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lunedì, 29 Aprile 2024

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Poppi, tappare le buche non basta…

di Melissa Frulloni – L’8 e il 9 giugno prossimi si voterà in tanti comuni del Casentino per il rinnovo delle amministrazioni. Come sapete è possibile per i sindaci dei comuni al di sotto dei 5 mila abitanti candidarsi a vita (sic!), mentre in quelli al di sotto dei 15 mila, possono correre per un terzo mandato… Non ci meraviglieranno quindi candidature di volti super conosciuti (pensiamo a Tellini a Chiusi, l’highlander della politica nostrale, ma anche Toni a Poppi e Caleri a Pratovecchio Stia. E Ducci a Talla e Calbi a Chitignano…) visto che, invece di ridurre i comuni, si da la possibilità di dilazionare la durata della poltrona!

Una battaglia politica interessante potrebbe essere quella del comune di Poppi. L’eventuale candidatura di Toni aprirebbe degli spazi importanti per una possibile alternativa, a patto naturalmente che si trovi un candidato giusto. Ci ha raggiunto in redazione David Marri, capogruppo di minoranza, accompagnato dal consigliere Mauro Ghelli. Con lui abbiamo voluto ripercorrere questi ultimi cinque anni di amministrazione Toni e soprattutto discutere di quello che potrebbe essere il futuro di Poppi, paese di grande rilevanza per lo sviluppo turistico del Casentino.

“Chi vive a Poppi può essere contento perché è stato realizzato un parco giochi?… È questa l’unica iniziativa visibile che è stata portata avanti dall’attuale amministrazione; è stato fatto il minimo indispensabile e c’è stata un’incapacità totale di ottenere finanziamenti per le varie opere e proposte…” Ci spiega Marri, che continua: “Possiamo ricordare anche la realizzazione della rotonda di Porrena, che è partita da una proposta della minoranza. Il nostro progetto era diverso e, a nostro dire, così realizzata non ha tolto o ridotto di molto il traffico, ma, come si dice, è poco e poco è meglio di niente!”

Come vi siete mossi come minoranza in questi anni? Quali proposte per Poppi avete avanzato? «Di proposte ne abbiamo fatte veramente tante! Ma la risposta è sempre stata la stessa: no. Non solo non c’è stata la volontà di trovare le risorse per realizzarle, ma neppure la voglia di capirle e di accettare che, per Poppi e di conseguenza per il Casentino, servono scelte e opere che guardano al futuro. Tappare una buca non può essere il massimo che si fa per il paese! Ci vuole lungimiranza e guardare oltre, per far sì che Poppi sia veramente il paese capofila del Casentino, insieme a Bibbiena. Una proposta secondo noi davvero interessante riguarda Sasso Fratino. La riserva naturale come sapete non è accessibile, proprio per preservarne l’ecosistema, per questo avevamo proposto di creare a Badia Prataglia, un museo virtuale che grazie all’utilizzo di tutti e cinque i sensi, facesse immergere il visitatore nelle bellezze e nelle meraviglie di Sasso Fratino. Il museo sarebbe stata un’eccellenza che pochi territori possono vantare di avere e avrebbe potuto richiamare molti turisti. Ma allo stesso tempo sarebbe stata un’attrazione in più per tutti quei visitatori che vengono in Casentino alla scoperta del Parco; pensiamo ad un giorno di pioggia in cui non si può andare a camminare; la visita immersiva e virtuale a Sasso Fratino sarebbe stata perfetta! Ma anche su questo abbiamo ricevuto un secco no. Certo è un progetto per cui servono soldi, ma grazie al PNRR (se si ha la capacità di trovare ed accedere ai finanziamenti) quelli non mancano… Avevamo fatto anche altre proposte relative ancora all’abitato di Badia in cui, per dirne una, manca un centro visita (siamo nel paese che apre le porte al Parco Nazionale!); avevamo proposto la ristrutturazione di piazza del mercato come nuova entrata del Parco Siemoni o ancora, sempre a Badia, il progetto del “Teatro del Parco” per la ristrutturazione della piazza parcheggio. Ma anche per la piazza di Ponte a Poppi avevamo studiato un nuovo layout che la rendesse più pedonabile; un’area accessibile alla cittadinanza, per le famiglie, in cui ritrovarsi, proprio nel centro del paese, che ne avrebbe sicuramente migliorato l’aspetto e la vivibilità.»

C’erano anche idee per il centro storico di Poppi? Negli ultimi anni si è purtroppo spopolato di attività commerciali… Cosa si potrebbe fare per riportare vita nel borgo? «Certamente ripopolare il centro storico è sempre stato per noi della minoranza un nodo cruciale e, anche in questo caso, abbiamo sempre cercato di avanzare proposte che guardassero avanti… Bella l’idea dei temporary shop, ma sicuramente non basta. Servono interventi precisi e mirati, a lungo termine che rivedano totalmente il borgo del paese. In tal senso, avevamo proposto di dar vita ad una fondazione che gestisse i fondi e le cantine di Poppi per creare un sistema che desse modo di aprire attività commerciali nel centro storico… Ci dicono sempre che il Castello fa degli ottimi numeri dal punto di vista dei visitatori e che di biglietti ne vengono staccati molti; pensiamo come sarebbe bello se ad ogni biglietto corrispondesse un caffè, un pranzo o una cena in un ristorante, un acquisto in uno dei nostri negozi. Oggi questo non avviene, ma non possiamo rassegnarci, dobbiamo lavorare per rendere tutto questo possibile! La nostra proposta di realizzare una funivia che dal Ponte portasse al centro storico andava proprio in questa direzione; unire le due anime di Poppi, mettere in contatto le attività commerciali, agevolare la salita al Castello dei turisti; erano queste le cose che avrebbe potuto portare quel progetto, ma come il resto delle nostre proposte è stato bocciato. Il parcheggio che l’amministrazione vuole realizzare per il centro storico ci pare l’ennesima cattedrale nel deserto, perché prima di creare posti auto occorre creare le attrazioni che portino turisti e casentinesi nel borgo del paese.

È questa la mentalità che abbiamo sempre cercato di cambiare e di combattere; non possiamo fare cose tanto per farle, ma dobbiamo studiare progetti che creino un futuro diverso per Poppi e il Casentino. Invece in questi anni più che a costruire si è pensato a demolire… Mi riferisco a Casa Basagna o all’ex Cinema Dante. Non mettiamo in dubbio che quelli erano edifici su cui era assolutamente necessario intervenire, ma è possibile che la soluzione sia sempre e solo un parcheggio? Demolire per creare nuovi posti auto… Ci sembra inutile e crediamo che al posto di quegli edifici si poteva far nascere qualcosa di diverso, ricostruire qualcosa di utile per la comunità. Ma prendiamo ad esempio anche l’area dell’ex Onpi in cui sorgeranno quattro appartamenti; l’idea di cui si è sempre discusso e che sembrava anche la più naturale declinazione di quella zona, era di dar vita ad una struttura turistica che, trovandosi vicinissima al Golf Club avrebbe dato ulteriore prestigio ai campi da gioco, oltre ad un punto ricettivo che avrebbe potuto richiamare ancora più giocatori e visitatori. Anche qui si è fatta una scelta che non guarda allo sviluppo turistico della vallata. Così come non c’è mai stata la volontà di coinvolgere gli operatori del settore, ascoltare le loro esigenze, ma anche metterli in rete per farli comunicare gli uni con gli altri e trovare tutti insieme soluzioni di crescita.»

Quindi come vede il futuro di Poppi e del Casentino? «Credo che siamo in netto ritardo, che dobbiamo agire subito e fare qualcosa per Poppi. Come minoranza in questi anni abbiamo voluto creare un’alternativa, soprattutto far cercare di capire che al nostro territorio serve una mentalità diversa, propositiva, fattiva, proiettata nel futuro. Ci deve essere la volontà di voler cambiare le cose e di fare. Inoltre credo che ci siano enti, come l’Unione dei Comuni che non sono in grado di rispondere alle esigenze del territorio. La difficoltà del Casentino è che si va in ordine sparso, ognuno per conto proprio, senza una volontà unica di intenti. Nei miei sogni c’è il comune unico; nella realtà delle cose credo che almeno riuscire a mettere insieme i comuni più importanti della vallata sarebbe già un passo avanti che ci porterebbe ad una maggiore crescita per il Casentino. Da parte di questa amministrazione non c’è mai stata un’idea di sviluppo del territorio, per questo noi vorremmo rappresentare l’alternativa a tutto questo. Le nostre proposte vanno al di là delle logiche politiche, hanno sempre preso e sempre prenderanno in considerazione Poppi e la sua crescita e, di conseguenza, quella del Casentino. In questi mesi abbiamo smesso di fare proposte visti i tanti no ricevuti dall’amministrazione; le teniamo al caldo per gli anni a venire sperando di poterle finalmente realizzare e dare al nostro territorio tutto quello che si merita.»

Chi sarà il vostro candidato sindaco per il Comune di Poppi? «Candideremo a sindaco di Poppi Federico Lorenzoni, pochi come lui in Casentino conoscono in modo approfondito la macchina amministrativa e i bandi pubblici, anche europei, di finanziamento. La nostra lista è già pronta…»

Abbiamo dato ampio spazio a Marri e al suo gruppo sicuramente perché le proposte che sono state avanzate negli anni sono degne di nota (lo è ad esempio il museo sensoriale di Sasso Fratino) e hanno quella visione lungimirante di cui sopra, ma lo abbiamo fatto anche perché la sua è stata l’unica minoranza (forse l’unica minoranza in Casentino che ha fatto il suo lavoro), che ha dialogato con noi in questi anni, aiutandoci a portare sul nostro giornale idee alternative e progetti (alcuni per noi davvero validi) per tutta la valle.

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