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martedì, 13 Maggio 2025

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Legge sanitaria: dimenticato un allegato e in vigore un testo non votato

Dal 1° gennaio la nuova legge sanitaria regionale approvata in corsa a dicembre dal PD ha creato un “buco” legislativo perché, per la fretta, non è stato approvato l’allegato che riguardava le nuove mega ASL. A denunciare questa situazione, che comporterebbe di fatto uno stato di paralisi per la sanità regionale, erano stati nei giorni scorsi i consiglieri del gruppo Movimento 5Stelle.
Ieri, sempre dal M5S, un nuovo attacco alla Giunta e alla maggioranza PD, con una nuova denuncia e la presentazione di un esposto perché dopo il passaggio in aula sarebbero state fatte delle modifiche al testo e quindi la legge sanitaria in vigore non sarebbe quella votata dal Consiglio regionale.
Sembra davvero che l’ansia da referendum che ha assalito il PD stia portando non pochi problemi, anche perché, nonostante tutti gli ostacoli e i ritardi, non si potrà impedire per sempre ai cittadini di esprimersi con il voto.
Le tante voci critiche sulle scelte sanitarie che si sono espresse sempre più numerose avrebbero forse richiesto un atteggiamento diverso del presidente Enrico Rossi che anche ieri, all’inaugurazione del nuovo ospedale in project financing di Massa, uno dei quattro che contribuirà ad aumentare inutilmente la spesa sanitaria; ha di nuovo fatto schierare la polizia per tenere lontani i rappresentanti dei Comitati che manifestano il loro dissenso e ha pensato bene di utilizzare un accesso secondario per entrare nell’edificio.
Non è certo un esempio di disponibilità al dialogo nei confronti dei cittadini che si pretende di rappresentare.

A seguire alcune dichiarazioni rilasciate ieri dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Giacomo Giannarelli e Andrea Quartini che spiegano quello che sarebbe stato irregolarmente modificato nel testo approvato in aula.

ESPOSTO SU RIFORMA SANITÀ “LEGGE IN VIGORE DIVERSA DA QUELLA VOTATA”

“Una mano amica del Partito Democratico è intervenuta dopo l’approvazione sul testo, per correggerne delle parti. Questo è un “falso”, grave, che rafforza l’aura di illegalità che permea la riforma sanitaria. Dopo l’indeterminazione delle Aziende USL, errore sostanziale che rende nulli gli atti dei direttori nominati, qui parliamo di un illecito vero e proprio quindi ci rivolgeremo con un esposto alla magistratura” hanno aggiunto mostrando i testi degli atti effettivamente difformi e i passaggi della votazione in aula che non giustificano tali variazioni.”
“Delle numerose discrepanze ve ne mostriamo due legate al Preambolo della legge. Nel caso del Consiglio Sanitario Regionale, stralciato su richiesta di Rossi e Marras senza modifica del preambolo, la mano amica del PD ha corretto l’errore addirittura con un paragrafo sostitutivo che parla d’altro, ma ancor più eclatante è quanto accaduto sul Dipartimento della Prevenzione, dove l’aula aveva votato il testo originale senza modifiche e la mano amica ha modificato comunque il Preambolo nella parte relativa a questo organismo, per perfezionare alcuni passaggi”.
“Questa mano amica è stata guidata quindi con precisione e indirizzo politico. Ha “difeso” illegalmente la causa politica del Partito Democratico”.
“Per questo chiediamo le dimissioni dell’assessora Saccardi quale principale figura politica che poteva indirizzare queste modifiche. In parallelo le figure tecniche che hanno operato queste modifiche devono essere identificate e perseguite. E infine chi da garante del corretto svolgimento dei lavori ha consentito tutto questo ha dimostrato la sua incapacità e a nostro parere deve essere sfiduciato dal Consiglio Regionale”.
Atti e video presentati in conferenza stampa disponibili al seguente link http://bit.ly/1nnimuV

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