Il Casentino a binario unico

I recenti tragici fatti della Puglia stanno facendo riscoprire l’annosa questione dell’arretratezza del Sud e in particolar modo dei suoi tratti ferroviari e di comunicazione. Purtroppo questa arretratezza, dovuta quasi sempre all’incapacità della classe politica, non si riscontra solo al di sotto del Volturno, ma anche qui, nella ridente e moderna Toscana.

Già, ma il Casentino è davvero Toscana? O è una terra di mezzo dimenticata da Firenze e Roma, in mano al solito partito e alla solita nomenclatura da decenni, con il suo Vicerè e le sue truppe cammellate?

Nel grafico sotto, proposto oggi dal quotidiano nazionale “La Stampa”, anche la nostra ferrovia, il nostro trenino è incluso nella lista delle “linee al di sotto degli standard di sicurezza”.

Abbiamo una strada vergognosa, con rotonde inutili e cantieri infiniti fermi e una linea ferroviaria ormai vecchia e obsoleta. Il Casentino, in mano ai soliti noti, sta vivendo un arretramento culturale, produttivo e infrastrutturale davvero pericoloso di cui il “trenino” è solo uno dei tanti evidenti segnali. Il decadimento della vallata è ormai un dato di fatto; chi sono i colpevoli è risaputo, ma alle elezioni si continua a premiare proprio chi ha rovinato politicamente il Casentino.

Ma nonostante tutto, la nostra valle, come del resto la Puglia, resta bellissima.

Nonostante gli uomini, nonostante il PD…

Il Badalischio