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domenica, 19 Gennaio 2025

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Il Gian Burrasca di Strada

di Monica Prati – Vi ricordate “Il Giornalino di Gian Burrasca”, dove il protagonista Giannino detto Gian Burrasca, annotava tutte le burla che faceva ad amici e parenti! Ebbene, chi conosce Piero Giangrasso (nella foto), di Strada in Casentino, sa che siamo di fronte ad un vero e proprio Gian Burrasca nostrano!
Ricordiamo un episodio in cui Giannino aveva preso le fotografie degli spasimanti delle sorelle, (dove dietro c’era scritto quello che loro pensavano) e poi era andato a trovare gli originali e aveva mostrato loro le foto. Quanto si era divertito nel vedere le facce spaurite di tutti quei giovanotti che avevano sott’occhio le loro fotografie, mentre lui, invece, scoppiava dal ridere, vedendo tutte le smorfie che facevano.
Ebbene, Piero Giangrasso di scherzi ne inventa di tutti i colori, e come Gian Burrasca si diverte da matti, mentre e gli abitanti di Strada e di tutto il Casentino rimangono sbigottiti, soprattutto in occasione dei “pesci” che prepara per ogni 1 aprile. Ormai da lui ci si aspetta davvero di tutto! Giangrasso1

Come sei diventato il Gian Burrasca del Casentino? «Sono legato al paese di Strada, dove ho vissuto la mia adolescenza e anche l’età più adulta e dove abito tuttora; ascoltando quello che la gente dice e quello che accade in paese trovo le idee o meglio, è la gente che mi serve gli scherzi su un piatto d’argento! Sono passati ormai dieci anni circa dal primo scherzo che feci, me lo ricordo ancora, era stata costruita una nuova passerella a Strada, che congiungeva il paese con il parco delle Fontanelle, un parco che ospitava dei giochi per bambini, dei tavoli per i pic-nic, ecc.  Quando ho saputo della passerella, mi hanno dato l’idea per uno scherzo, ho fatto una locandina con scritto: “Parziale cedimento della nuova passerella”, ed è stato il caos… Tanta gente andava a vedere come fosse potuto accadere su una nuova costruzione e dove fosse realmente avvenuto il cedimento del ponte; di fatto questo, ad un certo punto si inclinava verso il basso dando l’impressione di cedere, anche se ovviamente in realtà non era così. Nella locandina avevo dipinto un pesce d’aprile e l’avevo attaccato nel bordo della passerella, quindi quando le persone andavano a vedere il ponte capivano che era uno scherzo e, anche se non avevo detto niente a nessuno, che l’idea era stata mia, la gente pensò subito a me. Da allora, quando sta per arrivare il primo di aprile, gli abitanti di Strada si aspettano qualche scherzo da parte mia. Un altro scherzo che mi ricordo riguarda Piazza Matteotti, dove c’erano diversi bar e, un negozio di abbigliamento con una bella vetrina: “Abbigliamento Carla” si chiamava, ma ad un certo punto la proprietaria andò in pensione e chiuse. Mi venne l’idea di fare un cartellone, di quelli che si usano quando si iniziano dei lavori in un cantiere, con il nome del direttore dei lavori, quello del progettista, la data inizio/fine dei lavori e l’ho posizionato davanti al negozio con scritto: “Prossima apertura Bar Le Logge”. La barista di fronte, Mirella appena vide il cartello andò su tutte le furie e tutta la gente che andava a vedere iniziava a fare polemiche, perché a Strada ci sono tanti bar e ora se ne aggiungeva un altro; la concorrenza sarebbe aumentata e quindi i gestori dei bar di piazza erano tutti nel panico. Quando hanno scoperto che era uno scherzo si sono fatti una risata.»

Hai mai fatto scherzi davvero pesanti? “No, pesanti no, mai, piuttosto una volta ho fatto lo scherzo della “solidarietà”, praticamente il giorno X della settimana X, per l’appunto il 1° aprile, avevo preparato dei manifesti in cui elencavo una serie di prodotti che si potevano comprare nei vari negozi del paese ad un prezzo scontato, ad esempio il lesso costava 5 euro al kg, la bistecca 4 euro al kg, il pieno di benzina 10 euro, le supposte a 3 euro, il che faceva venire qualche dubbio sulla veridicità dell’iniziativa. Però lo scherzo era organizzato bene, ogni negozio aveva i suoi prodotti in offerta e la gente andava a comprare, ma più di tutti ebbe successo il pieno di benzina a 10 euro, una fila lunga decine di metri si era formata davanti al distributore! Ho fatto anche degli scherzi più goliardici, ad esempio un referendum sul reinserimento dei pesci rossi nelle vasche delle fontane, che una volta c’erano e poi sono andati a scomparire. Avevo fatto delle urne per votare e delle schede, dove si tracciava un si o un no al quesito: “Volete voi che siano rimessi i pesci nelle fontane?” In ogni negozio avevo consegnato le urne, le schede e la gente per una settimana intera andava a votare, alla fine avevano vinto i Si, perciò, arrivato il giorno fatidico in cui bisognava procedere a gettare i pesci nelle vasche, avevo realizzato dei pesci di legno compensato e, l’allevatore delle trote di Papiano, contattato per l’occasione, avrebbe dovuto gettare nelle fontane i pesci rossi, ma invece dei pesci vivi aveva buttato giù i pesci di legno, parecchi ghiozzi! perché a Strada ci chiamano così “ghiozzi”, perché i ghiozzi son dei pesci che stanno sempre sotto il fondale, sono timidi… I bambini impazzirono, la gente rideva, il fatto è che votarono più di 660 persone, un numero di voti che nelle elezioni della misericordia non sono stati più di 150. Posso continuare ancora raccontando un altro scherzo, questa volta riguardava la Banca CR di Firenze; avevo attaccato un cartello nella sede della banca a Strada, con scritto: “Lunedì 1 aprile, in occasione della fiera di Pasquetta, la Banca CR di Firenze aprirà dalle ore 15.00 alle ore 17.00.” Visto il cartello la gente aspettava l’apertura della banca inutilmente, c’era una fila lunga un km, c’erano cascati tutti! Attualmente sono arrivato a fare cose sempre più complicate, una volta è stato vittima il sindaco Paolo Agostini, che era anche Presidente dell’Unione dei Comuni del Casentino. In occasione del 1 aprile avevo realizzato una locandina con scritto: “Il Sindaco Paolo Agostini celebrerà le prime nozze gay in Casentino.” Avevo messo tanti fiocchi rosa nella cancellata della Comunità Montana, è stato un bello scherzo.

Giangrasso locandina 1

Per concludere, siamo arrivati al 2017 con lo scherzo del monumento “Albero della Vita”; nella rotonda a Strada è stato fatto un monumento che rappresenta l’Albero della Vita, molti ne parlavano in paese, chi bene, chi male, così m’è venuto in mente un’idea, ho circondato con del filo rosso il perimetro del monumento, per dare l’idea che fosse sotto sequestro, poi in una locandina ho scritto: “Clamoroso furto nella notte, dei vandali hanno rubato un elemento dell’albero della vita.” In tanti si fermavano per vedere quello che avevano rubato e invece non mancava niente al monumento, persino il Comandante dei Carabinieri di Bibbiena aveva telefonato per dire che non ne sapeva nulla, che non era giunta nessuna denuncia di furto.»
Che dire, allora non ci resta che aspettare il 1 aprile del 2018, per vedere cosa si inventerà il prossimo anno il Giamburrasca del Casentino!

(tratto da CASENTINO2000 | n. 283 | Giugno 2017)

Giangrasso locandina 2

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