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lunedì, 2 Dicembre 2024

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Nei giusti binari

di Riccardo Buffetti – Terminati i mesi estivi, si torna a pieno regime con la riapertura delle scuole e le riprese delle attività lavorative, convivendo (come da un anno e mezzo ormai) con la pandemia di Covid. Sono molti i cittadini del nostro Casentino che per spostarsi verso il proprio lavoro o alunni diretti al plesso scolastico, utilizzano la linea ferroviaria Arezzo – Pratovecchio Stia. Come si sarà organizzata in merito la rete ferroviaria? Il Presidente del Gruppo LFI Spa, Maurizio Seri, si è messo a disposizione per rispondere ai quesiti verso gli utenti che, molto presto, torneranno a circolare nei binari.

A breve molte persone torneranno alle loro postazioni lavorative, mentre l’imminente riapertura delle scuole riporterà anche gli studenti ad utilizzare il treno come mezzo di trasporto. Come si è organizzata la rete ferroviaria? «Ci atteniamo a quelle che sono le disposizioni ministeriali, a cui facciamo riferimento; per cui avremo il trasporto che si svilupperà con l’80% di posti omologati a disposizione per carrozza; non vigerà l’obbligo di Green Pass per i treni regionali; come da marzo 2020 a questa parte continueremo a sanificare e igienizzare i nostri treni, sotto questo aspetto mi preme ricordare che abbiamo implementato alcune attività di pulizia; continueremo a svolgere in larga parte una controlleria a terra, nelle stazioni principali, sia in entrata che in uscita, attraverso il nostro personale che verificherà gli utenti sia del titolo di viaggio che del corretto utilizzo della mascherina. Siamo state una delle prime aziende ad effettuare questo servizio anche in assenza di specifiche disposizioni, ci sembrava opportuno farlo per la sicurezza di chi utilizza i nostri treni, per chi rispetta le regole e per il nostro personale viaggiante che oggettivamente deve lavorare in un ambiente più sicuro possibile».

Nel mese di agosto sono stati effettuati dei lavori di manutenzione lungo la linea, aiuteranno ad accorciare i tempi di percorrenza? «Essendo una linea a binario unico, siamo costretti ad effettuare i lavori di manutenzione più invasivi nei mesi estivi, laddove cioè non c’è il trasporto scolastico e molti utenti non usufruiscono del servizio. Sono stati mesi di particolare importanza perché dopo decenni siamo riusciti ad effettuare una manutenzione molto importante sul ponte che si affaccia sul torrente Archiano: necessitava di intervento, non è mai stata una zona ad alto pericolo, ma volevamo evitare di avere rischi, quindi lo abbiamo posto in sicurezza per i prossimi anni. Poi su dei muri a retta siamo intervenuti per contenere le scarpate, ricordo che a febbraio 2020 fummo costretti ad intervenire vicino a Bibbiena per una frana che impediva il regolare trasporto ferroviario, e anche se riuscimmo poi in un paio di settimane a ripristinare il tutto, ci sembrava doveroso prevenire per evitare disagi e pericoli. Da settembre, le linee sono tornate ad essere aperte e non ci sarà più il mezzo sostitutivo del treno. In definitiva, questi lavori non miglioreranno i tempi di percorrenza, però eliminano qualsiasi problema di sicurezza, questo ci ha permesso anche di togliere delle limitazioni di velocità che erano state inserite per rallentare laddove erano presenti questi pericoli; di fatti, quindi, un po’ di velocità in più riusciremo ad ottenerla».

Capitolo orari, ne saranno previsti di nuovi? E il treno verso Firenze è stato riconfermato? «Torneremo all’orario classico invernale con l’aggiunta di ulteriori servizi. Con l’inizio dell’anno scolastico riprenderemo a regime con i nostri 58 treni sulla tratta Arezzo-Stia e su quella Arezzo-Sinalunga. Gli orari sono al vaglio per cercare di ottimizzare laddove possibile oltre i tempi di percorrenza anche gli incroci con i treni che si interconnettono nelle due tratte nord-sud e quanto meno per avvicinarsi alle coincidenze con i treni di Trenitalia sulla rete nazionale, non è semplice ma vogliamo dare un servizio ancora più funzionale, allineandoci anche alla richiesta della nostra utenza. Il treno verso Firenze che parte alle 6.50 da Stia, che arriva ad Arezzo alle 7.55, rimarrà ovviamente. Nonostante ci siano dei tempi di percorrenza piuttosto lunghi derivanti dal fatto che ad Arezzo c’è una sosta per via del traffico nazionale, questo treno ci sta regalando grandi soddisfazioni, anche per questo Trenitalia ce lo ha confermato per i prossimi due anni. Già ricevuta la proroga! Questo servizio ha un’ottima frequentazione e ci fa piacere che anche le soste In Valdarno abbiano molti passeggeri. Ho già chiesto a Trenitalia e alla Regione la possibilità di attivare un ulteriore treno verso Firenze perché ritengo il servizio che portiamo avanti di buona qualità e con ottime risposte dai cittadini dei nostri territori».

Sono stati due anni difficili per il tessuto territoriale casentinese, oltre che per quello nazionale. Voi come avete assorbito l’impatto e come vede il futuro prossimo in merito? «Non posso negare di essere preoccupato per i prossimi mesi, non tanto perché si torni a situazioni come quelle vissute nel recente passato, penso e spero di no, semmai perché ci possono essere ancora dei momenti critici nella gestione della pandemia. Per quanto riguarda la nostra struttura, chiaramente il numero degli abbonamenti è sceso perché il nostro principale asset di mercato è quello degli studenti: con le lezioni a distanza, tanti hanno rinunciato a fare l’abbonamento annuale, trimestrale o mensile. Ma da febbraio siamo riusciti ad attivare quello settimanale che è stato davvero un grande successo perché abbiamo dato una risposta migliore alle famiglie in un momento di totale incertezza. C’era timori inizialmente a salire in treno, dobbiamo essere onesti, devo dire che siamo stati bravi o fortunati successivamente a dare un’immagine di pulizia, salubrità dei nostri treni, attraverso le sanificazioni che facciamo e la controlleria a terra, elemento molto positivo che la nostra utenza ha questo dialogo continuo e conciliatorio. Il calo dell’utilizzo dei servizi c’è stato, però se facciamo un riferimento nazionale nella percentuale di utenza in meno rispetto all’anno precedente, siamo -48% contro gli altri vettori che hanno registrato circa il -60%. La differenza in parte forse è dovuta alla nostra attenzione nei confronti di chi utilizza i nostri servizi. Il mio invito è che le persone si vaccinino quanto prima, mantengano un comportamento responsabile, come in larga misura in questo periodo, in cui abbiamo riscoperto un senso civico che non credevamo ci appartenesse. In qualche modo con il virus dovremmo imparare a conviverci, mi auguro questo avvenga in maniera accettabile».

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