibbiena, Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo; e dai tre Consigli comunali per giungere ad una sintesi tra Castel Focognano, Chitignano e Chiusi della Verna.

Dai sindaci presenti, si registrano prese di posizione molto diverse, con Daniele Bernardini, sindaco di Bibbiena, che ha rinnovato il suo sostegno all’iniziativa di fusione tra Bibbiena, Chiusi e Ortignano, auspicando che questa sia una prima fase che porti poi alla nascita di un Comune Unico.

Assolutamente contrario a questa ipotesi il sindaco di Ortignano Raggiolo, Fiorenzo Pistolesi, che ha espresso addirittura un totale “diniego” rispetto all’iniziativa del comitato dei cittadini; dimenticandosi forse che il suo vicesindaco, Laura Corazzesi, era stata una fervida sostenitrice dell’iniziativa e che, almeno in campagna elettorale, affermava di essersi presentata per sostenere questa ipotesi, ma si sa a volte le cose e le persone cambiano…

I rappresentanti del Comitato per la fusione tra Bibbiena, Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo hanno ribadito lo stretto legame che esiste tra i tre territori e l’importanza di far esprimere i cittadini su queste proposte, ricordando il grande coinvolgimento che la loro iniziativa ha prodotto in tutte le realtà interessate.

Di preferenza per un interlocutore unico hanno anche parlato i rappresentanti delle categorie economiche che hanno sottolineato come già le loro organizzazioni si siano unite per agire con un’unica voce nel territorio casentinese. Anche per loro la scelta per le fusioni è una prima fase di un processo che deve portare a questo obiettivo.

Calzante a questo proposito l’esempio fatto dal rappresentante della CISL: “Per arrivare qui a Bibbiena da Montevarchi ho impiegato più tempo che per raggiungere Bologna. Probabilmente un Comune Unico con un peso politico e istituzionale maggiore sarebbe stato in grado di realizzare collegamenti più veloci tra il Casentino e i territori vicini”.

Insomma in pratica, a parte la posizione di Pistolesi, che proponendo la nascita dei 4 comuni ha di fatto portato la posizione del PD che si preoccupa in particolare di non far nascere realtà amministrative con più di 15.000 abitanti per evitare la possibilità dei ballottaggi per le elezioni dei sindaci, tutti hanno riproposto le loro tesi con i sindaci di Castel Focognano, Chitignano e Chiusi della Verna che non hanno brillato nel sostenere la loro frettolosa proposta, ideata dall’alto a tavolino, fatta solo per ostacolare quella del Comitato e dei cittadini.

Ora, come detto all’inizio, la parola passa alla Regione Toscana. La speranza è che siano prese decisioni positive per il nostro territorio e che, soprattutto, non venga perso altro tempo perché il Casentino davvero non può più aspettare.

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