di Muzio Cordo – Forse per far dimenticare ai pratovecchini l’imminente perdita della casa di riposo, pare che sia in progetto la realizzazione di una innovativa costruzione polifunzionale al Kautzen Stadium, per altro già cassata tre consiliature fa, una struttura sulla falsa riga di quella di Corezzo per intenderci, con quali risorse è da scoprire, visto che le finanze del Comune fuso di Pratovecchio Stia non lasciano intravvedere rosei orizzonti.
Nel frattempo nel dedalo della burocrazia pare siano fantomaticamente scomparsi due containers in disponibilità di Proloco e/o Pratovecchio Europa che dovevano servire per la realizzazione di servizi igienici a corredo delle manifestazioni paesane. Proviamo quindi a fare chiarezza seguendo il filo di Arianna necessario a non perdersi.
Sette o otto anni fa nacque il progetto di area attrezzata di protezione civile nel vecchio stadio. Per la sua realizzazione furono utilizzati parte dei containers che ospitarono le scuole medie per il periodo necessario alla costruzione di quelle attuali, parte utilizzando strutture reperite dalle associazioni stesse. I moduli quindi avevano tre provenienze, dal Comune quelli acquistati per far fronte alle emergenze scolastiche, dalla Protezione Civile regionale per quelli messi a disposizione per l’emergenza e direttamente acquisiti dalle associazioni paesane. Gli ultimi due rimasti dovevano servire per la costruzione dei servizi, ultimo tassello mancante per il centro di Protezione Civile, e posizionati all’interno dello stadio dove oggi però è stato realizzato un campo da calcetto, struttura che di fatto ha allungato i tempi per la collocazione dei moduli rimasti.
Ma si sa, inoltrarsi nelle pieghe burocratiche senza filo di Arianna è difficile, si rischia di essere sbranati dal Minotauro, così un bel giorno il mostro mitologico, invece di mangiare qualche cittadino ha fatto scomparire le due strutture.
Si avete capito bene, i due containers sono stati “ceduti” ad una Polisportiva bibbienese grazie ai buoni rapporti tra i due sindaci e piacerebbe sapere se a titolo oneroso o solo come gesto di cortesia tra primi cittadini.
Non è dato sapere se l’alienazione dei beni sia temporanea o definitiva, i termini d’uso, se le associazioni paesane fossero d’accordo, forse anche per questo serpeggia la voce che, tanto non sarebbero serviti, visto che a breve sarebbe stato presentato (ma da chi?), il mega progetto di struttura polifunzionale atta ad ospitare non solo la festa della Birra, ma anche tanti eventi culturali e ricreativi.
Ma tutti questi interrogativi, o meglio, questo labirinto di voci, saranno sicuramente chiariti in un’assemblea pubblica d’informAzione in cui apprenderemo di chi era la proprietà dei due moduli, se gli stessi sono stati “alienati” o “prestati”, col legittimo consenso del proprietario, ad una associazione di un Comune diverso e infine il ruolo avuto nella vicenda dei due Primi Cittadini.
Ci hanno detto sempre che la Storia si ripete, e chissà se anche in Casentino avremo un palazzo come quello di Cnosso e soprattutto se Teseo e Arianna, lui stiano e lei pratovecchina, troveranno il modo di sfuggire al cattivissimo Minotauro. Io da buon lupo solitario guardo con attenzione lo svolgersi dei fatti. Cnosso al Kautzen Stadium? Attenti al Minotauro.
(tratto da CASENTINO2000 | n. 313 | Dicembre 2019)