di Melissa Frulloni – Forse è il caso di aggiungere due belle virgolette ad apertura e chiusura del titolo di questo numero del giornale e del suo editoriale; sì perché le “grandi opere” a cui stiamo assistendo in questi anni in Casentino sono tutto fuorché magnificenti o migliorative per la nostra vallata. Così ce le vendono la Regione, Ceccarelli & Co. ma la realtà che vive chi ogni giorno affronta la SR71 è un’altra.
Lo sapete come lo sappiamo noi, l’odissea dei semafori e dei lavori infiniti che ci separano da Arezzo, mette a dura prova l’esistenza dei casentinesi. Non sappiamo più a che santo votarci, forse dobbiamo davvero seguire il consiglio di chi dice che ci sia rimasto solo da scrivere la letterina a Babbo Natale per risolvere la situazione.
Perché se poi diamo un’occhiata ai numeri, la gastrite che inizia a salire non appena imbocchiamo la SR71, non può che peggiorare… La “grande opera” di cui parliamo nello specifico è la Variante della Gravenna; in sostanza si tratta di 4 chilometri di strada da Subbiano Nord a Calbenzano che ci costeranno 27 milioni di euro!
Il primo lotto di lavori (3 km di variante) è quello a cui assistiamo adesso ogni volta che siamo in coda al semaforo; quello che vi abbiamo ben documentato con le foto scattate con il drone e pubblicate sul nostro giornale qualche numero fa. Nel Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM) della Regione Toscana, si legge che: “La consegna dei lavori è avvenuta nel mese di marzo 2023 ed i lavori sono attualmente in corso; a maggio 2025 lo stato di avanzamento degli stessi è pari al 26%”, quindi in due anni è stato fatto soltanto un quarto dell’opera; di questo passo ci potrebbero volere 8 anni per vedere completato questo primo lotto di strada. Una previsione inquietante che speriamo possa non avverarsi mai, anche se abbiamo molti dubbi a riguardo.
Altra cosa inquietante da segnalare (e qui non si tratta di possibilità, ma di realtà dei fatti) riguarda il secondo lotto di lavori, l’altro km di variante per intendersi. Sempre nel PRIIM si legge: “Nel gennaio 2021 è stata pubblicata la gara per l’affidamento dei lavori e i lavori sono stati aggiudicati. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la precedente aggiudicazione sono stati affidati i lavori a gennaio 2024. L’aggiudicazione è stata poi annullata dalla sentenza del TAR che ha accolto il ricorso della seconda ditta in graduatoria. La sentenza di annullamento è stata impugnata dalla prima ditta proponendo appello in Consiglio di Stato. A seguito della Sentenza del Consiglio di Stato si procederà alla nuova aggiudicazione.”
Che in sostanza significa che, ad oggi, non c’è nessuna ditta che sta lavorando a quel lotto di variante e che quindi i lavori sono fermi, in attesa che l’appalto venga aggiudicato a nuove imprese. Oltre ai tanti milioni spesi quello che ci preoccupa è anche lo scorrere del tempo; per quanti anni dovremo effettivamente sorbirci un cantiere così invadente e che crea così tanti disagi alla circolazione?
Restando in tema di “grandi opere”, ci spostiamo anche a Stia, perché anche lì, seguendo le orme del Nostro, il sindaco Santini ha in mente di realizzarne una bella quasi quanto la Variante della Gravenna. Si tratta di un parcheggio che dovrebbe sorgere su un terreno a “pericolosità geologica molto elevata”… Ma questa è davvero una priorità per il comune? Quanto è veramente utile un parcheggio simile per l’abitato di Stia?
Ne parliamo in maniera approfondita a pagina 14 di CASENTINO2000 in edicola e ci auguriamo che il nostro articolo possa servire a scongiurare la realizzazione di questa ennesima “grande opera” targata Santini; ci siamo già riusciti una volta… Era il 2009 quando, anche grazie ad un nostro pezzo, venne impedita la realizzazione della piazzola dell’elisoccorso, sempre a Stia, su un terreno non adatto e che fino a poco tempo prima era stato di proprietà della famiglia del sindaco.
Ma forse siamo insorabilmente destinati a sorbirci le “grandi opere” dei politici di turno, con poltrone più o meno comode; da Ceccarelli a Santini, fino a Salvini… Variante di Calbenzano, Parcheggio di Stia, Ponte sullo Stretto… Ognuno ha la “grande opera” che si merita; quello che sicuramente non ci meritiamo noi, come cittadini e come casentinesi, è di vedere sprecare in questo modo importanti risorse pubbliche che servirebbero invece per tanti altri servizi (sanità in primis).
Così come non ci meritiamo di passare una vita in coda al semaforo della Gravenna…