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giovedì, 2 Maggio 2024

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In bici alla Verna

di Marcello Bartolini – Probabilmente se fosse vissuto ai giorni nostri Ungaretti non avrebbe potuto scrivere il celebre verso “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, la similitudine non avrebbe reso l’idea che voleva rendere, dato che quest’anno in autunno le foglie erano belle verdi e salde sui rami.

Ora siamo entrati nell’inverno, stagione avversa per eccellenza a noi ciclisti, si approssimano giorni di freddo, pioggia e (speriamo) neve. Questo è il momento in cui molti ripongono la bici in garage, ripiegano i completini colorati e si rassegnano ad un inverno senza pedalare. Certamente la mattina fa freddo, il pomeriggio la situazione non migliora di molto, la sera poi fa buio prestissimo e non è semplice girare di notte.

Citate tutte le difficoltà proviamo, per quelli più tenaci, a dare qualche consiglio su come uscire in bici, rimanere allenati e non congelare. Prima di tutto abbigliamento tecnico invernale, esistono materiali leggeri e traspiranti, ma che al tempo stesso mantengono il calore corporeo su livelli confortevoli oltre a protezioni molto efficaci anche in caso di pioggia, quindi se si vuole si può! Un buon motivo per continuare ad uscire in bici potrebbe essere il pensiero che tra pochi giorni saremo in pieno periodo natalizio; cene, pranzi, feste e merende saranno per molti il leitmotiv di queste giornate, per cui arrivarci in forma ci risparmierà diete ferree a gennaio.

Se questo non bastasse pensate alla bellezza dei boschi e delle campagne casentinesi, ai tanti luoghi sacri del nostro territorio che in questo periodo particolare assumono significati ancora più profondi. Vi voglio proporre, in questo mese “speciale”, un giro breve, dedicato al lato spirituale del Casentino, molti di voi già sapranno che la nostra vallata e le alture che la circondano sono da sempre associate ad una forte presenza religiosa, a partire dagli antichi abitanti etruschi per arrivare più tardi alla presenza di numerose abbazie e monasteri, luoghi di meditazione e preghiera.

Impossibile fare un giro in bici che tocchi tutte le realtà che ho appena menzionato in una sola giornata e per di più in inverno. Dovendo scegliere mi prendo la libertà di portarvi in un semplice periplo del Sacro Monte della Verna, un giro breve ma intenso, in un luogo per me particolarmente significativo proprio nel periodo natalizio. Non sarà un giro leggero, la salita cercherà in tutti i modi di fiaccare la vostra volontà anche se gli scenari che potrete ammirare ve la renderanno più lieve.

Andiamo in auto a Chiusi della Verna e parcheggiamo a “La Beccia”. Qui potete prendere il ciottolato che porta sino al Santuario, poche centinaia di metri ma davvero difficili, oppure optare per la strada statale che è molto più lunga, ma anche molto più pedalabile. Al Santuario è d’obbligo una fermata per ammirare la particolare architettura e le numerose opere d’arte al suo interno, prendersi una pausa di riflessione ed immergersi nella magica atmosfera del Natale.

Riprendiamo la strada e, poco dopo il parcheggio, in mezzo al tornante andiamo per il sentiero in direzione del monte Calvano.Dopo poco si devia a sinistra, attraverso una stupenda foresta che crea una atmosfera molto suggestiva su tappeti di muschio e foglie morte e passando tra le rocce il sentiero in discesa ci riporta alla Beccia, da dove si può dare un ultimo saluto al Santuario arroccato sulla sua rupe. Giro corto ma affascinante anche se non alla portata di chiunque.

Auguro a tutti i lettori un Natale sereno e pieno di cose belle, mi raccomando tenetevi in forma perché a gennaio si riparte.

(Foto di Marino Alessandrini – Touringclub.it)

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