L’Unione dei Comuni Montani del Casentino, a seguito della presa di posizione del Consigliere regionale di Forza Italia Mugnai, ha indetto questa conferenza stampa per respingere l’attacco politico del Consigliere stesso, che rappresenta le istituzioni, e per fa presente al Consigliere come sono nati i Centri Diurni, come ha funzionato la gestione solidaristica all’interno del distretto socio – sanitario fino ad oggi e per chiarire la posizione dei Comuni dopo l’esposto del gruppo Nuovo Casentino ai NAS, subito prontamente sposato dal Consigliere Mugnai.
Un percorso finalizzato al miglioramento dei servizi offerti dai Centri Diurni per Disabili presenti in Casentino, iniziato nel 2003 che fin da subito ha coinvolto tutti gli 11 comuni del Casentino, l’Az. USL 8 e la Regione Toscana, con la consapevolezza che il percorso era tracciato e da definire.
Nel 2003 quando i Comuni hanno avviato la gestione associata dei Centri Diurni le strutture erano collocate una a Soci, in un locale precedentemente adibito a laboratorio di maglieria, dal punto di vista strutturale inadeguato, che ospitava 34 utenti. L’altro centro era collocato a Pratovecchio in due stanze adiacenti alla scuola ed ospitava 4 utenti.
Per la costruzione del Centro di Rassina è stata istituita una commissione tecnica permanente composta dai tecnici degli Enti Locali e dell’Az. Usl 8 che hanno accompagnato e monitorato tutto l’iter e tutti gli interventi e le varie fasi, perfezionando via via gli aspetti sia relativi al servizio che alle necessità strutturali, fino all’apertura della nuova sede nel 2008.
Pertanto, è stato intrapreso un percorso virtuoso che ha interessato tutti gli aspetti, per il quale vi è stata una stretta collaborazione anche con i servizi aziendali e gli uffici comunali.
Lo sviluppo partecipato di tale percorso è stato piuttosto articolato e ha portato alla emissione del parere definitivo favorevole della Commissione di vigilanza e controllo dell’Az. Usl 8, e alla conseguente conclusione del procedimento autorizzativo.
Quindi l’avvio e la gestione del servizio è stata da sempre conformata alle normative nazionali e regionali di settore, che includono il coinvolgimento dei servizi sociali dei Comuni e dell’Az. Usl 8.
A dieci anni dall’avvio della gestione i Comuni, in collaborazione con l’Az. Usl 8, hanno raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati stipulando l’accordo di programma siglato nel 2003: un Centro Diurno a Rassina, costruito per queste finalità con un ampio spazio verde carrozzabile all’esterno, con 5 stanze per svolgere le attività, un locale destinato al relax, una palestra, un’infermeria, un’ampia sala da pranzo; un Centro Diurno a Pratovecchio con uno spazio verde esterno, che comprende anche un piccolo orto, con 3 stanze destinate all’attività ludico-espressive, un locale per la somministrazione dei farmaci, un salottino ed una sala da pranzo e dove devono ancora concludersi i lavori per una palestra, un ulteriore bagno assistito ed una stanza relax.
Per quanto riguarda le professionalità ad oggi in servizio presso i Centri, oltre agli operatori dell’assistenza diretta, ci sono 5 educatori, di cui due coordinatori dei centri. Tutti gli operatori lavorano quotidianamente, in integrazione con il servizio sociale professionale ed i servizi sociosanitari, per migliorare l’offerta assistenziale e renderla sempre più vicina ai bisogni di coloro che utilizzano questi servizi.
Il servizio reso fin qui è stato un servizio di eccellenza, confermato da tutti i soggetti interessati, in particolare dalle famiglie che dimostrano continuamente, anche con i ricorsi giudiziari avviati, di voler continuare a frequentare i nostri centri e non altri.
Nell’espletamento delle attività sono stati coinvolti, oltre alle cooperative, numerosi dipendenti dei Comuni, e dell’Unione.
I Centri sono stati e restano una scelta di solidarietà da parte dei comuni che hanno guardato fin da subito agli interessi di tutti i cittadini della vallata.
I Sindaci dell’Unione respingono le strumentalizzazioni preelettorali del Consigliere Mugnai, per altro non nuove, e lo invitiamo a visitare i Centri, a confrontarsi con le famiglie degli ospiti e solo allora capirà che la qualità di un servizio non può essere valutata soltanto da un timbro o da una formalità tecnica per la quale altre sono le sedi di valutazione. Con orgoglio i Sindaci dell’Unione hanno ospitato la massima autorità regionale in una struttura che è in grado di fornire un servizio di eccellenza e mostrare a tutti il clima straordinario che sono riusciti a creare gli ospiti, le famiglie, gli operatori e i responsabili che in questi anni si sono impegnati con grande dedizione e attenzione ai problemi del diverso.
In merito all’esposto di Nuovo Casentino, il giorno stesso del suo arrivo, l’Unione dei Comuni ha prontamente trasmesso una relazione sullo stato del servizio accompagnata da documentazione tecnica ai NAS, invitandoli a visitare la struttura, visita non ancora avvenuta.
Ufficio Stampa Unione dei Comuni Montani del Casentino